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Ma di cosa è accusato Donald Trump?

06-04-2023 17:50 - Opinioni
Donald Trump davanti ai giudici Donald Trump davanti ai giudici
GD – Roma, 6 apr. 23 – L’ex presidente USA Donald Trump è stato accusato di aver violato la legge e che questa violazione può portare persino al suo arresto. E ora deve affrontare 34 capi di accuse per aver falsificato documenti contabili delle aziende di famiglia. La falsificazione di documenti è un reato federale negli Stati Uniti che, in genere, viene trattato come “reato minore”. Quindi le accuse contro Trump sono accuse per reati minori. Ma, allora, perché si parla insistentemente della possibilità che la pena massima per i reati contestati a Trump potrebbe includere il carcere? La notizia ha destato un clamore mediatico mondiale con lunghe dirette tv.
Le accuse rivolte a Trump sono le più diffuse negli Stati Uniti contro i “white collars”, cioè i colletti bianchi; tutti quegli amministratori pubblici o di aziende private a cui spesso viene contestato questo tipo di reato.
Lo stesso Procuratore distrettuale di New York City, Alvin Bragg, ha affermato che le accuse che il suo ufficio ha mosso contro l'ex presidente sono accuse diffuse. Ma nel caso di Trump il Procuratore ha posto in evidenza che: «Le accuse riguardano qualcuno che ha mentito, ancora e ancora, per proteggere i propri interessi ed eludere le leggi a cui siamo tutti ritenuti responsabili».
Insomma, Trump è accusato di essere un mentitore seriale o, se si preferisce, un mentitore incallito. Trump si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse ed ha insistito dopo aver lasciato il tribunale che non c'erano casi su cui rispondere. Trump ha ribadito sul suo social media che «Non è stato fatto nulla di illegale».
Adesso spetterà alla Giuria popolare decidere se accogliere le accuse del Procuratore Bragg, oppure dare credito all’ex presidente che dichiara di non avere falsificato alcun documento.
Ma quali sarebbero secondo il Procuratore i documenti falsificati da Trump? Tutte le 34 accuse di falsificazione di documenti contabili si riferiscono a pagamenti non dichiarati che l’ex presidente degli Stati Uniti avrebbe effettuato nel tempo. Il reato è di «falsificazione di documenti contabili aziendali di primo grado». Le accuse di falsificazione di documenti contabili, riguardano tutte un singolo pagamento di $ 130.000 da parte del suo avvocato Michael Cohen alla star del cinema per adulti, la bionda Stormy Daniels, poco prima delle elezioni del 2016.
L’accusa sostiene che quel pagamento fu effettuato per convincere la Daniels a non rivelare di aver avuto una relazione con Trump nel 2007. Nei documenti del tribunale, l’avv. Cohen viene indicato come “Avvocato A” e Stormy Daniels come “Donna 2”.
La prima riga della Dichiarazione dei fatti, un documento che accompagna l'atto d'accusa, enuncia che: «L'imputato Donald J. Trump ha ripetutamente e fraudolentemente falsificato i registri aziendali di New York per nascondere la condotta criminale che celava informazioni dannose al pubblico votante durante le elezioni presidenziali 2016». L’accusa del Procuratore Bragg ipotizza che il presunto insabbiamento di questo reato da parte di Trump è avvenuto quando questi era in carica come presidente degli Stati Uniti.
La contestazione del Procuratore di New York contro Trump riguarda le modalità con le quali l’avv. Cohen è stato risarcito per quei pagamenti effettuati in contanti. Nel 2017, dopo essere diventato presidente, Trump ha incontrato Cohen alla Casa Bianca. Poco dopo - e nel corso di 10 mesi - Trump ha inviato a Cohen assegni da un trust che gestiva i suoi beni e, successivamente, dal suo conto bancario. Quegli assegni sono stati registrati come "spese legali", ma Cohen dice che erano, in realtà, rimborsi per il pagamento del silenzio della Daniels.
Il capo d’accusa contro Trump afferma: «I registri dei pagamenti, conservati e mantenuti dalla Trump Organization, erano falsi documenti contabili. In realtà, non vi era alcun servizio legale da parte dell’'avvocato A’ reso nel 2017. L'imputato ha falsificato i documenti aziendali delle sue entità per mascherare la sua condotta criminale e quella di altri».
Certo, se questa è l’accusa di cui deve rispondere l’ex presidente Trump, gli Stati Uniti d’America farebbero bene a negoziare con Raúl Castro l'acquisto di una larga porzione dell’Isola di Cuba per ampliare la Base di Guantanamo, dove si portano tutti i cittadini americani che dovranno essere arrestati per aver pagato, «per servigi che non potevano essere dichiarati come tali», e che hanno imputati quegli esborsi a “altri tipi di spesa”. Hanno fatto questo per sfuggire ai controlli delle loro mogli, più che per frodare il fisco; ma tant’è il reato esiste e dovrà essere perseguito, come dice il Procuratore Bragg, che però non ha considerato che gli Stati Uniti sono ancora un Paese libero.
L’eventuale arresto di Trump, che potrà essere detenuto solo per poche settimane, vista «l’esigua entità della frode fiscale a lui contestata», si è già trasformata in un “assist” eccezionale per la ricandidatura di Donald Trump. Grazie a questa azione legale sproporzionata da parte del Procuratore Bragg, l’ex presidente Trump sta avendo una visibilità mediatica e sta riscuotendo la simpatia di molti americani, anche da parte di coloro che finora non avevano parteggiato per lui.
Il Procuratore Bragg dovrebbe sapere che queste cose possono funzionare solo in uno Stato dittatoriale, come la Russia. Si ricorderà, ad esempio, il caso dell’imprenditore di successo Boris Chodorkovskij che il 25 ottobre 2003 fu arrestato per frode fiscale. La sua compagnia petrolifera Jukos in breve perse gran parte del suo valore in borsa e finì in bancarotta e gli asset più importanti delle Jukos furono rilevati dalla compagnia di Stato Rosneft. Si è trattato di una operazione di “esproprio senza indennizzo”, per arrestare il concorrente politico di Putin. Nel 2010 Chodorkovskij fu condannato ulteriormente per appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, estendendo così la sua carcerazione fino al 2017. In uno Stato dittatoriale un oppositore al regime può essere neutralizzato con il carcere e financo eliminato.
In uno Stato democratico è noto che le vittime di ingiustizie giudiziarie riscuotono sempre la simpatia ed il sostegno di tutti i cittadini. Proprio per questo l’ex presidente Trump ha trovato in Bragg il sostenitore più forte per la sua ricandidatura alle prossime elezioni presidenziali, cui intende partecipare.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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