ONU: Italia riafferma sostegno, CPI va protetta da minacce, attacchi
08-12-2023 20:46 - Ambasciate
GD - New York, 8 dic. 23 - L’Italia all’ONU difende e sostiene fermamente la CPI, la Corte Penale Internazionale. Alla XXII Assemblea degli Stati Parte dello Statuto di Roma, l’Italia ha infatti confermato oggi il suo incrollabile sostegno alla Corte Penale Internazionale, ai suoi principi e al lavoro cruciale della Corte per rafforzare e far rispettare lo stato di diritto. Nella sua veste di membro di recente nomina del Bureau, l’Italia ha ribadito la sua condanna degli attacchi e delle minacce rivolte alla Corte e ai suoi funzionari.
Fonte: Redazione
Gli Stati Parte devono proteggere la Corte da tentativi inaccettabili di mettere in dubbio la sua integrità e minare la sua indipendenza. A tal proposito, condanniamo qualsiasi minaccia o atto di intimidazione contro la Corte e i suoi funzionari. Allo stesso modo, siamo preoccupati per il recente attacco informatico, volto a compromettere la funzionalità e la sicurezza della Corte”, ha dichiarato l’ambasciatore, Maurizio Massari.
Il Rappresentante Permanente italiano ha sottolineato anche la preoccupazione dell’Italia riguardo alle sfide che la Corte continua ad affrontare in relazione alle sue richieste di cooperazione e ha ricordato gli obblighi che incombono agli Stati Parti di cooperare pienamente con la Corte nell’indagine e nel perseguimento dei crimini di competenza della stessa. Gli Stati non Parte sono tenuti a cooperare pienamente con la Corte nelle situazioni deferite alla Corte dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Guardando al futuro, l’universalizzazione dello Statuto di Roma rimane un fattore critico nella lotta contro l’impunità per i responsabili dei crimini più gravi, ha sostenuto Massari. Chiudere il “vuoto di universalità”, compreso il crimine di aggressione attraverso la ratifica degli emendamenti di Kampala, è fondamentale.
Il Rappresentante Permanente italiano ha sottolineato anche la preoccupazione dell’Italia riguardo alle sfide che la Corte continua ad affrontare in relazione alle sue richieste di cooperazione e ha ricordato gli obblighi che incombono agli Stati Parti di cooperare pienamente con la Corte nell’indagine e nel perseguimento dei crimini di competenza della stessa. Gli Stati non Parte sono tenuti a cooperare pienamente con la Corte nelle situazioni deferite alla Corte dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Guardando al futuro, l’universalizzazione dello Statuto di Roma rimane un fattore critico nella lotta contro l’impunità per i responsabili dei crimini più gravi, ha sostenuto Massari. Chiudere il “vuoto di universalità”, compreso il crimine di aggressione attraverso la ratifica degli emendamenti di Kampala, è fondamentale.
Fonte: Redazione
[
]
[
]
]
[] 
