05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Ambasciate

Libia: amb. Massari, “«La stabilità del Paese è interesse di tutti»

13-11-2021 17:29 - Ambasciate
Amb. Maurizio Massari Amb. Maurizio Massari
GD - Roma, 13 nov. 21 - Accordo condiviso sulle regole elettorali in Libia; fine del comando Unifil in Libano rimpiazzato con la presenza nella forza marittima; accelerazione del negoziato per la tregua in Etiopia; stabilizzazione dell'Afghanistan. Sono alcuni degli obiettivi prioritari dell'Italia all'ONU, secondo Maurizio Massari, nuovo ambasciatore al Palazzo di Vetro, intervistato dal quotidiano “La Repubblica”.
Per il voto libico «si lavora perché tutti gli attori definiscano una cornice elettorale con regole del gioco condivise. Ciò è essenziale affinché le elezioni portino la stabilità, insieme al ritiro delle forze straniere e mercenarie. Credo che la stabilità sia nell'interesse di tutti, anche dei paesi che hanno forze sul terreno», ha spiegato il diplomatico.
Con il termine fisiologico del comando di Unifil In Libano, «abbiamo l'ambizione di avere un ruolo nella Mtf composta da 5 navi, perché il Libano è un Paese prioritario per la stabilità dell'area mediorientale, dove l'Italia ha una presenza di lunga durata». Il Paese è alle prese con il nodo dei rifugiati della Siria, Hezbollah la presenza dell'Iran, un forte calo del Pil pro capite e va sostenuto con «un forte impegno attraverso ONU e Ue».
Per quanto riguarda l'Afghanistan, «ONU e UE sono allineate sulle condizioni che chiediamo al nuovo Governo, fra cui evitare che il Paese diventi nuovamente base per azioni terroristiche, inclusività dell'esecutivo e rispetto dei diritti umani, soprattutto donne e ragazze. Finché non ci saranno rassicurazioni su questi punti, sarà problematico un rapporto diretto con i talebani».
È inoltre fondamentale evitare il collasso economico del Paese, «perché favorirebbe un flusso di rifugiati e migranti che nessuno sarebbe in grado di sostenere». Venendo alla crisi in Etiopia, «oltre 20 milioni di persone hanno bisogno di assistenza. È il secondo Paese più popolato in Africa, la frontiera meridionale dell'Europa, non possiamo permetterci il flusso di migranti che potrebbe venirvi. È necessaria un'accelerazione dell'azione politica di ONU, UE e Unione Africana, per la tregua, il dialogo senza precondizioni fra le parti e la riconciliazione», ha concluso l’amb. Massari.

Fonte: Redazione
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie