05 Maggio 2024
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Libia: Tripoli ordina arresto di Al-Tarhouni, ambasciatore in Italia

05-07-2022 14:04 - Ambasciate
Amb. Omar Al-Tarhouni Amb. Omar Al-Tarhouni
GD - Roma, 5 lug. 22 - Epilogo per la tormentata vicenda dell'ambasciatore della Libia in Italia, Omar Al-Tarhouni. Le autorità di Tripoli hanno infatti dichiarato di avere ordinato l’arresto di Al-Tarhouni. Lo ha reso noto un comunicato della Procura Nazionale, che contesta al diplomatico l’accusa di avere “lucrato sulle forniture mediche destinate a libici che vanno a curarsi in Italia”, come riferisce il quotidiano "La Repubblica".
Secondo il comunicato, il provvedimento di custodia cautelare nasce dalle denunce delle famiglie dei bambini mandati negli ospedali italiani per ricevere terapie, che avrebbero chiamato in causa il personale dell’ambasciata a Roma. L’indagine in particolare riguarderebbe “vendite di materiali medici per tornaconto personale” da parte di dipendenti della rappresentanza diplomatica. Omar Al-Tarhouni sarebbe stato accusato di “abuso di potere, per mettere a rischio volontariamente denaro pubblico, e coinvolgimento in guadagni illeciti”.
L’Audit Bureau libica, un’istituzione simile alla nostra Corte dei Conti, aveva già sospeso l’ambasciatore per “irregolarità e abusi finanziari” lo scorso marzo. Si tratta di un procedimento amministrativo relativo al ricovero a Roma del suocero di Al-Tarhouni con la richiesta di un rimborso da 81 mila euro: gli investigatori contabili invece ritengono che il familiare fosse morto un anno prima delle cure oggetto della domanda di rimborso.
All’epoca Omar Al-Tarhouni aveva replicato alle accuse dell’Audit sostenendo di essere vittima di un attacco politico: “È un dossieraggio contro di me da parte dei fratelli musulmani”, aveva dichiarato a "La Repubblica".
"Il presidente dell’Ufficio, Khalid Ahmad Shekshek, è dei Fratelli Musulmani e si era candidato alle elezioni presidenziali del 24 dicembre scorso, poi saltate: ora è tornato a ricoprire l'incarico di prima come nulla fosse, ma se fai politica non puoi fare anche il controllore”, aveva detto il diplomatico di Tripoli.
Adesso l’ordine d’arresto, che tra l'altro rischia di rendere ancora più difficili le relazioni tra Italia e Libia proprio in un momento di crisi, con le proteste popolari in nove città e il blocco delle forniture petrolifere. Al-Tarhouni era stato nominato alla guida della rappresentanza diplomatica nel 2018, quando il quadro politico e istituzionale libico era molto diverso da quello attuale.


Fonte: Redazione
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