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ONU: iniziativa Italia contro traffico beni culturali per fini terroristici

09-09-2022 06:34 - Ambasciate
GD - New York, 9 set. 22 - Evento targato Italia alle Nazioni Unite sul contrasto al traffico di beni culturali per fini terroristici. Il Nucleo specializzato Carabinieri fiore all’occhiello dell’azione internazionale nel contro terrorismo.
La Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU ha organizzato una tavola rotonda di esperti in collaborazione con la Direzione Esecutiva del Comitato contro il Terrorismo dell’ONU (UN CTED) e l’UNESCO.
L’evento, incentrato sul tema del traffico e commercio illecito di beni culturali per fini terroristici, rientra nel più ampio impegno dell’Italia all’ONU per aumentare la consapevolezza sul ruolo dei traffici illeciti di beni culturali come una delle fonti di finanziamento delle organizzazioni terroristiche. Il ruolo di primo piano giocato dall’Italia alle Nazioni Unite in questo settore e’ legato all’esperienza del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), impegnati nella prevenzione e contrasto del traffico illecito di beni culturali anche oltre i confini nazionali.
"L’Italia è stato il primo Paese al mondo", ha sottolineato il gen. Fabrizio Parrulli, consigliere militare e addetto alla difesa della Rappresentanza Italiana all’ONU, "a istituire nel 1969 un’unità speciale del corpo dei Carabinieri addetta alla protezione del patrimonio culturale e alla lotta contro il traffico illecito di beni culturali. Da allora l’Italia si è profusa su più fronti per contrastare il commercio illegale di opere d’arte e proteggere il patrimonio culturale sia a livello nazionale che internazionale, in stretta sinergia con UNESCO, INTERPOL e altre agenzie ONU come l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI)".
Gli sforzi dell’Italia sono testimoniati da più iniziative, tra cui il lancio al fianco dell’UNESCO dei “Caschi Blu della Cultura” nel 2016, Task Force di punta della Campagna UNESCO “Unite4Heritage”; la presidenza condivisa con Stati Uniti e Arabia Saudita del Counter-ISIS Finance Group (CIFG), Gruppo multilaterale sul contrasto al finanziamento di Daesh, il cui fine è quello di individuare e interrompere le fonti di reddito e le reti finanziarie di Daesh; la fondazione insieme a Cipro del “Group of Friends for the Protection of Cultural Heritage” all’ONU, che dal 2018 promuove la ratifica e implementazione degli strumenti giuridici internazionali a supporto della lotta contro la distruzione e il traffico illecito di beni culturali, incoraggiando la cooperazione tra i paesi impegnati nella prevenzione e contrasto di tali reati per fini terroristici.
Nel corso dell’evento, è stata richiamata la Risoluzione 2347 (2017), promossa da Italia e Francia, con cui il Consiglio di Sicurezza ONU ha condannato la distruzione illegale del patrimonio culturale, nonché il depredamento e contrabbando di beni culturali nel contesto di conflitti armati, specificamente ad opera di gruppi terroristici. L’Italia è in prima linea nell’ottemperare all’appello del Consiglio di Sicurezza agli Stati Membri delle Nazioni Unite affinché si adoperino a proteggere il proprio patrimonio culturale e, in ossequio agli obblighi e impegni previsti dalle norme internazionali, prevengano e contrastino il traffico di beni culturali e altri crimini connessi. Più di recente, nel dicembre 2021, il Consiglio di Sicurezza ha voluto dare rilievo all’argomento nel testo della Risoluzione per il rinnovo del mandato della CTED, in cui incoraggia la stessa a svolgere campagne di sensibilizzazione sull’importanza della cooperazione tra gli Stati Membri in merito ai diversi aspetti del commercio illegale di beni culturali e in ottemperanza ai quadri giuridici pertinenti.
“È stato un onore per CTED organizzare la tavola rotonda in stretta collaborazione con l’UNESCO e con la Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU, che sono alla guida degli sforzi profusi a livello internazionale per prevenire e contrastare il traffico illecito di beni culturali. La CTED continuerà a mettere in rilievo il nesso con il terrorismo che, come spiegato oggi dagli esperti, è una dimensione spesso trascurata quando si conducono indagini o processi di soggetti coinvolti in traffico illecito. Speriamo di poter continuare a contare sul bagaglio di conoscenze ed esperienze offerto dall’Italia nel proseguire il nostro impegno in questo ambito insieme agli Stati Membri”, ha dichiarato David Scharia, direttore capo di Divisione CTED.

Fonte: Redazione
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