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Nuova edizione libro "Le delusioni della libertà" dell'amb. Paolo Vita-Finzi

23-04-2023 11:27 - Ambasciate
GD - Roma, 23 apr. 23 - La IBL Libri ha da poco ripubblicato, nella sua nuova collana dedicata ai “Liberalismi eccentrici”, il libro "Le delusioni della libertà" dell'amb. Paolo Vita-Finzi, originariamente uscito nel 1961. La nuova edizione, curata da Claudio Giunta, professore di letteratura italiana all'Università di Trento, è arricchita da una sua introduzione e da un saggio dello storico Francesco Perfetti.
La ripubblicazione di questo significativo volume è un'ottima occasione per riscoprire (o scoprire) uno dei più dotati e originali diplomatici-scrittori italiani. Molto calzante è la descrizione che il prof. Giunta fornisce di Paolo Vita-Finzi nella sua introduzione: "Negli anni vissuti all'estero come console e ambasciatore, Vita-Finzi annota, raccoglie, studia, scrive. È come se il tempo libero lasciatogli dalla professione dovesse essere riempito dalla scrittura e dalla lettura, cioè come se questa, non l'altra, fosse la sua autentica vocazione: come se il diplomatico avesse imposto le sue leggi al letterato e questo approfittasse di ogni occasione, di ogni vacanza dall'ufficio per riprendersi i suoi diritti".
Questa è la scheda dell'editore: "Gabriele D'Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Prezzolini, poi Benedetto Croce, Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto: che cosa accomuna questi intellettuali vissuti tra Otto e Novecento? Per Paolo Vita-Finzi furono tutti, ciascuno a proprio modo, dei precursori inconsapevoli del fascismo. Critici dei meccanismi di quella democrazia liberale che ai loro tempi andava lentamente affermandosi, si lasciarono sedurre, in vario grado, da teorie e ideologie che da una parte (a sinistra) mitizzavano il popolo e dall'altra (a destra) l'uomo forte: dottrine intrise di motivi antiparlamentari e rivoluzionari, non aliene dal culto della violenza. Pubblicato per la prima volta nel 1961 per l'editore Vallecchi (alcune pagine erano uscite tra il 1954 e il 1958 sul settimanale «Il Mondo»), 'Le delusioni della libertà' si compone di diciotto brevi capitoli nei quali si delineano i profili di alcuni tra i principali intellettuali italiani e francesi che hanno tradito gli ideali democratici. Segnalatosi immediatamente come un'importante riflessione per comprendere la genesi e il significato del fascismo, il valore storiografico del libro rimane inalterato nonostante i numerosi studi sul tema pubblicati nel corso degli anni. Con il suo stile chiaro e brillante, Vita-Finzi conduce il lettore nel cuore delle questioni e delle idee di questi pensatori, disegnando, insieme, il ritratto di un'epoca".
Paolo Vita-Finzi nacque a Torino il 31 marzo 1899 e vinse il concorso diplomatico del 1924. È stato viceconsole in Germania e in Tunisia, console nel Caucaso sovietico, console generale in Rosario e Sydney. Nel 1938, Vita-Finzi deve lasciare l'Italia a causa delle leggi razziali e si trasferisce in Argentina. Dopo la fine della guerra rientra in carriera ed è console generale a Londra (1947-50), ministro in Finlandia (1951-53), ambasciatore in Norvegia (1955-58), delegato all'Assemblea Generale e al Consiglio Economico delle Nazioni Unite (1959-61). È stato infine ambasciatore d'Italia a Budapest. Rappresenta un esempio dei più singolari di diplomatico-scrittore, autore di numerosi saggi ed articoli.
"Le delusioni della libertà", di Paolo Vita Finzi, IBL Libri, Milano, 2023, pp. 288, 18,00 €
Il volume può essere acquistato nelle librerie o attraverso le principali librerie online (es. www.ibs.it www.amazon.it)
Una lista libri pubblicati da Paolo Vita-Finzi è disponibile sul sito della "Penna del diplomatico": http://baldi.diplomacy.edu/diplo/listbooks.htm#vitafinzi


Fonte: Stefano Baldi
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