05 Maggio 2024
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Perù: team italiano per scoperta fossile di Perucetus Colossus

05-08-2023 10:58 - Ambasciate
L’ambasciata d’Italia in Perù reso noto che una equipe italiana ha contribuito alla sensazionale scoperta del Perucetus Colossus.
I ricercatori italiani affiliati alle università di Pisa, Milano-Bicocca e Camerino sono congratulati con i ricercatori peruviani del Museo de Historia Natural dell’Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima per l’eccezionale scoperta del fossile di Perucetus colossus, pietra angolare per la comprensione dei processi evolutivi che hanno plasmato il nostro mondo e l’ecosistema che ci circonda. Questa rara e affascinante scoperta ha suscitato grande ammirazione ed interesse nelle comunità scientifiche ed accademiche di tutto il mondo e rappresenta un importante testimonianza del ricco patrimonio paleontologico del Perù e del Sud America nel suo complesso.
Da oltre quindicina d’anni, grazie a una serie di progetti, molti dei quali finanziati dal Governo Italiano e da varie Università italiane, questo eccezionale patrimonio paleontologico viene progressivamente e adeguatamente valorizzato attraverso la ricerca scientifica portata avanti da un gruppo internazionale di paleontologi. Questo gruppo di ricerca vede in prima linea i ricercatori peruviani ed italiani che collaborano in maniera sinergica allo studio dei fossili e delle rocce che li contengono, sia nel deserto che nel Museo de Historia Natural dell’Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima.
I ricercatori italiani guardano con ottimismo al futuro della collaborazione scientifica tra Italia e Perù ed auspicano che questo risultato di grande rilievo possa contribuire al suo rafforzamento, fungendo da catalizzatore nella ricerca congiunta in campo paleontologico e geologico.
“Il ritrovamento delle prime ossa di Perucetus risale a tredici anni fa ed è merito di Mario Urbina,
ricercatore di campo e vera e propria leggenda vivente della paleontologia peruviana”, ha spiegato il prof. Giovanni Bianucci, dell’Università di Pisa, ed è solo grazie alla perseveranza di Mario che lo scavo pluriennale di questo straordinario e pesantissimo fossile è stato possibile.
È stato proprio Mario a
realizzare che il deserto di Ica, una delle aree più aride del pianeta, è sede di uno dei più grandi giacimenti di vertebrati fossili del mondo”.
“Desideriamo esprimere la nostra profonda soddisfazione per la fruttuosa collaborazione scientifica che, a fronte delle enormi difficoltà incontrate nel reperimento dei fondi necessari a garantire un sostegno costante alla ricerca, da oltre un decennio ci vede protagonisti nel campo della ricerca paleontologica e geologica del Perù”, ha aggiunto il prof. Claudio Di Celma, dell’Università di Camerino.
Lo studio dei cetacei del deserto di Ica e delle condizioni eccezionali che hanno portato alla formazione di questo straordinario giacimento fossilifero proseguirà negli anni a venire, anche grazie ad un nuovo finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca italiano, coordinato dal dott. Alberto Collareta dall’Università di Pisa.


Fonte: Redazione
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