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Spagna: amb. Buccino Grimaldi contro La Mafia sponsor squadra basket

05-09-2023 09:58 - Ambasciate
Amb. Giuseppe Buccino Grimaldi Amb. Giuseppe Buccino Grimaldi
GD – Madrid, 5 set. 23 – La diplomazia italiana scende in campo contro la mafia a mezzo sport. L'ambasciatore italiano in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha scritto una ferma lettera al presidente della società di basket Casademont Zaragoza per l'accordo di sponsorizzazione che ha stretto con la catena di ristorazione “La Mafia se sienta a la mesa” (“La Mafia si siede a tavola”), molto nota in Spagna.
Il marchio è diventato famoso in Italia nel 2014 dopo un servizio informativo di un grande quotidiano , mentre gli italiani residenti in Spagna se erano lamentati son il sostegno del Comites di Madrid, dei parlamentari europei italiani e delle istituzioni attraverso la Commissione Antimafia, allora presieduta dall'on. Rosy Bindi.
Il 15 marzo 2018 il marchio spagnolo era stato definito “contrario all'ordine pubblico” dal Tribunale dell'Unione Europea, dopo la richiesta dell'Italia di cancellarlo. I giudici della Corte di giustizia Europea avevano concesso all'Italia la dichiarazione di nullità della registrazione del marchio come marchio dell'Unione Europea perché “può dare un'immagine complessivamente positiva delle azioni della mafia e banalizzare la percezione delle attività criminali di tale organizzazione”.
E ora si è mosso anche l'ambasciatore italiano a Madrid, Giuseppe Buccino Grimaldi, con una lettera scritta a Reynaldo Benito, presidente del club di basket Casademont Zaragoza in cui sottolinea che “la mafia è un fenomeno criminale e associarla a concetti di convivialità e relax contribuisce a banalizzare le attività illegali e i misfatti commessi da questa organizzazione, che sono con i valori fondamentali dell'Ue, come il rispetto della dignità umana e della libertà”.
Il diplomatico italiano ha ammesso di essere “turbato” per la notizia della collaborazione tra “un'importante squadra di basket spagnolo e la catena di ristorazione ‘La Mafia se sienta a la mesa', per poi citare anche la sentenza emessa dal Tribunale dell'Unione Europea del 2018, “che ovviamente condivido e che riflettono anche l'opinione di molti italiani che vivono e lavorano in Spagna“.
“In primo luogo, la mafia è un fenomeno criminale. Alla sua lotta sono dedicati numerosi sforzi e ingenti risorse, non solo da parte del Governo italiano, ma anche a livello dell'Unione Europea, essendo la criminalità organizzata una grave minaccia per la sicurezza, l'economia legale e la convivenza”, ha proseguito l'amb. Buccino Grimaldi, aggiungendo che, “l'immagine della mafia seduta a tavola è anche lesiva della cultura della dieta mediterranea, condivisa da Spagna e Italia, che fa del pasto un importante momento di scambio sociale e di crescita personale. Senza dimenticare che l'Euipo, Ufficio dell'UE per la proprietà intellettuale con sede ad Alicante, e la Corte di Giustizia dell'UE hanno definito il marchio ‘La mafia se sienta a la mesa' contrario all'ordine pubblico e offensivo, non solo per le vittime di questa organizzazione criminale e le loro famiglie, ma anche per qualsiasi persona che, nel territorio dell'Unione, incontri questo marchio e possieda soglie medie di sensibilità e tolleranza”.
Pertanto, ha concluso il diplomatico italiano, “Questo marchio e la sua associazione con lo sport, come se fosse qualcosa di normale, sono quindi qualcosa che non passa inosservato e che provoca in qualsiasi italiano una sensazione di disagio, anche se si trova in un Paese amato e vicino come la Spagna, e che colpisce molte più persone indipendentemente dalla loro nazionalità”.

Fonte: Redazione
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