05 Maggio 2024
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Serbia sempre più cinese e anche il Montenegro si sta avvicinando

04-06-2023 19:35 - Opinioni
GD – Roma, 4 giu. 23 - La Serbia è ufficialmente un Paese candidato all'ingresso nell'Unione Europea da più di 10 anni, ma solo 3 dei 33 capitoli necessari al raggiungimento di questo obiettivo sono stati risolti. Inevitabilmente, questa lunga attesa sta aumentando il sentimento di illusione e tradimento risentito dai cittadini serbi nei confronti di Bruxelles.
Ben consapevole di questa dinamica e dei bisogni di sviluppo economico del Paese, la Cina ha sfruttato la situazione per avvicinarsi alla Serbia. Da qualche anno, infatti, Pechino sta stipulando accordi commerciali decisivi e finanziando grandi progetti infrastrutturali e estrattivi che hanno fatto crescere l'economia serba del 7%. Nonostante i finanziamenti europei continuino ad essere presenti, per quanto importanti, così non possono competere.
La competitività degli investimenti cinesi, però, deve la propria forza non solo alla grandezza, ma anche agli standard decisamente meno stringenti in campo sociale, ambientale e lavorativo. La crescita economica di cui il Paese ha beneficiato è un vanto solamente a livello di statistica internazionale, ma a grande scapito dei lavoratori locali.
Uno degli esempi più eclatanti di questo fenomeno, portato all'attenzione da un reportage di Euronews, è la fabbrica di pneumatici a Zrenjanin. La fabbrica offriva lavoro ad un numero considerevole di locali, ma con il passaggio alla gestione cinese sono stati assunti esclusivamente lavoratori cinesi e vietnamiti, costretti a vivere in baracche in condizioni disumane. Anche gli standard ecologici e sanitari sono stati notevolmente diminuiti, causando un significativo aumento dell'inquinamento nella zona.
Oltre ad accordi commerciali, la Cina sta finanziando grandi progetti infrastrutturali il cui rimborso da parte del Governo serbo è quasi impossibile, perché il Paese non ha i mezzi economici o perché i progetti hanno un senso più di appariscenza che di vera utilità. La Cina ha comunque proposto e accordato i prestiti in quanto sa che ci sono altri mezzi di pagamento utilizzati. La Serbia non può più schierarsi contro la Cina, quindi al fianco dell'Unione Europea, nelle questioni di interesse internazionale. Negli ultimi cinque anni più del 50% delle volte la Serbia ha cambiato le sue posizioni allineandole con Pechino, per esempio sul dossier Taiwan.
L'Unione Europea, a conoscenza di queste dinamiche, negli ultimi mesi sta cercando di migliorare i rapporti con il Governo serbo, oltre che ad aumentare i finanziamenti verso il Paese. Nonostante ciò, il Belgrado ha perso interesse nell'essere candidato all'ingresso nell'Unione, anche considerate le esigenze democratiche di quest'ultima contrarie alla progressiva deriva autoritaria del Governo. Di conseguenza, gli aiuti UE non sono per nulla valorizzati agli occhi della popolazione, a contrario di quelli cinesi.
La Cina utilizza lo stesso modus operandi anche in Montenegro dove dalla cooperazione sino-montenegrina sono nate videocamere dotate di riconoscimento facciale sparse per tutta la capitale, un'enorme autostrada inutilizzata e espansioni di miniere la cui attività estrattiva sta significativamente aumentando l'inquinamento del Paese ben oltre i limiti legali e peggiorando la condizione lavorativa degli abitanti locali.
Considerando l'evolversi della situazione viene da chiedersi come sia possibile che l'Unione Europea abbia perso così tanta influenza o si sia disinteressata fino a questo punto dei suoi vicini? Com'è possibile che abbia sottovalutato il rischio di un'ingerenza cinese? E soprattutto, è già troppo tardi per recuperare il terreno perso? Qualche cambiamento di strategia a livello di politica estera europea nei Balcani inizia a percepirsi, ma per vederne i frutti bisognerà attendere ancora.

Ilde Mattei
Autrice per l'Area Tematica “Organizzazioni Internazionali”
Mondo Internazionale Post

Fonte: Ilde Mattei - Mondo Internazionale Post
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