Rappresentanza Permanente a Parigi: incontro scientifico su materia oscura
29-09-2023 17:05 - Ambasciate
Amb. Luca Sabbatucci
GD – Parigi, 29 set. 23 - La Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi ed il Consolato Generale d'Italia hanno organizzato una presentazione scientifica a cura della prof. Elena Aprile dal titolo “Dark Matter”, dedicata allo studio sulla materia oscura.
Elena Aprile, docente di astrofisica alla Columbia University di New York, è una delle scienziate italiane di maggior rilievo nel panorama internazionale nel settore delle Hard Science. Con una proiezione trasversale nello studio della fisica, si occupa in particolare di rivelatori basati su gas nobili, strumenti utilizzati per rivelare il passaggio di particelle subnucleari ed avere più informazioni sulla loro natura.
Attualmente la prof. Aprile guida un team internazionale di 180 scienziati che, proprio grazie a tali rilevatori, studia l'esistenza della materia oscura, un'ipotetica forma di materia che gli scienziati non sono ancora riusciti a individuare poiché “invisibile”, ma di cui sarebbe costituita la maggior parte dell'universo. Il team opera nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo, un laboratorio gestito dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Nel corso della presentazione la prof. Aprile ha rilevato come, pur non avendo trovato ancora la materia oscura, gli scienziati la conoscano sempre meglio grazie ai risultati di esperimenti condotti con acceleratori di particelle, con telescopi di nuova concezione e con rivelatori sotterranei. Questi esperimenti sono frutto della cooperazione scientifica internazionale e della disponibilità di grandi laboratori, proprio come quello del Gran Sasso.
Da parte sua il Rappresentante Permanente italiano, l'amb. Luca Sabbatucci, ha sottolineato l'importanza dell'incontro: “La presenza della prof. Aprile testimonia l'eccellenza del nostro Paese nel panorama scientifico internazionale. Inoltre, e sono felice di sottolinearlo, dà prova di come per l'Italia, nello spirito delle raccomandazioni dell'Agenzia per l'Energia Nucleare dell'OCSE, sia una donna a guidare uno dei progetti potenzialmente rivoluzionari nel campo della fisica”.
Fonte: Redazione
Elena Aprile, docente di astrofisica alla Columbia University di New York, è una delle scienziate italiane di maggior rilievo nel panorama internazionale nel settore delle Hard Science. Con una proiezione trasversale nello studio della fisica, si occupa in particolare di rivelatori basati su gas nobili, strumenti utilizzati per rivelare il passaggio di particelle subnucleari ed avere più informazioni sulla loro natura.
Attualmente la prof. Aprile guida un team internazionale di 180 scienziati che, proprio grazie a tali rilevatori, studia l'esistenza della materia oscura, un'ipotetica forma di materia che gli scienziati non sono ancora riusciti a individuare poiché “invisibile”, ma di cui sarebbe costituita la maggior parte dell'universo. Il team opera nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo, un laboratorio gestito dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Nel corso della presentazione la prof. Aprile ha rilevato come, pur non avendo trovato ancora la materia oscura, gli scienziati la conoscano sempre meglio grazie ai risultati di esperimenti condotti con acceleratori di particelle, con telescopi di nuova concezione e con rivelatori sotterranei. Questi esperimenti sono frutto della cooperazione scientifica internazionale e della disponibilità di grandi laboratori, proprio come quello del Gran Sasso.
Da parte sua il Rappresentante Permanente italiano, l'amb. Luca Sabbatucci, ha sottolineato l'importanza dell'incontro: “La presenza della prof. Aprile testimonia l'eccellenza del nostro Paese nel panorama scientifico internazionale. Inoltre, e sono felice di sottolinearlo, dà prova di come per l'Italia, nello spirito delle raccomandazioni dell'Agenzia per l'Energia Nucleare dell'OCSE, sia una donna a guidare uno dei progetti potenzialmente rivoluzionari nel campo della fisica”.
Fonte: Redazione
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