Senato: Stefania Craxi (FI) eletta presidente Commissione Esteri
18-05-2022 13:53 - Parlamento
GD – Roma, 18 mag. 22 – La sen. Stefania Craxi, di Forza Italia, è il nuovo presidente della Commissione Esteri di palazzo Madama. I voti a suo favore sono stati 12, nove voti sono andati a Ettore Licheri (M5s) e un astenuto. Subentra a VitoRosario Petrocelli, del M5S, che per le sue ferme posizioni filo-Puttin era stato messo in minoranza fino allo scioglimento della Commissione.
«Sono onorata, la politica estera di un grande paese non deve essere argomento divisivo, soprattutto ora, tra maggioranza e opposizione, lavoreremo assieme», ha Stefania Craxi, dopo la sua elezione a presidente della Commissione Esteri del Senato. «Dobbiamo dare subito segnali chiari, c'è una guerra in corso, serve durezza necessaria per condurre a dialogo, anche la Commissione darà segnali in questo senso», ha aggiunto la senatrice azzurra.
L'elezione ha però innescato un mezzo terremoto per le polemiche nella maggioranza, sul fronte progressista: il M5S incassa infatti la sconfitta, nonostante l'appoggio del Pd, dovendo rinunciare alla guida della terza Commissione di Palazzo Madama. Il movimento guidato da Conte, fino a ieri sera non aveva espresso una linea unitaria, puntando poi su Ettore Licheri, preferito a Simona Nocerino, più vicina al 'governista’ Di Maio. Mossa che ha spinto parte del centrodestra, a partire dalla Lega, a virare su Stefania Craxi, quando si è capito che l'azzurra poteva spuntarla.
In Transatlantico opinioni unanimi mettono sotto accusa l'harakiri del M5S: «Hanno abdicato, chi è causa del proprio mal pianga se stesso». Dal Pd bocche cucite, ma ora si attende un chiarimento tra dem e gruppo di Conte, per un caso che agita la maggioranza di governo.
Un consiglio nazionale straordinario del M5s dopo l'elezione di Stefania Craxi, sarebbe stato convocato dallo stesso Giuseppe Conte per capire le dinamiche che hanno portato il Movimento a perdere la presidenza della commissione.
Fonte: Redazione
«Sono onorata, la politica estera di un grande paese non deve essere argomento divisivo, soprattutto ora, tra maggioranza e opposizione, lavoreremo assieme», ha Stefania Craxi, dopo la sua elezione a presidente della Commissione Esteri del Senato. «Dobbiamo dare subito segnali chiari, c'è una guerra in corso, serve durezza necessaria per condurre a dialogo, anche la Commissione darà segnali in questo senso», ha aggiunto la senatrice azzurra.
L'elezione ha però innescato un mezzo terremoto per le polemiche nella maggioranza, sul fronte progressista: il M5S incassa infatti la sconfitta, nonostante l'appoggio del Pd, dovendo rinunciare alla guida della terza Commissione di Palazzo Madama. Il movimento guidato da Conte, fino a ieri sera non aveva espresso una linea unitaria, puntando poi su Ettore Licheri, preferito a Simona Nocerino, più vicina al 'governista’ Di Maio. Mossa che ha spinto parte del centrodestra, a partire dalla Lega, a virare su Stefania Craxi, quando si è capito che l'azzurra poteva spuntarla.
In Transatlantico opinioni unanimi mettono sotto accusa l'harakiri del M5S: «Hanno abdicato, chi è causa del proprio mal pianga se stesso». Dal Pd bocche cucite, ma ora si attende un chiarimento tra dem e gruppo di Conte, per un caso che agita la maggioranza di governo.
Un consiglio nazionale straordinario del M5s dopo l'elezione di Stefania Craxi, sarebbe stato convocato dallo stesso Giuseppe Conte per capire le dinamiche che hanno portato il Movimento a perdere la presidenza della commissione.
Fonte: Redazione
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