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Mondo diplomatico ricorda figura dell’amb. Francesco Paolo Fulci

27-01-2023 11:02 - Ambasciate
Amb. Francesco Paolo Fulci Amb. Francesco Paolo Fulci
Amb. Francesco Paolo Fulci all'ONU Amb. Francesco Paolo Fulci all'ONU
GD - Roma, 27 gen. 23 – Il mondo diplomatico italiano ha ricordato, anzi celebrato, la nobile figura dell’amb. Francesco Paolo Fulci ad un anno dalla morte. Era gremita la sala “Aldo Moro” della Farnesina nella quale si è svolto il convegno in memoria del diplomatico passato alla storia perché la segretario di Stato USA Madeleine Albright lo aveva definito “una leggenda”. Anche se, nel loro primo incontro alle Nazioni Unite, quando la Albright si era messa ad elencare ciò che gli USA si aspettavano dall’Italia, l'amb. Fulci l’aveva interrotta con un deciso: «Signora, ho ascoltato abbastanza. Lei evidentemente ha dimenticato che io sono l’ambasciatore d’Italia, non un sergente dei Marines».
Presenti in sala pure la moglie Claris e i figli Sebastiano e Marie Sol, entrambi diplomatici. In prima fila c’erano i “Fulci boys”, ossia i diplomatici che più strettamente hanno lavorato con lui alle Nazioni Unite, tra gli altri il segretario generale della Farnesina, amb. Ettore Francesco Sequi; l’ex ministro degli Esteri amb. Giulio Terzi di Sant’Agata, ora presidente della commissione Politiche Unione Europea del Senato; il gen. Rolando Mosca Moschini, già capo di Stato Maggiore della Difesa.
Sequi, Terzi, Mosca Moschini e l’ex direttore dell’ANSA, Giampiero Gramaglia, con l’amb. Daniele Verga, vicepresidente e segretario esecutivo dell’Associazione Diplomatici a Riposo ASSDIPLAR, sono stati i relatori del convegno nel corso del quale è stata illustrata la figura di Fulci. Molto sentito ed affettuoso è stato il ricordo personale della sottosegretario agli Esteri, Rita Tripodi.
Fulci era nato a Messina ed ha servito l’Italia a Tokyo, Parigi, Mosca e Ottawa prima di essere nominato Rappresentante dell’Italia alle Nazioni Unite, dal 1993 al 1999, nel cui ambito è stato per due volte presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il diplomatico, che è stato anche segretario nazionale del Sindacato dei Diplomatici SNDMAE, ha segnato l’azione diplomatica dell’Italia nella seconda metà del XX secolo, portando un approccio innovativo, dando particolare importanza al coinvolgimento stretto e costante di tutti i suoi collaboratori. Il suo lavoro ha portato l’ Italia a vincere 28 elezioni su 29 al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Inoltre ha condotto con successo una battaglia, da molti definita leggendaria, per bloccare una riforma che avrebbe allargato l’organismo solo ad alcuni Paesi escludendo l’Italia.
L’intensa carriera diplomatica non gli ha impedito di avere altri interessi: dopo la pensione come ambasciatore, Fulci è stato per oltre 15 anni vicepresidente della holding Ferrero International. E alla morte di Pietro Ferrero ha assunto, fino al 2019, la carica di presidente della Ferrero SpA, l’azienda italiana del gruppo.
L’ASSDIPLAR raccoglierà in un volume i contenuti del convegno.


Fonte: Carlo Rebecchi
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