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Made in Italy: ad Alba 29-30 settembre V Stati Generali Export

26-09-2023 14:18 - Made in Italy
GD – Roma, 26 set. 23 – Una due giorni dedicata esclusivamente ai temi dell’export e del Made in Italy per discutere, con l’aiuto di oltre 70 autorevoli rappresentanti dell’imprenditoria, politica, economia, associazioni sull’attualità, prospettive, sfide legate ad un settore che con oltre 600 miliardi di euro è vitale per l’economia italiana. È il senso della Quinta Edizione degli Stati Generali dell’Export che si terranno il 29 e il 30 settembre ad Alba, nel Centro Ricerche Pietro Ferrero, organizzati dal Forum Italiano dell'Export, presieduto da Lorenzo Zurino, primo think tank specificamente dedicato alla discussione e al confronto sull’export e il Made in Italy che raggruppa 2067 imprese, istituzioni ed associazioni per un totale di circa 200 miliardi di euro di fatturato.Il Forum ha come obiettivi migliorare la conoscenza delle opportunità nei mercati europei e internazionali, facilitare lo scambio di idee e punti di vista, contribuire alla crescita economica italiana, dimostrare le potenzialità del nostro Paese e aprire nuove opportunità di business.
L’evento è stato presentato a Roma, a Montecitorio, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione Attività Produttive Camera dei Deputati; Carlo Bo, sindaco della Città di Alba; Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export; Ettore Prandini, presidente della Coldiretti; Andrea Benetton, presidente di Maccarese Spa Società Agricola Benefit e Cirio Società Agricola Srl; Eduardo Umberto Teodorani Fabbri, chairman di ANIVAD Consulting Limited.
Al Forum Italiano dell'Export sono previsti, tra gli altri, gli interventi del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani; del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto; del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; dei presidenti della Regione Piemonte, Alberto Cirio; della Regione Puglia, Michele Emiliano; della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini; della Regione Liguria, Giovanni Toti; della Regione Sicilia, Renato Schifani; della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Il panel dedicato al confronto tra i sindaci vedrà la partecipazione di Antonio Decaro, sindaco di Bari; Marco Bucci, sindaco di Genova; Marco Fioravanti, sindaco Ascoli Piceno; Massimo Grillo, sindaco di Marsala; Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.
Gli Stati Generali dell’Export vedranno inoltre l’alternarsi di panel dedicati ai temi strategici legati all’export e al Made in Italy quali “Made in Italy, Agricoltura, Enogastronomia e Dieta Mediterranea”, “Il Sistema Paese”, “Il territorio si racconta: il Piemonte”, Banche e Territori nel processo di internazionalizzazione del Made in Italy”, “Infrastrutture e Trasporti”, “Geopolitica” e alcune interviste a protagonisti del mondo delle imprese che porteranno il proprio punto di vista sugli scenari politici, sociali ed economici sia italiani che internazionali, con un focus sui temi della presenza estera delle aziende italiane. Saliranno sul palco di Alba per le interviste: Umberto Quadrino, presidente Fondazione Edison e Tages Capital Sgr; Flavio Briatore del consiglio di amministrazione Majestas; Virginia Borla, executive director, Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo; amb. Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo SpA e vicepresidente Forum Italiano dell’Export; JacobAgam, vice chairman Of The Board, Vertical group holding ltd.
Nel presentare gli Stati Generali, il presidente del Forum Italiano dell’Export, Lorenzo Zurino, ha dichiarato: “Export e Made in Italy sono due elementi fondamentali per l’economia italiana che necessitano innanzitutto di attenzione, diffusione delle competenze e di un approccio pratico alle sfide che i mercati internazionali ci pongono. Alba sarà un momento fondamentale per gettare le basi di una cabina di regia che metta insieme tutti i talenti e le competenze che in Italia si occupano di Export e Commercio Estero e per mettere al centro dell’agenda politica un settore economico che vale oltre un terzo del PIL nazionale”.
“L’export e il Made in Italy hanno tenuto nonostante una congiuntura difficile e si confermano una grande eccellenza ed una dimensione che dobbiamo continuare a sostenere. In questo senso, si è lavorato con l’indagine conoscitiva al disegno di legge sul Made in Italy di prossima discussione e che significa fondi, attività, incentivi per le aziende che operano sui mercati internazionali ed un piano triennale per la promozione Made in Italy”, ha affermato Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera, rilevando poi che “quella di Alba sarà una due giorni molto intensa che darà spunti per nuove riflessioni così come è avvenuto nelle edizioni precedenti degli Stati Generali dell’Export”.
“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nell'evidenziare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’ICE Agenzia e con il sostegno delle ambasciate. L’obiettivo è portare il valore annuale dell’export agroalimentare da 60,7 miliardi del 2022 a 100 miliardi nel 2030 togliendo spazio all'italian sounding”.
“Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile in forte contrasto con le nuove frontiere e proposte che vengono da ogni parte del globo come da ultimo il confronto aperto sul cibo sintetico.Il Made in Italy agroindustriale viene costantemente minacciato da un sistema, quello internazionale legato alle multinazionali, che ha grande difficoltà a fronteggiare la qualità del BelPaese. Un sistema che vorrebbe cancellare le identità territoriali con la disdicevole propaganda legata all’incompatibilità dell’agricoltura con l’ambiente”, ha affermato Andrea Benetton, Presidente Maccarese Spa Società Agricola Benefit e Cirio Società Agricola Srl, “L’Italia ed il Made in Italy sono floridi ma affaticati. È anche in questi momenti, comunque, che il nostro Paese esprime nuovi modi di interpretare e produrre eccellenze!”.

Fonte: Redazione
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