05 Maggio 2024
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Segretario generale amb. Sequi a Riunione Plenaria Esperti per Sicurezza

27-05-2022 22:22 - Farnesina
Amb. Ettore Francesco Sequi Amb. Ettore Francesco Sequi
GD - Roma, 27 mag. 22 - Si è conclusa a Roma, alla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, l’assemblea generale degli Esperti per la sicurezza all’estero, la rete di 52 tra dirigenti della Polizia di Stato e ufficiali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza presenti nelle Ambasciate italiane e accreditati in 79 Paesi del mondo.
Il ruolo degli Esperti ha acquisito un rilievo crescente per la cooperazione bilaterale e multilaterale di polizia nel contrasto al crimine internazionale e nella cattura dei latitanti. La loro attività si rivela essenziale anche per identificare quelle turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica che possono interessare direttamente o indirettamente l’Italia, tenuto conto della progressiva globalizzazione della minaccia criminale.
L’importanza dell’incontro, tornato in presenza dopo la pausa pandemica, è ben rappresentata dal parterre degli ospiti intervenuti: il segretario generale del MAECI, amb. Ettore Francesco Sequi; il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini; il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi; il comandante in seconda della Guardia di Finanza, Giuseppe Vicanolo.
“La rete degli esperti per la sicurezza è una risorsa preziosa per il nostro Paese. Le attività che svolgono all’estero sono fondamentali per individuare e rispondere alle minacce costituite dai fenomeni criminali transnazionali, anche in forme ibride e caratterizzate dall’impiego malevolo di nuove tecnologie. I riflessi positivi per la sicurezza dei nostri connazionali in patria e all’estero sono evidenti” ha ricordato l’ambasciatore Sequi.
“Nel bagaglio operativo e culturale del law enforcement italiano ha un’importanza decisiva la conoscenza degli strumenti della cooperazione internazionale di polizia per contrastare la criminalità organizzata, il terrorismo, il cyber crime, lo sfruttamento dei fenomeni migratori. Ancor prima e a fini di prevenzione, i nostri Esperti all’estero sono delle antenne utili ad anticipare tutte quelle minacce alla sicurezza, anche legate al post Covid e al confitto russo-ucraino in corso, che possono dilagare in un mondo senza più confini” secondo il prefetto Giannini.

Fonte: Ministero degli Esteri
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