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Parla amb. Vattani: quando Berlusconi al G7 conobbe Bush jr e Putin

13-06-2023 16:28 - Persone
Putin, Berlusconi e Bush Jr Putin, Berlusconi e Bush Jr
Amb Umberto Vattani Amb Umberto Vattani
GD - Roma, 13 giu 23 - Silvio Berlusconi ha incontrato per la prima volta i leader di quelle che erano allora più grande potenze mondiali, George Bush junior e Vladimir Putin, nella medesima occasione: il vertice G7 dei Paesi più industrializzati del mondo, svoltosi a Genova nel 2001.
A ricordare quell'evento è l'amb. Umberto Vattani, all'epoca direttore generale della Farnesina, conversando con il quotidiano GIORNALE DIPLOMATICO.
“Berlusconi non aveva mai visto Bush Jr e non conosceva Putin. Con questi due interlocutori furono pertanto organizzati incontri particolarmente lunghi, affinché potessero conoscersi meglio prima dell'inizio dei lavori del vertice”, ricorda oggi l'amb. Vattani, diplomatico di lungo corso che è stato anche segretario generale della Farnesina.
Il colloquio con Bush jr si concluse con l'invito a Berlusconi, che aveva detto di voler sviluppare ancor più il “rapporto speciale” dell'Italia con gli Stati Uniti, a recarsi “al più presto” a Washington DC.
Per quanto riguarda l'incontro con il leader del Cremlino, l'amb. Vattani ricorda che Berlusconi disse a Putin che “c'erano molti motivi per lavorare di più insieme, perché 'voi avete materie prime vitali per lo sviluppo dei nostri Paesi, e noi abbiamo la tecnologia'”.
Parole che colsero di sorpresa l'ambasciatore russo Nikolai Spasskij, anche lui presente al colloquio, che chiese addirittura a Vattani se aveva capito bene, ed ebbe una reazione analoga anche quando, mentre il tema era diventato quello della lotta al terrorismo - quello ceceno per la Federazione Russa, quello fondamentalista islamico per l'Occidente -, il presidente del Consiglio italiano chiese a Putin perché “non dovremmo unire le nostre forze per far fronte al problema”.
Il clima di grande collaborazione sfociò un anno dopo a Pratica di Mare nella nascita del Consiglio NATO-Russia: “un successo clamoroso", ha sottolineato Vattani, "per quello che rappresentava e per quello che avrebbe potuto essere il futuro dei rapporti con la Russia”.
Un elemento del modo di fare politica estera di Berlusconi traspare con forza dai ricordi dell'amb. Vattani: la spettacolarità. La prima uscita all'estero di Berlusconi premier, una visita in Germania per un incontro con il cancelliere Helmut Kohl, si trasformò in un trionfo personale: il numero dei giornalisti italiani che si accreditarono superò ampiamente il centinaio, quelli tedeschi furono più di 60, gli anglosassoni una settantina. I più grandi commentatori chiesero interviste e la "Bild Zeitung", quotidiano con più di sei milioni di lettori, gli dedicò l'intera prima pagina.
Ma Berlusconi non ha stupito soltanto la gente comune: anche molti suoi colleghi sono rimasti senza parole. Nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio 2003, vigilia del Semestre di Presidenza italiana dell'Unione Europea, tre tir arrivati da Napoli e Roma trasformarono i saloni e le sale dell'edificio di Bruxelles, in cui si sarebbe qualche ora dopo aperto il Consiglio Europeo, in un vero e proprio Palazzo italiano, arredato con mobili, tappezzerie, vasi, quadri, statue, culture e una fontana provenienti dai musei archeologici di Napoli e Roma. Questo per sottolineare il ruolo dell'architettura italiana in quella europea.

Carlo Rebecchi


Fonte: Carlo Rebecchi
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