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SMOM: rapporto "Doctor to Doctor" a un anno da inizio del Covid

18-03-2021 12:49 - Ambasciate
GD - Roma, 18 mar. 21 - A un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19, il Sovrano Ordine di Malta insieme al think tank britannico Forward Thinking ha presentato un rapporto sui principali risultati del ciclo di conferenze online che si sono tenute durante il 2020 e il 2021 con rappresentanti della sanità e della politica di tutto il mondo.
Il progetto “Doctor to Doctor”, messo a punto nel marzo del 2020 in risposta all’emergenza sanitaria, ha creato una piattaforma di formazione dedicata agli esperti che ha consentito di conoscere meglio il coronavirus, in un momento nel quale i casi si stavano diffondendo velocemente in tutto il mondo, con decessi in rapido aumento e reparti di terapia intensiva improvvisamente messi sotto crescente pressione.
Mentre venivano sperimentate le prime misure di prevenzione e imposti i primi lock-down, è diventato chiaro che tutto il mondo era chiamato a rispondere a una minaccia senza precedenti che nessun paese avrebbe potuto affrontare da solo. Viviamo in un modo connesso: la malattia comparsa inizialmente in Cina si è presto diffusa in Europa, a partire dall’Italia, e come un effetto domino ha raggiunto in poco tempo tutti i continenti.
Il progetto "Doctor-to-Doctor" è diventato presto uno strumento prezioso per rendere noto quello che ormai si sapeva del virus, della sua trasmissibilità e della cura dei pazienti Covid-19. È stato utile anche come piattaforma condivisa per discutere e scambiare risultati empirici e consentire ai paesi con pochi casi - in particolare in Medio Oriente - di imparare e di prepararsi meglio, facendo tesoro dell’esperienza di altri paesi che avevano già affrontato l’emergenza.
“Attraverso la sua vasta rete diplomatica, il dipartimento Affari Esteri del governo dell’Ordine di Malta, in partnership con Forward Thinking, è riuscito a coinvolgere alti rappresentanti di diverse autorità sanitarie nazionali in dibattiti online proficui e approfonditi, che hanno permesso agli esperti, come immunologi, virologi, medici di pronto soccorso e responsabili delle politiche sanitarie, di condividere le loro esperienze con l’intento di far progredire, a livello mondiale, la conoscenza del Covid 19”, ha detto Albrecht Boeselager, Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta.
Alle conferenze online hanno partecipato finora circa 150 esperti medici provenienti da Arabia Saudita, Australia, Germania, Iran, Irlanda, Italia, Giordania, Libano, Palestina, Regno Unito, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Sudafrica, Svezia, Turchia, Yemen e Organizzazione mondiale della Sanità.
Inoltre, l’Ordine di Malta ha organizzato anche un’iniziativa, chiamata “Doctores en la Red" (Medici sul web), rivolta specificatamente ai paesi dell’America Latina. Complessivamente sono state organizzate quattro conferenze, che hanno visto coinvolti 16 Paesi, 13 dei quali latino-americani: Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Porto Rico, Repubblica Dominicana, insieme a Spagna, Stati Uniti e Italia.
Gli ultimi "Doctor to Doctor" hanno trattato in particolare i progressi fatti nel campo dei vaccini e del loro arrivo sul mercato. Il rapporto, presentato oggi, è diviso in quattro sezioni: la storia dell’iniziativa e come si è sviluppata, i principali risultati, con una sintesi approfondita delle diverse esperienze vissute dai Paesi per arginare il Covid-19, e una breve panoramica sui possibili futuri temi di confronto.


Fonte: Redazione
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