Russia espelle addetto navale dell'ambasciata italiana a Mosca

GD - Roma, 27 apr. 21 - Il Cremlino ha espulso uno degli addetti militari dell'ambasciata d'Italia a Mosca, evidente ritorsione tardiva delle decisioni prese un mese fa a Roma dopo che fu scoperto un traffico di documenti riservati tra Italia e Russia. "Abbiamo appreso con profondo rammarico della decisione della Federazione Russa di espellere l'Addetto navale aggiunto dell'Ambasciata d'Italia a Mosca con un preavviso di 24 ore. Consideriamo la decisione infondata e ingiusta perché in ritorsione ad una legittima misura presa dalle Autorità italiane a difesa della propria sicurezza", ha fatto sapere la Farnesina.

"Il 26 aprile", riporta il ministero degli Esteri russo, "l'ambasciatore italiano a Mosca, Pasquale Terracciano, è stato invitato al ministero degli Esteri russo, dove gli è stata consegnata una nota del ministero relativa alla dichiarazione di persona non grata dell'assistente dell'addetto per la difesa e addetto alla Marina e all'Esercito dell'ambasciata della Repubblica Italiana nella Federazione Russa, il comandante di Marina Curzio Pacifici, in risposta alle misure ostili e infondate delle autorità italiane nei confronti dell'ufficio dell'addetto alla Difesa presso l'ambasciata russa a Roma. Al funzionario", prosegue il dicastero russo, "è stato ordinato di lasciare il territorio della Federazione Russa entro 24 ore".