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Polonia: al Teatro Niccolini di Firenze Concerto dell’Indipendenza

13-11-2023 11:26 - Ambasciate
GD - Firenze, 13 nov. 23 - Un concerto straordinario in un luogo straordinario, quello organizzato in occasione della Festa dell’Indipendenza Polacca nel prestigioso Teatro Niccolini di Firenze. Per celebrare i 105 anni della riconquista dell’indipendenza della Polonia nel 1918 sul palco del teatro più antico di Firenze si sono esibiti due straordinari artisti: il basso-baritono polacco Daniel Kotliński, che quest’anno celebra i 40 anni della sua attività professionale, e il pianista e direttore d’orchestra italiano Marco Balderi, che hanno eseguito brani tra i più significativi della cultura musicale dei due paesi, tra cui quelli di Chopin, Tosti, Verdi, Puccini, De Curtis, Bixio.
L’evento, che si svolto in presenza dell’ambasciatore di Polonia in Italia, Anna Maria Anders, e del console onorario a Firenze, Stefano Barlacchi, è stato organizzato dall’Ambasciata di Polonia a Roma in collaborazione con il Consolato onorario della Repubblica di Polonia per la Toscana.
All’eccezionale serata ha partecipato anche Wojciech Bakun, sindaco della città polacca di Przemyśl, a durante una cerimonia a Palazzo Vecchio, era stato appena consegnato lo Scudo d’Argento conferito dall’Istituto Scudi di San Martino di Firenze alla cittadinanza di Przemyśl per l’aiuto e la straordinaria solidarietà verso i profughi ucraini.
Tra le numerose autorità civili, militari e religiose presenti anche Luca Milani, presidente del Consiglio comunale di Firenze, e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, oltre a consoli onorari di diversi Paesi e una nutrita rappresentanza della comunità ucraina di Firenze.
La ricorrenza è una data molto importante per tutti i polacchi: è il giorno in cui si celebra l’anniversario dell’Indipendenza della Polonia, riconquistata nel 1918 dopo che per 123 anni il paese era scomparso dalla carta dell’Europa a causa delle spartizioni compiute dall’Austria, dalla Prussia e dalla Russia (1795). Nonostante la lunga perdita della sovranità e della libertà il popolo polacco non ha mai perso il proprio carattere nazionale e le proprie tradizioni. Nel corso degli anni di oppressione i polacchi hanno sempre coltivato la propria identità e non hanno abbandonato il sogno di risurrezione, volendo fortemente la rinascita della loro Patria e lottando contro gli oppressori. Questa Festa nazionale è il simbolo della lotta che i polacchi hanno combattuto per molte generazioni.
L’11 novembre 1918 venne firmato l’armistizio che metteva fine alla Grande Guerra anche sul fronte tedesco e quel giorno il Maresciallo Józef Piłsudski, comandante delle Legioni Polacche, prese il controllo della Polonia diventando il primo Capo del rinato Stato polacco. La data è perciò rimasta simbolica anche se ancora un anno di rivolte doveva passare, perché fosse consolidata quella conquista, e un ulteriore anno doveva trascorrere perché il Trattato di Versailles ratificasse i nuovi confini polacchi.


Fonte: Redazione
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