05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News

Slovenia: a Roma mostra "Mute Desire" di Karmen Čorak e Phillipe Adrien

21-10-2022 22:35 - Arte, cultura, turismo
GD – Roma, 21 ott. 22 - Aprirà al pubblico il 26 ottobre la mostra “Mute Desire (ossia “Desiderio sommerso”) di Karmen Čorak e Philippe Adrien al Museo Hendrik Christian Andersen in Via Pasquale Stanislao Mancini 20, Roma, diretto da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della Città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi. L’esposizione, a cura di Maria Giuseppina Di Monte, è patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica di Slovenia in Italia e si inserisce nel programma della settima edizione di Rome Art Week (24-29 ottobre 2022). La presentazione della mostra si terrà il 25 ottobre alle ore 17.00.
La mostra presenta i lavori che l’artista sloveno-italiana Karmen Čorak e l’artista francese Philippe Adrien hanno realizzato proseguendo nel filone principale della loro ricerca, che affonda le proprie radici nella visione del paesaggio come luogo in cui ritrovarsi e ritrovare la propria dimensione intima, esplorando il mondo circostante all’insegna di un desiderio mai sopito di spiritualità nella e con la natura.
La mostra presenta dodici fotografie dell’artista Čorak insieme a quattro sculture in vetro fuso di Philippe Adrien accomunate dal desiderio di rappresentare un paesaggio introspettivo, sommerso, che ciascun medium rende sensibilmente percettibile, rivelando in ogni lavoro qualcosa di sé, della propria anima. Il paesaggio dell’anima è intessuto di nostalgie e di sogni, di timori e di aspirazioni, ma anche “l’occhio e lo spirito”, per citare un famoso e alquanto noto testo di Merleau Ponty dall’omonimo titolo.
Un percorso lungo quello dei due artisti, la prima fotografa e l’altro designer e scultore, che in questo viaggio incontrano Hendrik Andersen, al quale il museo è dedicato e che è stato sempre affascinato dal paesaggio americano prima e italiano poi, ritratto in diverse tele ora esposte nella mostra al primo piano del museo che restituisce anch’essa una dimensione privata e intima dello scultore.
Un desiderio che diventa dialogo fra gli artisti contemporanei ed Hendrik in quella che fu la sua casa, pensata dallo stesso scultore come centro di dibattito, di incontri e di scambi che prendono forma in questo luogo che si presenta al pubblico come laboratorio, centro di discussione e racconto comune di una storia che procede restando ancora alla sua tradizione e alle sue radici.


Fonte: Redazione
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie