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Se l’Italia è vomitevole …ma intanto Francia sospende Schengen

27-04-2023 11:22 - Opinioni
Emmanuel Macron Emmanuel Macron
GD - Roma, 27 apr. 23 - Certamente tutti ricordano le frasi pronunciate da Gabriel Attal, portavoce del partito di Emmanuel Macron “En Marche”, che ha definito il comportamento del Governo italiano "vomitevole” per non aver accolto, nel mese di novembre del 2022, l'ennesima nave della ONG francese di Médecins Sans Frontières carica di migranti raccolti nel Mediterraneo.
La Francia in quel singolo caso ha dovuto accogliere la nave norvegese “Ocean Viking” della ONG francese MSF nel porto di Marsiglia, dove è stata attrezzata un'area del porto, uno spazio protetto, dove fare sbarcare i migranti per i controlli di identità e sanitari e dalla quale hanno provveduto, però, din tempi rapidissimi a rimpatriare tutti quei migranti che non avevano diritto di protezione internazionale.
Ora un comunicato della polizia francese ha annunciato l'avvio di controlli di frontiera strettissimi sui passeggeri in transito al confine tra l'Italia e la Francia. Il comunicato della polizia francese informa che tutti i passeggeri dei treni, auto e qualsiasi altro mezzo di trasporto saranno controllati uno ad uno. Coloro che verranno trovati con i documenti di identità personale, o di viaggio, non in regola saranno automaticamente respinti alla frontiera.
Questo di fatto vuol dire in termini giuridici la unilaterale “Sospensione temporanea degli accordi di Schengen”, accordi a cui hanno aderito tutti i Paesi dell'Unione Europea, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera.
L'adesione al Trattato di Schengen prevede l'abolizione dei controlli alle frontiere interne dei Paesi aderenti, per facilitare la libera circolazione dei cittadini, e sono l'essenza stessa degli accordi di Schengen.
Esistono tuttavia alcune condizioni eccezionali che permettono di derogare a tali principi e anche queste opzioni sono espressamente previste dal Trattato per fare fronte a situazioni eccezionali, come ad esempio negli anni in cui si sono susseguiti una serie di attacchi terroristici di matrice islamica.
Nel 2015-2016 alcuni Stati, tra cui la Francia e la Germania decisero di derogare agli Accordi di Schengen e di introdurre nuovamente controlli temporanei alle frontiere interne.
I controlli alle frontiere interne, prorogati oltre i sei mesi, sono possibili solo in caso di “grave e persistente carenza di controllo delle frontiere esterne” all'area Schengen, che “costituiscono una grave minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello spazio di libera circolazione dell'area Schengen”.
Questa deroga è stata più volte applicata a partire dal 2016 nei confronti dell'Italia perché il nostro Paese non è riuscito a rimediare alle carenze individuate nella protezione delle frontiere esterne e nel contrastare l'accesso sul territorio Schengen degli immigrati clandestini, il loro controllo e successivo rimpatrio coattivo successivamente al loro ingresso non autorizzato in Italia.
I controlli effettuati tra i confini dei Paesi che partecipano agli Accordi di Schengen, sono stati motivati da quei Paesi che li hanno applicati negli anni recenti, come necessari per impedire i cosiddetti “movimenti secondari”, cioè i tentativi di quei migranti che, approdati in Italia, tentano di spostarsi successivamente nei paesi del Nord Europa.
Questo ha creato la situazione paradossale più volte denunciata dal nostro Paese preso d'assalto dalle ONG europee spagnole, francesi, tedesche e norvegesi, che terminate le operazioni di soccorso in mare dei migranti, pretendono di sbarcare queste persone immediatamente nel nostro Paese.
Come vediamo oggi, un effetto collaterale dell'arrivo incontrollato di migranti che raggiungono il nostro Paese in autonomia oppure con le navi delle ONG, è l'appicazione di controlli rigorosi dei transiti con la Francia per contrastare il viaggio dall'Italia verso la Francia degli immigrati clandestini che sono approdati nel nostro Paese.
L'Italia è stata considerata “vomitevole” da parte di esponenti politici di primo piano francesi perché non accoglie prontamente tutti i migranti provenienti dal Mediterraneo, ma la Francia abolisce, di fatto, il libero transito all'interno dell'Area Schengen con l'Italia.
I controlli di frontiera, per noi che siamo ormai abituati a viaggiare liberamente in Europa, implicano una serie di costi occulti per il commercio da e per il nostro Paese con il Nord Europa; infatti, i controlli alle frontiere rallentano pesantemente il transito dei veicoli passeggeri ma anche delle merci che il nostro Paese esporta verso il Nord Europa e questo fa aumentare esponenzialmente i costi di trasporto delle merci.
Quindi, secondo i francesi, l'Italia è “vomitevole” perché non accoglie prontamente tutti i migranti che arrivano dal Mediterraneo, ma allora la Francia che blinda il confine con l'Italia cos'è?
La migliore risposta che i nostri rappresentanti politici dovrebbero dare in questa circostanza è quella di richiedere una riunione urgente del Consiglio dell'Unione Europea per deferire la Francia per il suo comportamento che contrasta con i principi di libera circolazione e l'essenza stessa che ha portato alla firma del Trattato Schengen.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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