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Quirinale: Mattarella riconfermato presidente Repubblica con 759 voti

29-01-2022 21:30 - Politica
GD – Roma, 29 gen. 22 – Dopo una serie di votazioni con esito tormentato, che ha messo in evidenza le profonde difficoltà del sistema politico italiano, con 759 voti, Sergio Mattarella è stato proclamato nuovo presidente della Repubblica, subentrando così a se stesso.
Inizia il Mattarella bis. Il presidente in carica ha superato la soglia dei 738 voti ottenuti da Giorgio Napolitano nel bis. Ma non è il record, che resta quello di Sandro Pertini che nel 1978, al 16esimo scrutinio, ottenne 832 voti su 995, corrispondenti all'82,3%, la più larga maggioranza nella storia della Repubblica Italiana.
Sollecitato dal premier Mario Draghi, dai capigruppo parlamentari e dai delegati regionali Mattarella, che da tempo ribadiva che non avrebbe accettato un nuovo incarico, ha motivato la nuova decisione dicendo «Avevo altri piani ma se serve sono a disposizione». La grave crisi sanitaria, economica e sociale che stiamo vivendo «impongono di non sottrarsi ai doveri a cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».
Dopo aver ricevuto i due presidenti delle Camere, Maria Alberta Casellati per palazzo Madama, e Roberto Fico per palazzo Montecitorio, il presidente Mattarella ha rilasciato una breve dichiarazione: «Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione. Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l'elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando - sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale – richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati – e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti – con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».
Il giuramento di Sergio Mattarella si terrà alle ore 15:00 di giovedì 3 febbraio a palazzo Montecitorio, lo stesso giorno della scadenza del suo settennato, che cade proprio il 3 febbraio.
La notizia della rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella appare nelle homepage di tutte le principali testate internazionali, anche se non fra le prime notizie in apertura. Tutti sottolineano una scelta nel segno della stabilità dopo una settimana di caos e divisioni fra i partiti politici e qualcuno cita lo stesso Mattarella che ha accettato “nell'interesse della nazione”, ricordandone l'età e la precedente dichiarata intenzione di ritirarsi.
"The New York Times" lo definisce il “guardrail della oscillante democrazia italiana".
In Francia, dove il presidente Macron è stato fra i primissimi a congratularsi, "Le Figaro" ha ricordato che la rielezione “permetterà di assicurare la stabilità del tandem Mattarella-Draghi che gestisce da un anno il risanamento del Paese”, mentre "Le Monde" cita “l'interesse della nazione” e si chiede retoricamente se “sarebbe stato meglio continuare il gioco al massacro o prendere atto dello stallo e cercare una via di uscita anche a costo di una leggera stortatura alla logica istituzionale? È servito un venerdì disastroso perché i leader delle principali forze politiche si arrendessero all'evidenza e chiedessero al presidente uscente di restare al Quirinale”.
Nel Regno Unito, "The Guardian" parla nel titolo delle “profonde divisioni” emerse durante un “farsesco processo di voto parlamentare” e ricorda che “l'ottantenne non voleva un nuovo mandato ma è stato convinto a restare”, mentre la BBC ricorda che ha accettato per “senso di responsabilità”, parlando di “votazioni spesso tese” nei giorni precedenti. "The Financial Times" sottolinea che solo il presidente uscente può assicurare “la sopravvivenza del fragile governo Draghi".
Dagli USA, "The Washington Post" parla della rielezione di un “riluttante presidente Sergio Mattarella”, ricordando la foto degli scatoloni del trasloco dal Quirinale nei giorni scorsi. Secondo "The New York Times" con la rielezione “si preserva lo status quo”. Mattarella, spiega il quotidiano USA, è stato presidente durante "sette anni caotici in cui l'Italia ha oscillato da sinistra a destra, rappresentando un guardrail della democrazia italiana”, mentre per "The Wall Street Journal" “l'Italia sceglie di mantenere gli stessi leader, evitando il caos politico.La frammentata classe politica italiana rielegge Sergio Mattarella come capo dello stato e mantiene Mario Draghi come capo del governo dopo una settimana di disordine”.
Il settimanale tedesco "Der Spiegel", che come molti in Germania faceva il tifo per Draghi al Quirinale, definisce le elezioni presidenziali “un teatro dell'assurdo. Per giorni hanno giocato d'azzardo e litigato. Ma ora tutto è rimasto come prima, con Sergio Mattarella. Al primo ministro Mario Draghi non è stato permesso di diventare capo di Stato”. Lo spagnolo "El Pais" ricorda che “i partiti non hanno trovato soluzioni all'abisso istituzionale”, mentre "El Mundo" spiega che “non sono riusciti ad accordarsi e si sono rassegnati a lasciare tutto immutato fino alle prossime elezioni”. Il giornale online "Politico.Eu" dice che “il primo ministro Mario Draghi e i partiti di governo hanno chiesto a Mattarella di rimanere per rompere una settimana di stallo politico”.
Secondo "The Irish Times" “Sergio Mattarella (80) avrebbe voluto lasciare il suo ruolo ma i leader politici non sono riusciti a trovare un accordo sul successore”. "The South China Morning Post" dice che “ha accettato dopo che i partiti non sono riusciti a trovare un candidato alternativo reciprocamente accettabile in una settimana di voto difficile in Parlamento”, mentre il russo "Kommersant" evidenzia che il presidente “avrebbe dovuto lasciare il suo incarico il 3 febbraio, ma, a causa delle possibili conseguenze per la stabilità politica del Paese, ha accettato di candidarsi per un secondo mandato dopo che i partiti della coalizione gli hanno chiesto di riconsiderare la sua decisione di dimettersi”.

Fonte: Redazione
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