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Libia: amb. Ferrara, “con nuovo Governo cambio di marcia, Italia per ricostruzione"

16-03-2021 20:04 - Ambasciate
L'amb. Pasquale Ferrara L'amb. Pasquale Ferrara
GD- Roma, 16 mar. 21 - La nascita di Governo transitorio in Libia, legittimato da un voto parlamentare per la prima volta in tanti anni, «segna un cambio di marcia nel percorso della transizione», perché archivia l'idea di un intervento militare risolutore e restituisce la parola alla politica. L'auspicio adesso è che inizi un percorso di «nuova decolonizzazione» che «ricostruisca un Paese unitario», e l'Italia sosterrà questo processo. Lo ha detto l'amb. Pasquale Ferrara, inviato speciale del ministro degli Esteri per la Libia, in un webinar dell'Istituto Affari Internazionali IAI.
Il nuovo Governo Dbeibah, che si è insediato oggi, dovrà «fare poche cose ma impegnative in 7 mesi» per portare il Paese alle elezioni del 24 dicembre, ha spiegato Ferrara. Rilevando che c'è una novità importante, «un'istanza di partecipazione che sale», non solo gli attori politici hanno accettato il nuovo governo, ma anche la società civile. Il tema chiave è la «riunificazione», militare, istituzionale, economica, nella «prospettiva di una riconquista della sovranità nazionale».
E l'Italia, ha aggiunto il diplomatico italiano, «lavora per questo, abbiamo interesse ad avere un interlocutore forte, in grado di controllare il territorio, con cui parlare di tutto, dai migranti alla sicurezza, dall'energia alle nostre aziende». E soprattutto «è il momento buono per investire sul popolo libico, perché possa guardare con fiducia al suo futuro». La debolezza delle istituzioni ha favorito il protagonismo delle potenze straniere, ma «i fondamentali strategici sono cambiati in modo radicale rispetto ad un anno fa». A partire dal fatto che «i militari di est e ovest stanno tentando di ricostruire la fiducia reciproca e sono determinati a esercitare il controllo del paese. E nel medio e lungo periodo si creano reazioni di rigetto alle presenze militari straniere. Tra l'altro nessuno vuole il caos, neanche Turchia e Russia, che lavoreranno per ottenere un altro tipo di compensazioni in termini di contratti o altro», ha stimato Ferrara.
L'Italia e l'Europa possono fare molto per aiutare la Libia a ritrovare la propria sovranità. La missione Eubam di assistenza alle frontiere, guidata da un'italiana, si sta strutturando, ha cominciato a ragionare anche di un'estensione geografica della sua proiezione, verso sud. Irini funziona, con centinaia di operazioni di controllo di navigli verso la Libia per l'attuazione dell'embargo sulle armi. Gli strumenti ci sono. Ed anche gli Usa di Joe Biden sono tornati ad affacciarsi in Libia. Secondo Ferrara «vedremo un atteggiamento molto più assertivo» rispetto alla precedente amministrazione.


Fonte: Redazione
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