05 Maggio 2024
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Russia: cosa succederà quando follia di Putin arriverà a capolinea?

16-01-2024 22:01 - Opinioni
GD - Roma, 16 gen. 24 - I propagandisti del Cremlino amavano ripetere il loro mantra secondo cui l'Ucraina è un Paese artificiale e dovrebbe essere parte integrante della madre Russia, per la condivisione di eredità, etnia, religione e cultura.
Eppure, come possiamo vedere tutti i giorni dalle immagini dei telegiornali, malgrado i russi ritengano gli ucraini loro “fratelli”, continuano a bombardare indiscriminatamente, ospedali, scuole, condomini, mercati e stazioni ferroviarie.
L'esercito russo non solo commette atrocità di guerra, ma uccide e mutila i propri fratelli, sorelle, vicini, amici, parenti ucraini e distrugge le chiese ortodosse.
La storia biblica di Caino e Abele, nella sua interpretazione moderna si svolge da due anni, tutti i giorni, in diretta sui nostri smartphone e schermi televisivi.
Gli adolescenti russi di leva mandati a morire in Ucraina sotto il fuoco dei militari ucraini, oppure a morire di fame, freddo e infezioni, causate dai roditori che provocano vomito e sanguinamento dagli occhi. Questa infezione, chiamata la "febbre dei topi", sta letteralmente decimando le truppe russe che combattono nelle trincee nei territori occupati in Ucraina.
Secondo i servizi segreti ucraini, questa febbre è la conseguenza delle pessime condizioni igieniche in cui sono costretti a stare i soldati russi nel freddo delle trincee, dove mancano acqua pulita, cibo, medicine e ovviamente i servizi igienici, mentre la guerra è in stallo da mesi e si avvicina al traguardo dei due anni.
In questo auto-genocidio del 21º secolo muoiono centinaia di giovani e meno giovani militari russi, spinti in avanti dalle truppe di sbarramento e colpiti a morte dai combattenti ceceni quando sono feriti o malati per non stressare troppo le poche strutture che si occupano dei feriti.
I poveri militari russi compongono un tipico esercito di servi della gleba, non diverso da quello che succedeva nel medioevo nella Russia di Mikhail Kutuzov nel XVIII secolo e di Stalin nel XX secolo.
I militari ucraini, meglio equipaggiati perché sostenuti dall'Occidente e fortemente motivati a difendere il loro Paese da una tirannia che ben conoscono, perché già hanno avuto la sfortuna di subire in passato, si scontrano con i soldati di Putin, grossolanamente equipaggiati e fortemente demotivati verso una guerra che il dittatore russo si è lanciato a combattere, per contrastare, come spesso afferma lo stesso neo Zar, il dominio occidentale del mondo, e in questa sua follia, Putin non si cura minimamente dei 144 milioni di cittadini russi, cittadini che non hanno le possibilità materiali, né il diritto di formare o esprimere la propria opinione, avendo trascorso un millennio sotto il dominio dispotico di dittatori, diversi ma tutti egualmente sanguinari.
I cittadini russi non hanno contezza e tanto meno la forza per condannare l'auto-sterminio voluto da Putin, mascherato da “operazione militare speciale”.
D'altra parte, è appurato che il sostegno della popolazione russa alla nuova svastica “Z” al di là della propaganda di regime, è stato “tiepido”.
Anche in questo caso non c'è da stupirsi, visto che il sostegno autentico deriva da una reale consapevolezza e libertà di scelta, cosa che i russi non hanno mai avuto e quelli che manifestano un barlume di protesta vengono subito neutralizzati. È di alcune settimane fa la notizia che un uomo è stato arrestato a Ivanovo, cittadina a circa 250 km da Mosca, per aver tenuto un cartello con degli “asterischi” e nient'altro.
Le nuove sanzioni occidentali e le prossime contro sanzioni russe sono destinate a impoverire ulteriormente la popolazione civile. Un livello di impoverimento che non si vedeva più in Russia dagli anni Novanta soprattutto per gli anziani e le donne rimaste da sole, perché il loro figlio o marito è perito sul fronte ucraino. Ha fatto il giro del web la foto di una donna con il suo bambino, moglie di un soldato Russo morto nel Donbass, che mostra in una mano i 10.000 Rubli di risarcimento per la morte del marito. Sono 166 Euro! Questa è la propaganda Russa.
Il Governo russo reagisce come può: oscurando i social network e censurando tutte le notizie scomode provenienti dal fronte, congelando tutti i depositi e le transazioni in valuta estera, svalutando il rublo, minacciando di staccare i cavi internet e isolando gli smartphone, sia da internet, sia dalle chiamate internazionali.
Al popolo russo non resta altro da fare che abbassare la testa e provare ad andare avanti. Purtroppo gli occidentali vedono i russi, tutto il popolo russo, come corrotti, aggressivi e insensibili. Ma nella realtà il popolo russo è la prima vittima di questa folle realtà. In linea di massima, la popolazione russa, soprattutto le donne, sono l'esatto contrario di questa definizione. Sono vittime di questo potere ottuso che li ha fatti precipitare nel baratro.
La domanda che tutti si pongono in tutto il mondo è la seguente: i russi, il Popolo silenzioso russo, le madri e le mogli degli uomini periti al fronte riusciranno a coalizzarsi, riusciranno a chiedere libertà?
I russi che vivono all'estero, consapevoli di quanto sta accadendo in Ucraina e del fatto che il loro Paese natale non potrà più esistere, soffocati dalla vergogna per quello che tutti possiamo vedere in televisione, non riusciranno a resistere ancora a lungo silenti e nonostante l'esito delle ostilità non ancora definito sul terreno di battaglia, hanno già ideato una nuova bandiera per la loro patria: due strisce bianche con una striscia blu al centro.
Come narrano i testi sacri, nella Bibbia ebraica (Tanakh), che in parte coincide con quello che noi chiamiamo Antico Testamento, il sangue di Abele, prima o poi, deve essere lavato dalle mani di Caino. E la resa dei conti avverrà un giorno.
Nelle intenzioni di Putin, quando ha iniziato questa follia, l'Ucraina non era certamente la sua ultima tappa. Le sue ambizioni andavano ben oltre e nella sua follia si estendevano a molti dei territori dell'ex Unione Sovietica. Il folle Zar ha potuto toccare con mano quanto arroganti e velleitarie fossero le sue convinzioni di avere a disposizione il “secondo più potente esercito al mondo”.
Certamente Putin non è stupido e si è accorto di non avere più molte “cartucce” da sparare.
Speriamo solo che sia conseguente ed abbia la dignità di togliersi di mezzo da solo, prima che lo faccia qualcun altro.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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