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ONU: audizione dell’amb. Massari al Senato italiano

17-02-2022 16:15 - Parlamento
Amb. Maurizio Massari Amb. Maurizio Massari
GD - New York, 17 feb. 22 - L’impegno italiano all’ONU per il contrasto ai fenomeni di “hate speech” e la promozione dell'inclusione e della non discriminazione è stato oggetto di un’audizione del Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, amb. Maurizio Massari, dinnanzi alla competente Commissione straordinaria del Senato della Repubblica per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
Fra gli sviluppi più recenti, l’ambasciatore ha ricordato come l’Italia sia stata fra i primissimi co-sponsor della risoluzione sulla negazione dell’Olocausto adottata il 20 gennaio scorso dall’Assemblea Generale ONU, il primo testo ad aver introdotto una definizione di negazione e distorsione dell’Olocausto alle Nazioni Unite.
Si tratta, secondo l’amb. Massari, di “fenomeni tanto più insidiosi e pervasivi, quanto più amplificati dalla diffusione capillare assicurata da social media e altre forme di comunicazione digitale, divenuti ormai cassa di risonanza di una certa tendenza a stigmatizzare e de-umanizzare la diversità”.
A ciò si aggiunga, come rilevato dalla Commissione, che la pandemia ha esacerbato disuguaglianze e discriminazione, alimentando ulteriormente il discorso d’odio.
I diritti umani nel mondo digitale occupano un posto importante nel recente rapporto di Guterres “Our Common Agenda”, che propone un “Global Digital Compact” concepito come visione condivisa tra Stati membri, settore privato e società civile in funzione della cooperazione digitale. Esso sarà un tema chiave anche in vista del “Summit of the Future” che Guterres vorrebbe organizzare nel settembre 2023, e rappresenterà un terreno importante anche per l’azione dell’Unione Europea all’ONU, considerato che a Bruxelles è già avanzato lo stadio di discussione su questi temi.
In tale quadro, ha rimarcato l’amb. Massari, “l’Italia è in prima linea a New York nella lotta contro il discorso d’odio, il razzismo e la discriminazione razziale, la xenofobia, l’intolleranza e ogni altra forma di discriminazione, inclusa quella basata sull’orientamento sessuale e di genere”. Oltre a tenere un alto profilo nei dibattiti sui temi dei diritti umani, e a partecipare attivamente ai negoziati delle risoluzioni, siamo un punto di riferimento per le Nazioni Unite nell’elaborazione dei Piani d’Azione e sosteniamo, anche tramite un contributo finanziario annuale, le attività dell’Ufficio ONU per la Prevenzione del Genocidio. A partire dal mese di gennaio e per il prossimo triennio, inoltre, l’Italia è rientrata tra i 54 membri del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC), organo che svolge un ruolo centrale di coordinamento nel settore dello sviluppo sostenibile e per la discussione di temi sociali, economici e sul piano dei diritti umani (soprattutto in relazione ai diritti delle donne, trattati nella sua Commissione sulla condizione delle donne - CSW).
Tale impegno si intensificherà in occasione del prossimo Foro Politico di Alto Livello per lo Sviluppo Sostenibile (HLPF 2022 previsto in luglio), che avrà un focus particolare sull’attuazione dell’SDG 4 (istruzione) e 5 (diritti delle donne). Nel suo ambito, l’Italia con l’amb. Massari sarà il co-facilitatore del negoziato per la relativa Dichiarazione Ministeriale, che costituisce uno dei più articolati documenti negoziali del calendario onusiano riguardante lo stato di attuazione dell'Agenda 2030. L’Italia promuoverà un linguaggio ambizioso sui temi dell’eliminazione di ogni forma di discriminazione, razzismo, intolleranza e discorso d’odio, e sulla promozione dell’inclusione e del rispetto della diversità.


Fonte: Redazione
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