Made in Italy: Di Maio, "in Legge Bilancio risorse strutturali per export"

GD - Roma, 8 ott. 20 - “La nostra intenzione a breve è quella di riconvocare il tavolo dell’export con le categorie produttive per fare un check e capire cosa sta funzionando del Patto per l’export e cosa vada migliorato. Anche in ottica della nuova legge di bilancio serviranno risorse strutturali per sostenere l’export”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto all’evento online “Made in Italy: The Restart. Il rilancio dell’economia italiana nel mondo post Covid”, promosso da "Il Sole 24 Ore" e "The Financial Times".

“La grande sfida che abbiamo nella legge di bilancio in cui ci saranno anche i fondi del Recovery Fund", ha spiegato il ministro degli Esteri, "è rendere strutturali gli interventi che abbiamo fatto per l’emergenza Covid, perché queste sono risorse che entrano direttamente nell’economia italiana e creano posti di lavoro portando il made in Italy nel mondo”.

“Oggi ci troviamo di fronte ad una sfida senza precedenti ma anche ad una straordinaria opportunità, se lo spirito con cui istituzioni e mondo produttivo decideranno di coglierle sarà improntato a una collaborazione reale e a una condivisione strategica. Il Patto per l’export ha inaugurato una stagione di confronto positivo e costruttivo tra tutte le parti pubbliche e private” ha continua il ministro degli Esteri.

Poi ha aggiunto: “I dati che ci giungono in merito alle richieste formulate negli ultimi due mesi da parte delle imprese nell’ambito delle misure di sostegno all’export mostrano un tessuto imprenditoriale vivace e segnalano la bontà delle modifiche introdotte dal governo a partire dal rafforzamento della percentuale di fondo perduto e dalla diminuzione della richiesta di garanzie. La grande lezione di questi mesi è che si cresce solo se gli sforzi sono orientati tutti dalla stessa parte, aumentare la componente estera della domanda e riconquistare e superare i livelli pre-Covid è una priorità per rafforzare il nostro sistema delle imprese”.

Guardando poi alle direttrici del nostro export, Di Maio ha sottolineato: “Dobbiamo rafforzarci nei mercati maturi, penso a quelli europei, agli USA ma anche all’America Latina, ricordo che come Italia noi esportiamo più in America Latina che in tutti i Paesi asiatici. Questo è molto importante per capire dove dobbiamo puntare per rafforzarci sui mercati maturi. Contestualmente con i Paesi Asean negli ultimi anni abbiamo avuto un trend positivo sia con gli accordi bilaterali nostri sia con quelli Ue, che hanno abbattuto delle resistenze e permesso ai nostri prodotti di entrare. Lo stesso stiamo facendo anche sul mercato cinese: quando a novembre ci sarà la terza fiera dell’import di Shanghai stiamo lavorando per firmare nuovi accordi per abbattere una serie di barriere che non consentono alle nostre imprese di guardare a quei mercati”.

“Sui mercati asiatici", ha proseguito il responsabile della Farnesina, "stiamo avviando dei percorsi e non stiamo ottenendo subito risultati, probabilmente il lavoro che stiamo facendo come Farnesina su questi mercati vedrà risultati corposi tra anni, ma noi sappiamo che in un momento in cui le economie del mondo sono in difficoltà noi dobbiamo differenziare necessariamente le nostre traiettorie dell’export”.