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ONU: intervento amb. Massari su veto posto a Corea del Nord

08-06-2022 23:38 - Ambasciate
Amb. Maurizio Massari - foto Enzo Barracco, Fotografo e Climate Artist Amb. Maurizio Massari - foto Enzo Barracco, Fotografo e Climate Artist
GD - New York, 8 giu. 22 - L'Italia è intervenuta oggi alla riunione in Assemblea Generale dell'ONU - la prima dalla nascita delle Nazioni Unite nel 1945 - in cui due membri del Consiglio di Sicurezza con diritto di veto (Russia e Cina-ndr) hanno dovuto rendere conto alla più ampia membership dell'ONU delle ragioni per cui hanno fatto uso di tale potere.
La riunione senza precedenti è stata convocata sulla base della nuova Risoluzione 262 del 26 aprile scorso, che istituisce un meccanismo automatico e permanente di discussione da parte dell'Assemblea Generale in caso di esercizio del potere di veto in Consiglio (un'iniziativa, si ricorda, nata dopo l'aggressione russa in Ucraina, che ha messo in luce come l'uso del veto da parte di un membro - in questo caso la Russia - impedisce al Consiglio di adempiere al suo ruolo di mantenimento della pace).
Cina e Russia hanno oggi dovuto spiegare ai restanti 191 Stati membri ONU, i motivi per cui il 26 maggio scorso hanno posto il veto alla risoluzione, impedendone l'adozione, che mirava a rafforzare le sanzioni al regime nordcoreano. Ciò a fronte degli oltre 20 lanci missilistici effettuati da Pyongyang da inizio anno - più che negli ultimi dieci anni insieme - in violazione di tutte le risoluzioni adottate dal Consiglio.
Nell'intervento a nome dell'Italia, il Rappresentante Permanente d'Italia all'ONU amb. Maurizio Massari si è appellato “a tutti gli Stati Membri dell'ONU affinché si uniscano all'Italia in una condanna inequivocabile del comportamento della Corea del Nord, riaffermando i suoi obblighi di abbandono dei programmi per lo sviluppo di armi di distruzioni di massa e sollecitando Pyongyang a rispettare le salvaguardie del Trattato di Non proliferazione Nucleare (TNP) e dell'AIEA”.
“Siamo molto delusi”, ha continuato l'ambasciatore italiano, “che il Consiglio di Sicurezza non abbia saputo, a causa dell'opposizione di due dei suoi membri permanenti, reagire prontamente alle minacce poste dalla DPRK”.

Fonte: Redazione
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