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Romania: ricco programma VIII Settimana Cucina Italiana nel Mondo

09-11-2023 15:53 - Ambasciate
GD - Bucarest, 9 nov. 23 - L’VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si celebra in Romania con un ricco programma di iniziative messo a punto dall'Ambasciata d’Italia, ICE Agenzia Bucarest, Camera di Commercio Italiana per la Romania, Confindustria Romania, Consolato Onorario d’Italia a Cluj-Napoca, Comites Romania e Accademia Italiana della Cucina.
La manifestazione, nata su iniziativa del Ministero degli Esteri, avrà quest’anno come tema portante "A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto". L’obiettivo è di evidenziare il collegamento tra dieta mediterranea, sinonimo di regime alimentare sano e di elevata qualità, e benessere, inteso come stile di vita corretto e salutare. L’enogastronomia è uno dei preziosi biglietti da visita dell’Italia: non si tratta solo di un piatto o una ricetta, ma di un insieme di pratiche sociali, costumi e gesti basati su numerosi saperi locali, il rituale collettivo di un popolo che considera il cibo come elemento identitario e culturale. Da queste motivazioni nasce quindi la candidatura della Cucina italiana, presentata in sede UNESCO lo scorso giugno, alla lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, a tredici anni di distanza dall’iscrizione della dieta mediterranea nella medesima lista.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è anche l’occasione per valorizzare le tradizioni enogastronomiche delle Regioni e dei territori italiani; per riflettere sulla cruciale questione delle etichettature alimentari, talvolta semplicistiche e fuorvianti per il consumatore; per tutelare i prodotti a denominazione protetta e controllata, contrastando il fenomeno dell’Italian sounding; e per svolgere attività di presentazione e internazionalizzazione dell’offerta formativa italiana del settore.
Ospite d’eccezione di questa edizione della Settimana della Cucina italiana in Romania è lo chef Enrico Derflingher. Nato a Lecco nel 1962, è uno dei più importanti chef italiani al mondo. A tutt’oggi è l’unico italiano ad aver servito come chef personale della Casa Reale britannica. Nei primi anni '90 è stato chef alla Casa Bianca durante il mandato del presidente George H. W. Bush. Successivamente, si è dedicato a molteplici progetti professionali in Italia e all’estero, tra l’altro come primo chef di Armani Ristorante a Tokyo Ginza, conquistando la Stella Michelin e numerosi prestigiosi premi internazionali. Nel 2014 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Si è appena svolto l’evento di lancio della Settimana in Romania, con una conferenza stampa seguita da degustazione e, in serata, una cena di gala per addetti del settore realizzata a quattro mani da Chef Derflingher e Chef Radu Ionescu al ristorante "Kaiamo" a Bucarest.
Il programma della Settimana della Cucina Italiana 2023 in Romania prevede:
- cena di promozione della cucina mediterranea al ristorante "Sara Sarroglia", organizzata dalla Camera di Commercio Italiana per la Romania (14 novembre);
- masterclass comprensiva di dimostrazione culinaria rivolta agli studenti dei corsi di cucina e pasticceria, operatori di settore e titolari di attività di ristorazione, focalizzata sulla lotta all’Italian sounding, organizzata da Confindustria Romania alInstitute Disciples Escoffier di Saftica (14 novembre);
- attività di formazione da parte di Roberto De Santis, maestro pizzaiolo dell’ICIF Italian Culinary Institute for Foreigners, destinata ai professionisti della ristorazione italiana in Romania, organizzata da ICE-Agenzia Bucarest al GastronoMetro, il centro di formazione del cash&carry Metro (14 novembre);
- cena con lo chef Valerio Aprea e la pastry chef Eleonora Cavaleri focalizzata sulla promozione dei prodotti siciliani, accompagnata dal wine critic Carmine Sgandurra, organizzata dal Consolato Onorario di Cluj-Napoca in collaborazione con il Comites Romania al ristorante "Rodizio" di Cluj-Napoca (18 novembre);
- spettacolo musicale “Kiss Me Kate” al Teatro dell’Operetta di Bucarest, seguito da un momento conviviale con degustazioni di prodotti enogastronomici italiani coordinato dall’Accademia Italiana della Cucina con il sostegno di Confindustria Romania (19 novembre);
- attività di sensibilizzazione rivolta a studentesse e studenti delle scuole sull’importanza di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo, in presenza del nutrizionista prof. Luca Piretta alla Scuola “Aldo Moro” di Bucarest, in collaborazione con Federalimentare (21 novembre);
- attività di formazione da parte della chef e influencer Patrizia Paglieri ai professionisti della ristorazione italiana in Romania organizzata da ICE Agenzia Bucarest al Centro di formazione Gastronometro del cash&carry Metro, con focus sull’uso nei ristoranti di formaggi DOP e DOCG italiani (21 novembre);
- evento di promozione della Dieta Mediterranea, in collaborazione con l’Ambasciata del Libano, organizzato da ICE Agenzia Bucarest al ristorante "Roberto’s" dell’hotel Intercontinental Athenee Palace Hilton dove, oltre a specialità gastronomiche e vini tipicamente italiani, verranno offerti piatti libanesi preparati con prodotti autentici italiani, con l’obiettivo di mostrare la versatilità di questi ultimi (23 novembre).
