05 Maggio 2024
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Marco Polo: per 700° morte inaugurata mostra a Palazzo Mocenigo a Venezia

11-01-2024 16:01 - Arte, cultura, turismo
GD - Venezia, 11 gen. 24 - Con la mostra “L’Asse del tempo. Tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou”, inaugurata oggi al Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia S. Croce, dove resterà aperta sino al 29 febbraio 2024, si sono aperte ufficialmente le celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo.
"Si tratta di una mostra che permette di rinsaldare i legami con Suzhou e con la Cina", ha detto Paola Mar, assessore comunale alla Promozione del Territorio e Università, "grazie alla figura di Marco Polo, quale grande viaggiatore, grande diplomatico e commerciante, ma anche un uomo che ha saputo intercettare e conoscere a fondo una cultura diversa dalla nostra, l’ha saputa amare e diffondere in patria e nel mondo. Una personalità sempre attuale e contemporanea, un esempio per tutti i veneziani e non solo: quello che siamo oggi lo dobbiamo anche a Marco Polo, ai suoi viaggi, alle sue esperienze".
La mostra fa parte di un più ampio progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra le due città d’acqua, Venezia e Suzhou, ufficialmente gemellate dal 1980 e che sorgono alle estremità della Via della Seta. Per entrambe le città è forte il legame con la figura di Marco Polo che, durante il suo lungo viaggio in Oriente come incaricato del Kublai Khan, restò ammaliato da Suzhou e dalle sue sete.
La seta è appunto la protagonista dell’esposizione di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, tutela, conservazione e protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, qui in mostra con preziosi esemplari, ancor oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina.
"Sono creazioni che oggi", ha spiegato Chiara Squarcina, responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, "come al tempo del viaggiatore veneziano, suscitano stupore e meraviglia per la loro raffinatezza e preziosità. Un valore non solo estetico ed esecutivo ma anche una testimonianza dello scambio culturale, in un’ottica di collaborazione che, oggi come ieri, si traduce in inclusione, divulgazione e dialogo tra le istituzioni. Un lavoro congiunto tra tutti i componenti del comitato per le celebrazioni, che sottolinea il pregio inestimabile di questo omaggio alla figura di Marco Polo".
Il dialogo con gli spazi del Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, è l’occasione anche per comparare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese.
La mostra è curata da Qian Zhaoyue, direttore del Museo della Seta di Suzhou; Liu Xu Dong, consulente del Museo della Seta di Suzhou; Chiara Squarcina, responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo; Massimo Andreoli, presidente Wavents srl; l'on. Laura Fincato, cittadina onoraria di Suzhou.
Il progetto è promosso dal Comune di Venezia, dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, dal Museo della Seta di Suzhou, dall'Ufficio Affari Esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, dell'Istituto Confucio dell’Università Ca’ Foscari Venezia, dall'Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, dalla Radio, dalla Televisione e dal Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou.
"Nessuna città nel corso degli anni", ha sottolineato Laura Fincato, "ha saputo mantenere relazioni vere, concrete, improntate sull’amicizia, basate sul rispetto delle diversità con la città di Suzhou. Questo primo appuntamento delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo non a caso riguarda la seta, perché essa rappresenta la grande cultura cinese e la grande maestria del suoi artigiani. E il dono che ci è stato fatto da Suzhou, che ci ha prestato questi abiti per la mostra, è un segno di rispetto e di volontà di continuare i rapporti di amicizia che finora ci hanno legato e onorato".


Fonte: Redazione
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