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Polonia-Bielorussia: precisazione dell'ambasciata di Warsavia in Italia

18-11-2021 11:57 - Ambasciate
GD - Roma, 18 nov. 21 - L'ambasciata di Polonia in Italia è intervenuta con una nota sulla tesa situazione creatasi al confine tra Polonia e la Bielorussia. Questo il testo integrale.
«La situazione al confine con la Bielorussia non è una crisi migratoria: è una crisi politica provocata dal regime di Alexander Lukashenko per destabilizzare e creare il caos nell'Unione Europea. È una vendetta per le sanzioni contro Minsk e il sostegno dato all'opposizione bielorussa», afferma la sede diplomatica polacca in Italia.
«La situazione sul confine polacco è attualmente molto tesa e cambia continuamente. Si verificano dei tentativi di violare l'integrità della frontiera e di creare provocazioni nelle quali sono coinvolti rappresentanti della Bielorussia. Martedì 16 novembre le forze dell’ordine polacche sono state attaccate al valico di frontiera di Kuźnica-Bruzgi. Questo attacco è stato guidato dai funzionari del regime bielorusso. I migranti sono stati equipaggiati dalle forze bielorusse con granate stordenti e hanno lanciato delle pietre contro i funzionari polacchi (uno di loro è stato portato in ospedale con una grave ferita alla testa). Fin adesso 12 funzionari polacchi sono stati feriti. Le forze dell’ordine polacche difendono non solo il confine nazionale, ma anche la frontiera esterna della NATO e dell'Unione Europea. I polacchi si confrontano sempre più spesso con numerose provocazioni guidate dai bielorussi. I funzionari bielorussi sparano in aria quando incontrano le pattuglie polacche, fingono di lanciare delle granate nella loro direzione, li insultano e puntano loro dei laser abbaglianti. Spesso i funzionari bielorussi distruggono la recinzione di confine. La parte bielorussa agisce in modo provocatorio, sperando di generare una reazione violenta da parte dei polacchi»,prosegue l'ambasciata polacca.
«Il regime di Lukashenko è responsabile della situazione dei migranti al confine. I funzionari bielorussi utilizzano in modo strumentale i migranti. Nell'attacco ibrido del regime di A. Lukashenko i migranti sono trattati come arma. Vengono deliberatamente portati dal Medio Oriente con aerei e ingannati dai servizi bielorussi, che li convincono che potranno attraversare la frontiera polacca per arrivare tra l’altro in Germania. Nonostante i Paesi europei abbiano già avuto dei problemi con l’immigrazione clandestina, l’attuale situazione al confine polacco-bielorusso è senza precedenti perché è guidata sin dall’inizio da uno Stato esterno, aggressivo ed autoritario, che traccia la rotta migratoria. Agenzie di viaggio (come per esempio Centrkurort) che sono supervisionate dall'amministrazione pubblica, rilasciano gli inviti ai migranti. Poi, i migranti ricevono dei visti "turistici" dal Ministero degli Affari Esteri bielorusso, il che rende il loro soggiorno in Bielorussia completamente legale. I migranti dal Medio Oriente arrivano in Bielorussia, tra l’altro, con gli aerei della compagnia aerea bielorussa Belavia. Da Minsk i migranti vengono trasportati al confine polacco. Le guardie di frontiera bielorusse fungono da guide e mostrano ai migranti come attraversare il confine in modo clandestino», scrive ancora la sede diplomatica in Italia.
«I migranti sfruttati dal regime di Lukashenko per destabilizzare il confine polacco, pagano tra i 2.000 e i 12.000 dollari per attraversare la rotta migratoria. Gran parte di questi profitti vanno alle istituzioni controllate dalle autorità bielorusse, compreso il KGB bielorusso. Diverse migliaia di persone si trovano attualmente nelle immediate vicinanze del confine polacco. In tutta la Bielorussia, oltre diecimila persone sono pronte ad attraversare la frontiera polacca. Dall'inizio dell'anno fino al 15 novembre scorsi, la Guardia di Frontiera polacca ha registrato quasi 33,2 mila tentativi di attraversamento clandestino del confine polacco-bielorusso. Per fare un paragone, ci sono stati 88 tentativi di questo tipo in tutto il 2020. Contrariamente alla disinformazione diffusa dalla propaganda bielorussa, nessun migrante è morto in seguito alla violenza delle forze dell’ordine polacche. I migranti non si trovano nella "terra di nessuno". La linea del confine tra i Paesi è chiaramente demarcata - dove finisce il territorio di Polonia, inizia il territorio di Bielorussia. I migranti accampati al confine si trovano dalla parte bielorussa. La Polonia era pronta a fornire ai migranti che soggiornano alla frontiera ogni aiuto materiale e inviare immediatamente un convoglio con aiuti umanitari. Purtroppo, la parte bielorussa ha respinto l’offerta, non permettendo il convoglio di passare il varco di frontiera. Nei centri di raccolta polacchi si trovano più di 1.000 migranti, per i quali le istituzioni polacche stanno fornendo l'assistenza necessaria. Le azioni del regime bielorusso sono sostenute da un'intensa campagna di disinformazione e propaganda. Le guardie di frontiera bielorusse spesso dirigono deliberatamente famiglie con bambini e anche donne con gravidanze avanzate verso il confine polacco, per effettuare registrazioni video con la loro partecipazione. Istruiscono i migranti su cosa dire ai media».
«Nel processo di disinformazione sono coinvolti i rappresentanti delle autorità bielorusse e i media di regime. Inoltre, le forze dell’ordine bielorusse ingannano deliberatamente i migranti diffondendo voci tra di loro, ad esempio, negli ultimi giorni, false informazioni su presunti autobus che trasportano migranti in Germania hanno causato un massiccio afflusso di persone al valico di frontiera polacco. Le autorità polacche rimangono in costante contatto con la Commissione Europea, la NATO e Frontex, che supporta le nostre operazioni con analisi, immagini satellitari e monitoraggio dei confini. Inoltre, la Polonia si consulta regolarmente con la Lituania e la Lettonia – i Paesi che anche sono vittime dell'attacco ibrido di A. Lukashenko. Il Governo polacco ha lanciato un sito web in inglese nel quale vengono pubblicate informazioni aggiornate sulla situazione al confine polacco-bielorusso, così come materiale fotografico e video con la possibilità di scaricarli».
L'ambasciata di Polonia in Italia invita a visitarlo: https://www.gov.pl/web/border. E invita anche a seguire gli account ufficiali su Twitter dove vengono pubblicate regolarmente informazioni aggiornate sulla crisi: https://twitter.com/PremierRP_en - l‘account della Cancelleria del Primo Ministro della Repubblica di Polonia (in inglese)
https://twitter.com/Poland_MOD - l‘account del Ministero della Difesa della Repubblica di Polonia (in inglese)
https://twitter.com/PolandMFA - l’account del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia (in inglese)
https://twitter.com/PLinItalia - l’account dell'Ambasciata della Repubblica di Polonia (in italiano).


Fonte: Redazione
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