Per l’intero svolgimento della rassegna, i ristoratori aderenti prepareranno iniziative ad hoc (scontistica, menù particolari, degustazioni) su tutto il territorio della Romania.
Per l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Durante Mangoni “l’atteso appuntamento della Settimana della Cucina Italiana, che in Romania riscuote sempre grande successo, deve indurci a una riflessione sulla qualità della nostra alimentazione, i suoi riflessi sulla salute, il rapporto dei prodotti con i loro territori d’origine e la sostenibilità sociale e ambientale delle filiere produttive. L’Italia ha un eccellente posizionamento in tutti questi indicatori, circostanza che ci fa ancora di più apprezzare lo straordinario valore della nostra enogastronomia e ci permette di promuovere con orgoglio i suoi operatori sui mercati esteri. Non da ultimo, con queste credenziali abbiamo un’autorevole voce in capitolo nel dibattito in sede multilaterale sulla sostenibilità, incentrato sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
- L’industria enogastronomica Italiana e l’interscambio commerciale Italia-Romania. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e indicazione geografica riconosciuti dall'Unione Europea (852, di cui 325 prodotti agroalimentari e 527 vini), un'ulteriore testimonianza della qualità dei prodotti ma, soprattutto, del forte legame tra le eccellenze agroalimentari italiane e il territorio di origine.
Con 60.000 imprese, 464.000 dipendenti, e oltre 50 miliardi di € generati dall’export nel 2022, l’industria alimentare si conferma un elemento trainante tra i settori dell’economia italiana. Nel settore manifatturiero è al primo posto per fatturato e al secondo per numero di aziende, dipendenti e valore delle esportazioni.
I romeni apprezzano il gusto della pasta italiana, essendo l'Italia il primo fornitore di pasta sia in valore (quota del 40,4% delle importazioni) che in termini di quantità (40,3% delle importazioni), con una stima che entro la fine del 2023 il valore delle importazioni superi quello del 2022. Anche i vini italiani sono estremamente popolari in Romania e negli ultimi 5 anni le importazioni di spumanti (compreso il Prosecco) dall'Italia sono aumentate di 3,3 volte in valore e 2,8 volte in quantità, mentre le importazioni di vini fermi imbottigliati sono aumentate di 3,4 volte in valore e 2,7 volte in quantità. Sul totale dei vini italiani importati nel 2022, circa il 50% era costituito da Prosecco e spumanti e il 43% da vini fermi imbottigliati. L'Italia è stato nel 2022 il primo produttore ed esportatore mondiale di vini, coprendo quasi un quinto della produzione mondiale di vino, avendo più di 560 varietà di vite registrate, il che dimostra il ricco patrimonio di biodiversità su cui l'Italia può contare e presenta vini locali di altissima qualità in tutta la penisola, grazie ad una tradizione millenaria.
La Romania è il 17° mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani, superata nell’Europa centro-orientale solo da Polonia e Repubblica Ceca. Nel 2022 la Romania ha importato dall'Italia prodotti agricoli e agroalimentari per un valore di oltre 770 milioni di €, in crescita del 21,5% rispetto all'anno precedente (di cui l'82% erano alimenti e bevande trasformate). I principali prodotti alimentari italiani importati in Romania nel 2022 sono stati formaggi e latticini (72,4 milioni di €), ma anche caffè (69,5 milioni di €), prodotti da forno e pasticceria (64,5 milioni di €). La tendenza positiva si mantiene anche nella prima metà del 2023, con importazioni di tali prodotti che registrano un aumento del 19%. A sua volta, lo scorso anno, la Romania ha esportato in Italia prodotti agricoli e alimentari per un valore di oltre 1 miliardo di €, con un aumento di oltre il 25% rispetto al 2021, essendo l'Italia il primo mercato di destinazione delle esportazioni romene in questa categoria (solo il 24% di queste esportazioni rappresenta alimenti e bevande trasformati). Le categorie di prodotti più esportate sono: cereali, semi oleosi, tabacco, grassi e oli animali e vegetali, carne e derivati.
L'Italia detiene inoltre il primato per diverse altre categorie merceologiche importate in Romania, che rappresentano anche i prodotti italiani più acquistati nel mondo, essendo il primo Paese fornitore di pomodori in scatola (con una quota del 72,6% delle importazioni totali romene di tali prodotti), vini (con una quota del 29,3%), ma anche olio d'oliva (quota del 37,3%) e classificandosi al 2 ° posto come fornitore di caffè (quota del 20,7%) e al 3 ° posto per formaggi e prodotti lattiero-caseari (12,1%) e prodotti da forno e pasticceria (quota 11,5%).
I prodotti agroalimentari italiani sono i più frequentemente falsificati e imitati in tutto il mondo, con un valore delle contraffazioni alimentari e dell’Italian sounding che supera i 120 miliardi di € all'anno, il doppio delle esportazioni annuali italiane di tali prodotti.

Fonte: Redazione
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