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NATO Defense College Foundation “Balkan And Black Sea Perspectives"

15-12-2023 16:42 - Opinioni
GD – Roma, 15 dic. 23 - Con la partecipazione di 17 specialisti internazionali e un pubblico di più di 200 persone in presenza e online, la conferenza “Balkan and Black Sea Perspectives 2023. Structuring strategic resilience” - organizzata a Roma dalla NATO Defense College Foundation, in collaborazione con la NATO Public Diplomacy Division, il NATO Defense College, Philip Morris Italia, la Fondazione Compagnia di San Paolo e MBDA Italia - ha rappresentato il nono appuntamento della serie di eventi annuali che dal 2014 la Fondazione dedica all'area dei Balcani e del Mar Nero (nell'ambito del progetto Strategic Balkans). Un'occasione importante per discutere a fondo le sfide e le opportunità di una regione di grande rilevanza strategica: prevenzione e gestione delle crisi, e consolidamento della pace; lotta alla disinformazione e alla criminalità organizzata; resilienza democratica e integrazione euro-atlantica.
Questa una selezione di citazioni dei relatori.
* Amb. Alessandro Minuto-Rizzo, presidente del NATO Defense College Foundation di Roma - «Siamo convinti che la regione dei Balcani e del Mar Nero debba entrare a far parte della comunità euro-atlantica, e che l'invasione dell'Ucraina abbia reso ciò ancora più urgente. La NATO continua a essere fedele alla sua politica della “porta aperta” e l'Unione Europea lavora attivamente su come realizzare la politica di inclusione […]. Oggi soprattutto, assistiamo ad un rinnovato impegno nei confronti di una piena integrazione».
* Tacan Ildem, presidente del Centre for Economics and Foreign Policy Studies (EDAM) di Istanbul - «L'Alleanza Atlantica dovrebbe focalizzarsi su un approccio più olistico nei confronti della regione balcanica. Ciò significa guardare al Mar Nero nella prospettiva dei suoi collegamenti con l'Asia Centrale, i Balcani, il Mediterraneo […]. C'è bisogno di concentrarsi maggiormente su ciò che possiamo fare in termini di Alleanza, creando una solida strategia per la sicurezza della regione».
* Amb. Olav Reinertsen, Ambasciatore di Norvegia in Bosnia Erzegovina; Ambasciata Punto di Contatto NATO in BiH, Sarajevo - «La crisi politica in Bosnia Erzegovina non è mai stata così seria come oggi. C'è bisogno di un approccio congiunto e coordinato tra l'UE e la NATO […] per contribuire a rafforzare le capacità difensive del Paese attraverso iniziative comuni, come la European Union Force (EUFOR) Althea».
* Galina Yanchenko, membro della Commissione per lo Sviluppo Economico, Parlamento di Kyïv - «Per contrastare la corruzione e consolidare la cooperazione e la comunicazione tra lo Stato e i cittadini, l'Ucraina ha rafforzato i suoi strumenti di prevenzione, inclusa la digitalizzazione dei servizi statali. Ma lo sviluppo economico può essere raggiunto solo attraverso la stretta collaborazione con il settore privato, con gli attori della società civile e con altri gruppi attivi della società».
* Oksana Shvets, responsabile per le questioni politiche della Camera di Commercio Americana in Ucraina di Kyïv - «Nel 2019 l'Ucraina ha stabilito una solida task force sui beni soggetti ad accisa, ponendo come obiettivo prioritario la lotta contro il commercio illegale. Attualmente il traffico illecito causa ancora perdite di bilancio statale. Per il nostro governo è fondamentale unire gli sforzi all'interno e con l'estero ed intensificare la lotta contro il commercio illecito».
* Zoran Jolevski, vicerettore per la Cooperazione Internazionale, European University; e già Ministro della Difesa, Repubblica della Macedonia del Nord, Skopje - «La regione dei Balcani dovrebbe implementare una strategia triplice: l'allineamento con le politiche dell'Unione Europea; il rafforzamento di un sistema legale affidabile per attrarre gli investimenti europei; e l'accesso al mercato unico dell'UE. Solo in questo modo potremo raggiungere l'obiettivo condiviso di diventare membri dell'UE il prima possibile».
* Alba Çela, direttrice dell'Albanian Institute for International Studies di Tirana - «L'integrazione dell'Unione Europea è l'unico antidoto ai recenti sviluppi negativi nella regione. La credibilità dell'allargamento dipende anche dagli sforzi dell'UE nel provare a risolvere le dispute tra i paesi balcanici. Il mio è un appello all'azione: è fondamentale che l'UE pensi più strategicamente alla regione, e che rafforzi la credibilità di questo processo di allargamento».
* On. prof. Giulio Tremonti, presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati a Roma - «Attualmente la curva demografica dell'Unione Europea rappresenta una realtà drammatica. Una nuova architettura costituzionale europea - una nuova configurazione politica - è assolutamente necessaria oggi, in questa stagione di nuovi allargamenti, dall'Ucraina ai Balcani fino ad altri Paesi».
La registrazione complete dell'evento è disponibile sul canale YouTube NDCF.

Fonte: Redazione
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