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Mediterraneo: riscriverne ruolo creando Aree Marine Sperimentali

09-07-2022 15:55 - Opinioni
GD - Pollica, 9 lug. 22 - L’8 luglio è stata la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, dedicata ad aumentare la consapevolezza sullo stato di salute del mare che ci circonda ed un momento per riflettere ed evidenziare i pericoli che lo mettono a rischio. Il Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità marina per tutto il pianeta. Nonostante la sua superficie ricopra solamente l’1% di tutte le acque salate del pianeta, ospita oltre 12 mila specie marine che rappresentano tra il 4 e il 12% della biodiversità marina mondiale. Il mare non è una risorsa inesauribile e va preservato e conservato. Il Mediterraneo, letteralmente “mare in mezzo alle terre”, non è solo biodiversità, ma è anche cultura e storia. Il Mare Nostrum è stato terreno di incontro di molte civiltà dalla cui interazione è nata una cultura e un modo di vivere riconosciuto a livello mondiale.
La Dieta Mediterranea, patrimonio intangibile dell’UNESCO, è stata forgiata dall’incontro delle culture che si sono affacciate sullo stesso mare comune. Nel Cilento, grazie all’azione del Paideia Campus di Pollica, si sta lavorando alla creazione di sinergie transnazionali per valorizzare il territorio e la storia del Mediterraneo e delle coste del Cilento. Inoltre, grazie al recente Boot Camp di ICCAR International Coalition of Inclusive and Sustainable Cities UNESCO, giovani innovatori e professionisti della tutela del territorio, provenienti da tutto il mondo, stanno lavorando per porre le basi di un Mediterraneo più giusto, inclusivo, libero da ogni forma di discriminazione e minaccia per l’ambiente. Durante i lavori cilentani dedicati al mare, intitolati “Trame Mediterranee – Blue Edition”, la tutela del mare, della sua storia e della biodiversità diventa un modus operandi di cambiamento, educazione e sensibilizzazione.
Con i Comuni della Costa cilentana si sta avviando un percorso verso la creazione della prima Area marina Sperimentale, un buon esempio da poter imitare in ogni contesto costiero del Mediterraneo. L’idea è quella di gettare le reti della rigenerazione ecologica integrale, valorizzando le potenzialità del Mediterraneo, tutelando le sue fragilità e pensando a nuove prospettive occupazionali per i giovani. Un percorso che nasce da una proposta del Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, presentata nel 2019 all’allora Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e recentemente rinnovata in occasione della EU Agrifood Week quando, in collaborazione con Future Food Institute e la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, si è riunita a Castellabate (SA) una delegazione degli stakeholders locali della filiera ittica. Durante l’incontro è emersa l’esigenza di tutelare le imprese pescherecce, mediante anche una diversificazione del reddito e l’attivazione di misure di ricerca e salvaguardia dell’area costiera e della "risorsa mare”. Un modello per riscrivere le logiche di tutto il Mediterraneo.

Domenico Letizia
Consulente export e internazionalizzazione

Fonte: Domenico Letizia
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