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Pontificia Accademia Ecclesiastica: nuovo corso per ambasciatori del Papa

17-01-2021 15:05 - Vaticano
La Pontificia Accademia Ecclesiastica - Foto: Wikimedia Commons La Pontificia Accademia Ecclesiastica - Foto: Wikimedia Commons
GD - Città del Vaticano , 17 gen. 21 - (ACI Stampa) - Piccola riforma nella Pontificia Accademia Ecclesiastica: l’arcivescovo Joseph Marino, che guida la scuola per gli ambasciatori del Papa, ha annunciato l’introduzione di un corso sulla Salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili. Con un breve video, l’arcivescovo Marino ha spiegato che uno dei suoi compiti come presidente era proprio quello di esaminare i corsi accademici, e che per questo ha deciso di includere un corso sulla protezione dei minori e le persone vulnerabili.
Il corso, che si chiama “Salvaguardare i minori e le persone vulnerabili”, è stato ideato da Padre Hans Zollner, che guida il Centro per la Protezione dei Minori dell’Università Gregoriana, e da padre Ulrich Rhode, decano della facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana. L’arcivescovo Marino ha detto che i due hanno messo insieme “un corso di cinque settimane”, con due ore di frequenza alla settimana, e lo definisce “un corso eccellente, di cui gli studenti sono molto soddisfatti”.
Il presidente della scuola degli ambasciatori del Papa ha auspicayo anche che il corso rappresenti “uno degli effetti concreti dell’impegno che ci ha chiesto il Papa” nel motu proprio Vos Estis Lux Mundi.
Il corso si aggiunge ad un’altra innovazione nei curriculum, voluta da Papa Francesco, il quale lo scorso febbraio ha deciso che il percorso di studi dei futuri nunzi dovesse completarsi con un anno di missione.
L’Accademia Ecclesiastica è una istituzione direttamente collegata con la Segreteria di Stato vaticana che risale al XVIII secolo, prima come accademia destinata alla formazione diplomatica dei rampolli ecclesiastici delle famiglie nobiliari, e poi, dal 1850, alla formazioni dei sacerdoti destinati al servizio nella diplomazia vaticana.
Il nome di Accademia Ecclesiastica si deve a Pio XI, mentre il regolamento dell’Accademia fu delineato nel 1945 da Pio XII; che vi aveva studiato e insegnato. Quel regolamento è ancora in vigore. L’alta presidenza dell’Accademia spetta al Segretario di Stato vaticano.
La Terza Sezione della Segreteria di Stato, stabilita anche questa da Papa Francesco nel 2017 nell’ambito della riforma della Curia, avrà un ruolo importante in questa riforma. Anche la Terza Sezione è stata meglio strutturata, ed è stata parificata alle altre due sezioni anche formalmente, con un segretario per le Rappresentanze Pontificie (l’arcivescovo Jan Pawlowski) e un sottosegretario (monsignor Mauricio Rueda Beltz).
Gli alunni della Pontificia Accademia ecclesiastica seguono attualmente un doppio itinerario formativo: fanno un percorso accademico nelle università pontificie a Roma fino al dottorato, generalmente in diritto canonico. Quindi, i soli alunni dell’accademia partecipano ad un corso interno di due anni, che termina con un esame in Segreteria di Stato e che si basa su curriculum come “storia della diplomazia”, “stile diplomatico”, “lingue straniere”, cui ora si aggiunge quello di “Salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili”.
L’arcivescovo Joseph Marino è stato nominato presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica l’11 ottobre 2019, e ha preso da poco servizio come presidente della scuola vaticana degli ambasciatori.
Il presidente ha il compito di reclutare annualmente una dozzina di sacerdoti da immettere alla missione diplomatica della Santa Sede; di accogliere e seguire tutti gli alunni e di organizzarne il corso formativo interno. Il presidente gestisce anche il personale religioso presente nella casa (vi opera un gruppo di suore) e quello laico.
L’arcivescovo Marino è chiamato anche a superare la crisi dell’Accademia, perché i vescovi presentano sempre meno candidati in seguito alla crisi delle vocazioni, e il fatto che si possa accedere all’accademia solo entro i 33 anni blocca molti potenziali candidati. È un problema anche per le nunziature, dato che ci sono sempre meno possibili nunzi apostolici.

di Andrea Gagliarducci


Fonte: ACI STAMPA
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