Riunificazione tedesca: a Urbino parlano i diplomatici del negoziato
25-10-2021 08:56 - Agenda
GD - Urbino, 25 ott.21 - Il convegno “Giulio Andreotti - Helmut Kohl e la riunificazione tedesca, lezioni per oggi” che si svolgerà il 28 e il 29 ottobreall'Università Carlo Bo di Urbino non sarà una copia dei tanti su questo tema. A far rivivere il delicato e a tratti drammatico il negoziato che l'ha resa possibile saranno, il primo giorno, i diplomatici che per mesi hanno discusso, analizzato e alla fine messo nero su bianco le esigenze dei leader coinvolti nella vicenda: Helmut Kohl, ovviamente, ma anche George Bush, Margaret Thatcher, Francois Mitterrand, Michail Gorbaciov e anche, come presidente di turno dell'Unione Europea, Giulio Andreotti. Il secondo giorno un panel di storici, italiani e tedeschi, cercherà di individuare le lezioni che, trent'anni dopo, possono essere valide per oggi, dato che più di uno dei problemi di allora, a cominciare da una ridefinizione delle alleanze di cui tanto si parla, è proprio in questa fase storica all'ordine del giorno.
I collaboratori diplomatici dei leader in genere non hanno un volto, ma proprio attraverso le loro parole si possono capire gli aspetti, anche umani, degli statisti che affiancano. A “spiegare” Kohl sarà Joachim Bitterlich, che curava il Dossier Europa e Sicurezza del Cancelliere, che non ha mai nascosto quanta difficoltà avesse a frenare l'impegno, spesso frenetico con il quale Kohl spingeva per la riunificazione.
La posizione del presidente Bush e le sue esitazioni ad appoggiare con maggiori mezzi l'azione riformatrice di Gorbaciov sarà Robert Zoellick, mentre una signora, Sophie-Caroline de Margerie, ricostruirà le mosse strategiche di Francois Mitterrand. Di Gorbaciov parlerà l'ambasciatore Anatoly Adamishin, che ha avuto il ruolo - forse unico - di essere stato, a Roma, l'ultimo ambasciatore dell'Urss e il primo della Federazione russa.
L'ambasciatore Umberto Vattani è stato il consigliere diplomatico di Andreotti: potrà illustrarne l'azione, prudente ma propositiva, con la quale, come presidente di turno dell'Ue, dovette fare uso di tutta la sua arte della convinzione per far accettare a più di uno dei colleghi europei la riunificazione.
I nuovi scenari post 1989 e le valutazioni e lezioni che se ne possono trarre oggi saranno analizzati da un gruppo di storici italiani e tedeschi che hanno potuto attingere informazioni anche all'Archivio Andreotti e da politici italiani e tedeschi. Per l'Italia Giuliano Amato, Massimo D'Alema e Paolo Cirino Pomicino; per la Germania l'allora ministro della difesa Franz Josef Jung; per la Gran Bretagna Charles Powell, che stato è consigliere diplomatico della Thatcher e di John Major; per la Russia Pavel Palazschenco della Fondazione Gorbaciov e Robert Blackwill, assistente speciale del presidente Bush per la sicurezza nazionale e le questioni europee e sovietiche. A moderare lo scambio di opinioni e informazioni il giornalista Paolo Valentino, che visse a Berlino la riunificazione tedesca e ha appena scritto “L' età di Merkel”.
Il convegno sarà trasmesso in streaming con traduzione simultanea in tedesco inglese.
Fonte: Carlo Rebecchi
I collaboratori diplomatici dei leader in genere non hanno un volto, ma proprio attraverso le loro parole si possono capire gli aspetti, anche umani, degli statisti che affiancano. A “spiegare” Kohl sarà Joachim Bitterlich, che curava il Dossier Europa e Sicurezza del Cancelliere, che non ha mai nascosto quanta difficoltà avesse a frenare l'impegno, spesso frenetico con il quale Kohl spingeva per la riunificazione.
La posizione del presidente Bush e le sue esitazioni ad appoggiare con maggiori mezzi l'azione riformatrice di Gorbaciov sarà Robert Zoellick, mentre una signora, Sophie-Caroline de Margerie, ricostruirà le mosse strategiche di Francois Mitterrand. Di Gorbaciov parlerà l'ambasciatore Anatoly Adamishin, che ha avuto il ruolo - forse unico - di essere stato, a Roma, l'ultimo ambasciatore dell'Urss e il primo della Federazione russa.
L'ambasciatore Umberto Vattani è stato il consigliere diplomatico di Andreotti: potrà illustrarne l'azione, prudente ma propositiva, con la quale, come presidente di turno dell'Ue, dovette fare uso di tutta la sua arte della convinzione per far accettare a più di uno dei colleghi europei la riunificazione.
I nuovi scenari post 1989 e le valutazioni e lezioni che se ne possono trarre oggi saranno analizzati da un gruppo di storici italiani e tedeschi che hanno potuto attingere informazioni anche all'Archivio Andreotti e da politici italiani e tedeschi. Per l'Italia Giuliano Amato, Massimo D'Alema e Paolo Cirino Pomicino; per la Germania l'allora ministro della difesa Franz Josef Jung; per la Gran Bretagna Charles Powell, che stato è consigliere diplomatico della Thatcher e di John Major; per la Russia Pavel Palazschenco della Fondazione Gorbaciov e Robert Blackwill, assistente speciale del presidente Bush per la sicurezza nazionale e le questioni europee e sovietiche. A moderare lo scambio di opinioni e informazioni il giornalista Paolo Valentino, che visse a Berlino la riunificazione tedesca e ha appena scritto “L' età di Merkel”.
Il convegno sarà trasmesso in streaming con traduzione simultanea in tedesco inglese.
Fonte: Carlo Rebecchi
[
]
[
]
]
[] 
