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Santo Domingo: amb. Canepari a fine mandato, "raggiunti obiettivi ambiziosi"

27-09-2021 10:47 - Ambasciate
Amb Andrea Canepari - foto Jennifer Kerrigan Staff Photographer Amb Andrea Canepari - foto Jennifer Kerrigan Staff Photographer
GD - Santo Domingo, 27 set. 21 - L'ambasciatore Andrea Canepari ha appena terminato il suo mandato di rappresentante diplomatico italiano nella Repubblica di Santo Domingo e con una intervista a "Italia chiama Italia" ha tracciato un quadro positivo della sua esperienza e del suo impegno nel Paese. “In questo momento in cui mi appresto a salutare la Repubblica Dominicana e tutti i connazionali residenti, mi rendo conto come gli obiettivi siano stati davvero ambiziosi. Mi sono impegnato, con il convinto sostegno in ogni momento del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiana, per raggiungere in maniera prioritaria quattro obiettivi”, ha sottolineato. “Fornire servizi consolari efficienti in un Paese in cui i connazionali si lamentavano per non riuscire neppure a ottenere un passaporto in tempi accettabili; valorizzare il grande apporto della comunità italiana e della storia condivisa con la Repubblicaa dominicana; rilanciare le relazioni politiche, economiche e culturali a livello della collettività e della sua importanza sostenendo le istituzioni in loco, come la Camera di Commercio; creare strutture efficienti per ricevere i connazionali e valorizzare il nostro patrimonio immobiliare con un processo di costruzione di una nuova Ambasciata e di nuovi uffici sui terreni della storica donazione di Angiolino Vicini”, ha detto Canepari.
“Il primo obiettivo è stato raggiunto e velocemente, nonostante tanti fossero scettici all’inizio. Quei passaporti che sembravano impossibili da ricevere, ora si ottengono con una breve attesa, al massimo due settimane, in maniera ordinata e tranquilla”, ha spiegato il diplomatico. “Nei tempi della pandemia l’Ambasciata ha fatto uno sforzo per quanto riguarda il settore dell’assistenza come pure nel settore dello stato civile utilizzando soluzioni innovative per rendere i servizi sempre attivi e assicurare la vicinanza alla collettività. La nostra è una delle pochissime Ambasciate che non ha mai chiuso in Repubblica dominicana”, ha aggiunto Canepari.
Anche “nel settore dello stato civile l’arretrato è stato eliminato, e sono state avviate tutte le procedure per completare anche l’ultimo tassello finora mancante nella sezione consolare, la concessione dei visti”, ha proseguito l’ambasciatore. “Il ministero degli Affari Esteri è convinto che con questo si renderà un servizio importante ai connazionali e ai dominicani che vogliono rapporti più forti con l’Italia”, ha sottolineato.
Riguardo alla valorizzazione del contributo italiano all’identità della Repubblica Dominicana, Canepari ha ricordato “il successo di tre anni culturali dedicati rispettivamente ai 120 anni delle relazioni diplomatiche, ai 500 anni dall’arrivo del primo vescovo residente, Alessandro Geraldini, ed infine ai 200 anni dalla nascita del primo ammiraglio fondatore della marina di guerra, il mercante genovese e poi console di Italia, Giovanni Battista Cambiaso”.
Secondo dichiarazioni pubbliche dell’allora ministro degli Esteri Vargas, ha ricordato ancora Canepari, “le relazioni diplomatiche nel 2019 erano al punto più alto della storia secolare tra i due Paesi. Secondo l’attuale ministro, Roberto Alvarez, c’è un impegno del governo Abinader per rafforzare ancora di più il rapporto con l’Italia”.
“Anche l’ultimo obiettivo è stato raggiunto”, ha poi spiegato l’ambasciatore: “grazie al convinto sostegno della Farnesina, da subito sono state avviate le procedure per individuare una sede temporanea efficace, decorosa e sicura dove erogare i servizi consolari e effettuare il lavoro diplomatico”, ha detto. “Inoltre il ministero ha sostenuto l’idea di costruire una nuova ambasciata e nuovi uffici sul terreno, storico, della Rafael Augusto Sanchez da dedicare a Angiolino Vicini. Sono orgoglioso di aver presentato il progetto, ora in via di affinamento e delle ultime approvazioni, per questa nuova casa d’Italia a Santo Domingo. Tutti gli italiani troveranno qui una nuova casa e la costruzione coinvolgerà architetti e ingegneri dei due Paesi; sarà un laboratorio per l’elaborazione di nuove tecnologie da impiegare nel settore delle costruzioni, coinvolgendo università dei due Paesi”, ha concluso Canepari.
Al suo posto a Santo Domingo ha appena preso possesso dell'ambasciata italiana il diplomatico Stefano Queirolo Palmas.

Fonte: Italia chiama Italia
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