Regole contro confusione del mondo: manuale di diritto diplomatico e consolare
13-01-2023 12:38 - Ambasciate
prof. Carlo Curti Gialdino
GD – Roma, 13 gen. 23 - Le “regole” come antidoto alla “confusione del mondo” con la quale i diplomatici hanno, in particolar modo, a che fare. È stato il motivo conduttore della presentazione al Circolo degli Esteri di Roma della sesta edizione del manuale "Diritto diplomatico-consolare internazionale ed europeo", presente l'autore prof. Carlo Curti Gialdino, vicepresidente dell'Istituto Diplomatico Internazionale, già ordinario di Diritto dell'Unione europea e di Diritto diplomatico-consolare alla Sapienza Università di Roma.
Ne hanno discusso l'amb. Umberto Vattani, già segretario generale del Ministero degli Esteri (per due volte, un unicum nella storia repubblicana) e ora presidente della Venice International University; l'amb. Teresa Castaldo, già diplomatico italiano a Parigi e ora direttrice generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI; Gianluca Alberini, ministro plenipotenziario vicedirettore generale per gli Affari politici e la Sicurezza della Farnesina; a moderare il vicedirettore dell'ANSA Stefano Polli.
“In questo mondo così confuso”, ha ricordato l'amb. Vattani, “compito del giurista è mettere un po' d'ordine a partire dal caos, riconoscendo le regole che emergono dalla prassi”. Un processo secolare di cui l'ambasciatore ha vivacemente riassunto lo sviluppo attraverso alcuni episodi e aneddoti, dalla violenta disputa tra veneziani e genovesi in occasione dell'incoronazione del re di Cipro Pietro di Lusignano (1372), alle pretese di Luigi XIV sulla precedenza da concedere ai suoi inviati nelle corti straniere, alla soluzione del problema delle precedenze individuata da due “uomini di buon senso” come Metternich e Talleyrand, fino al recentissimo “sofà-gate” di Istanbul, quando il presidente turco Erdogan fece accomodare il presidente del consiglio europeo Michel ma confinò sul sofà la presidente della commissione von der Leyen.
Non si tratta, ovviamente, solo di etichetta. Quasi ogni giorno la prassi arricchisce l'armamentario delle regole e dei mezzi a disposizione del diplomatico. Basti pensare alla diffusione delle videoconferenze, anche ad altissimo livello, durante la pandemia di Covid e alla prima “assemblea generale virtuale” dell'ONU nel settembre 2020. Superato il picco dell'emergenza, l'uso non è scomparso. Lo stesso vale per tante prassi che si sono affermate nel tempo.
L'amb. Castaldo ha sottolineato che forme “non tradizionali” di diplomazia come quella parlamentare o la cooperazione allo sviluppo sono diventate ormai strumenti efficaci e di uso corrente e, come ex rappresentante dell'Italia a Parigi, ha ricordato di aver sperimentato in prima persona l'incisività di un istituto quale la “convocazione dell'ambasciatore”.
Del resto, ha sintetizzato il ministro Alberini, “il diritto è la via maestra per analizzare le relazioni tra gli Stati e tra i soggetti di diritto internazionale”, a maggior ragione quando la guerra si affaccia nuovamente in Europa.
A questo punto è stato facile, per l'autore, prof. Carlo Curti Gialdino, spiegare il perché di una sesta edizione: l'attualità genera sempre nuova materia. Perfino un appuntamento protocollare come la presentazione delle credenziali al Quirinale può trasformarsi nell'occasione per lanciare un forte messaggio politico. Ne sa qualcosa il nuovo ambasciatore iraniano a Roma, il cui atto formale di presentazione al Quirinale ha invece offerto al Capo dello Stato l'occasione per un duro intervento critico nei confronti del Paese per le violente barbare repressioni dei manifestanti. Ma tutto questo, promette Curti Gialdino, “finirà nella prossima edizione”.
"Diritto diplomatico-consolare internazionale ed europeo" del prof. Carlo Curti Gialdino - sesta edizione - Giappichelli Editore, 800 pp. - prezzo 52 euro.
Fonte: Istituto diplomatico internazionale
Ne hanno discusso l'amb. Umberto Vattani, già segretario generale del Ministero degli Esteri (per due volte, un unicum nella storia repubblicana) e ora presidente della Venice International University; l'amb. Teresa Castaldo, già diplomatico italiano a Parigi e ora direttrice generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI; Gianluca Alberini, ministro plenipotenziario vicedirettore generale per gli Affari politici e la Sicurezza della Farnesina; a moderare il vicedirettore dell'ANSA Stefano Polli.
“In questo mondo così confuso”, ha ricordato l'amb. Vattani, “compito del giurista è mettere un po' d'ordine a partire dal caos, riconoscendo le regole che emergono dalla prassi”. Un processo secolare di cui l'ambasciatore ha vivacemente riassunto lo sviluppo attraverso alcuni episodi e aneddoti, dalla violenta disputa tra veneziani e genovesi in occasione dell'incoronazione del re di Cipro Pietro di Lusignano (1372), alle pretese di Luigi XIV sulla precedenza da concedere ai suoi inviati nelle corti straniere, alla soluzione del problema delle precedenze individuata da due “uomini di buon senso” come Metternich e Talleyrand, fino al recentissimo “sofà-gate” di Istanbul, quando il presidente turco Erdogan fece accomodare il presidente del consiglio europeo Michel ma confinò sul sofà la presidente della commissione von der Leyen.
Non si tratta, ovviamente, solo di etichetta. Quasi ogni giorno la prassi arricchisce l'armamentario delle regole e dei mezzi a disposizione del diplomatico. Basti pensare alla diffusione delle videoconferenze, anche ad altissimo livello, durante la pandemia di Covid e alla prima “assemblea generale virtuale” dell'ONU nel settembre 2020. Superato il picco dell'emergenza, l'uso non è scomparso. Lo stesso vale per tante prassi che si sono affermate nel tempo.
L'amb. Castaldo ha sottolineato che forme “non tradizionali” di diplomazia come quella parlamentare o la cooperazione allo sviluppo sono diventate ormai strumenti efficaci e di uso corrente e, come ex rappresentante dell'Italia a Parigi, ha ricordato di aver sperimentato in prima persona l'incisività di un istituto quale la “convocazione dell'ambasciatore”.
Del resto, ha sintetizzato il ministro Alberini, “il diritto è la via maestra per analizzare le relazioni tra gli Stati e tra i soggetti di diritto internazionale”, a maggior ragione quando la guerra si affaccia nuovamente in Europa.
A questo punto è stato facile, per l'autore, prof. Carlo Curti Gialdino, spiegare il perché di una sesta edizione: l'attualità genera sempre nuova materia. Perfino un appuntamento protocollare come la presentazione delle credenziali al Quirinale può trasformarsi nell'occasione per lanciare un forte messaggio politico. Ne sa qualcosa il nuovo ambasciatore iraniano a Roma, il cui atto formale di presentazione al Quirinale ha invece offerto al Capo dello Stato l'occasione per un duro intervento critico nei confronti del Paese per le violente barbare repressioni dei manifestanti. Ma tutto questo, promette Curti Gialdino, “finirà nella prossima edizione”.
"Diritto diplomatico-consolare internazionale ed europeo" del prof. Carlo Curti Gialdino - sesta edizione - Giappichelli Editore, 800 pp. - prezzo 52 euro.
Fonte: Istituto diplomatico internazionale
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