Spettacolo teatrale allegorico tra Ucraina, Polonia e Russia
03-10-2023 15:26 - Arte, cultura, turismo
Gianluca Iumiento
GD - Viterbo, 3 ott. 23 - Lo spettacolo teatrale "Right Yo are, if You think so!", liberamente ispirato a "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello è messo in scena a Viterbo con la presentazione della riscrittura di Gianluca Iumiento dell'omonima opera, con la drammaturgia e regia di Gianluca Iumiento e con il Teatr Polski Wroclaw. Lo spettacolo si svolge nello Spazio Inter Artes, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Lo spettacolo propone una allegoria che richiama esplicitamente al conflitto in corso tra tra Russia (Wostok) e Ucraina (Obrzezna), senza tralasciare il coinvolgimento dei territori europei e statunitensi. Le vicende narrate, ambientante all'interno di un territorio geografico immaginario e minuziosamente ricostruito, si concretizzano in una messa in scena caratterizzata da un punto di vista prettamente oggettivo e privo di fazionismi. Il quadro di una cittadina dell'Est, minacciata da un conflitto imminente mosso da un dittatore dispotico (e segretamente amante della cultura occidentale), viene stravolto prima dall'inizio delle campagne elettorali cittadine, poi dall'arrivo di tre personaggi misteriosi, immigrati dal corrispettivo immaginario del territorio Ucraino. Non vengono proposte distinzioni morali o giudizi riguardo l'operato delle fazioni in guerra, ma è il pubblico, spesso chiamato a intervenire, a dover sviluppare un giudizio individuale, riconoscendosi o alienandosi dal contesto e obbligandosi in una profonda interrogazione, per poi scegliere il destino della sceneggiatura, sospeso tra giustizia e vendetta.
Si tratta di uno spaccato della cultura Polacca (racchiuso nel contesto immaginario della cittadina di Niwska) dal sapore satirico e provocatorio, che si propone come specchio delle tradizioni e dei Tabù di un popolo dalla storia politica tanto recente quanto controversa. Le vicende personali dei personaggi si intrecciano in un abile gioco di parti, mescolandosi a interessi elettorali e vicende che sfidano la morale comune cittadina. È inutile ricercare una linea che separi il bene dal male tra guerre, invasioni, elezioni comunali e intrighi d'amore: ogni personaggio è diviso tra la propria figura pubblica e l'essenza che ne contraddistingue il privato, esistendo solo all'interno di una totalità psicologica che oscilla tra la ricerca della pace interiore e il senso del dovere nei confronti di una patria ormai a rischio. Una messa in scena quasi cinematografica, dai cambi veloci e ritmati, che offre uno scorcio su varie tecniche e altrettanti stili drammaturgici, dall'iper-realismo delle scene più intime, fino all'assurdo che caratterizza la componente satirica del testo, il tutto guidato da un narratore-regista dalla chiave interpretativa metateatrale.
Attori professionisti si uniscono ad amatori del genere sul palco, seguiti costantemente da un cameraman che ha lo scopo di proiettare in diretta dettagli e particolari delle scene, mentre, a scandire l'andamento ritmico di "Right You Are" è proprio il narratore-regista, il quale, mantenendo il proprio stato extradiegetico accompagna in una narrazione continua delle vicende più intime e, altrimenti, misteriose, prendendo possesso della scena mentre il resto del cast si immobilizza in una fredda e surreale stasi della generalizzazione degli eventi.
L'opera, tutt'oggi in scena presso il Teatr Polski di Wroclaw, è stata presentata sotto forma di lettura a Viterbo, nel contesto del Festival di Teatro Internazionale Quartieri dell'Arte.
A dirigere gli attori coinvolti il regista e autore del testo Gianluca Iumiento. Cast presentazione: Matteo Bertolotti, Cesare Ceccolongo, Maria Antonietta Cristarella , Francesco Paolo Di Noto.
Fonte: Redazione
Lo spettacolo propone una allegoria che richiama esplicitamente al conflitto in corso tra tra Russia (Wostok) e Ucraina (Obrzezna), senza tralasciare il coinvolgimento dei territori europei e statunitensi. Le vicende narrate, ambientante all'interno di un territorio geografico immaginario e minuziosamente ricostruito, si concretizzano in una messa in scena caratterizzata da un punto di vista prettamente oggettivo e privo di fazionismi. Il quadro di una cittadina dell'Est, minacciata da un conflitto imminente mosso da un dittatore dispotico (e segretamente amante della cultura occidentale), viene stravolto prima dall'inizio delle campagne elettorali cittadine, poi dall'arrivo di tre personaggi misteriosi, immigrati dal corrispettivo immaginario del territorio Ucraino. Non vengono proposte distinzioni morali o giudizi riguardo l'operato delle fazioni in guerra, ma è il pubblico, spesso chiamato a intervenire, a dover sviluppare un giudizio individuale, riconoscendosi o alienandosi dal contesto e obbligandosi in una profonda interrogazione, per poi scegliere il destino della sceneggiatura, sospeso tra giustizia e vendetta.
Si tratta di uno spaccato della cultura Polacca (racchiuso nel contesto immaginario della cittadina di Niwska) dal sapore satirico e provocatorio, che si propone come specchio delle tradizioni e dei Tabù di un popolo dalla storia politica tanto recente quanto controversa. Le vicende personali dei personaggi si intrecciano in un abile gioco di parti, mescolandosi a interessi elettorali e vicende che sfidano la morale comune cittadina. È inutile ricercare una linea che separi il bene dal male tra guerre, invasioni, elezioni comunali e intrighi d'amore: ogni personaggio è diviso tra la propria figura pubblica e l'essenza che ne contraddistingue il privato, esistendo solo all'interno di una totalità psicologica che oscilla tra la ricerca della pace interiore e il senso del dovere nei confronti di una patria ormai a rischio. Una messa in scena quasi cinematografica, dai cambi veloci e ritmati, che offre uno scorcio su varie tecniche e altrettanti stili drammaturgici, dall'iper-realismo delle scene più intime, fino all'assurdo che caratterizza la componente satirica del testo, il tutto guidato da un narratore-regista dalla chiave interpretativa metateatrale.
Attori professionisti si uniscono ad amatori del genere sul palco, seguiti costantemente da un cameraman che ha lo scopo di proiettare in diretta dettagli e particolari delle scene, mentre, a scandire l'andamento ritmico di "Right You Are" è proprio il narratore-regista, il quale, mantenendo il proprio stato extradiegetico accompagna in una narrazione continua delle vicende più intime e, altrimenti, misteriose, prendendo possesso della scena mentre il resto del cast si immobilizza in una fredda e surreale stasi della generalizzazione degli eventi.
L'opera, tutt'oggi in scena presso il Teatr Polski di Wroclaw, è stata presentata sotto forma di lettura a Viterbo, nel contesto del Festival di Teatro Internazionale Quartieri dell'Arte.
A dirigere gli attori coinvolti il regista e autore del testo Gianluca Iumiento. Cast presentazione: Matteo Bertolotti, Cesare Ceccolongo, Maria Antonietta Cristarella , Francesco Paolo Di Noto.
Fonte: Redazione
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