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Libia: amb. Buccino "Paese può aumentare 30% produzione gas"

13-04-2022 10:50 - Ambasciate
Amb. Giuseppe Maria Buccino Grimaldi Amb. Giuseppe Maria Buccino Grimaldi
GD - Tripoli, 13 apr. 22 - (Agenzia Nova) - La Libia può aumentare la produzione di gas del 30 % in un anno con investimenti non superiori ad un miliardo di dollari, a patto però che a Tripoli via sia una autorità esecutiva forte e condivisa. Lo riferisce Nova News citando l’intervento dell’ambasciatore d’Italia in Libia, Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, alla tavola rotonda “Focus Mediterraneo – Libia”, organizzata dall’università Luiss di Roma.
“L’obiettivo di aumentare la produzione di petrolio, attualmente a 1,2 milioni di barili al giorno, a 2 milioni di barili è realistico e raggiungibile in un anno e mezzo o due anni, ovviamente se ci sono le condizioni e gli investimenti adeguati”, ha detto ancora l'amb. Buccino, sottolineando anche “ampie potenzialità nel settore dell’agroindustria che sarebbe molto utile per la popolazione libica che ha sofferto molto per la transizione degli ultimi anni”.
L’auspicio, ha sostenuto Buccino, “è quello di arrivare a una parziale, graduale ma definitiva ricomposizione del quadro politico libico, che possa permettere al Paese di avere maggiore stabilità, di favorire lo sviluppo economico e di migliorare ulteriormente le relazioni con i Paesi vicini, tenendo presente che la stabilità della Libia è in qualche modo la stabilità del Mediterraneo e ha un impatto chiaro sul nostro Paese”. Secondo il portale web Opec, la Libia ha esportato 4,292 miliardi di metri cubi di gas nel corso del 2020.
Durante la tavola rotonda, l’ambasciatore ha anche elogiato il ruolo “fondamentale ed estremamente apprezzato di ENI in Libia, un Paese che potrebbe produrre energia in modo alternativo liberando risorse di gas destinate all’export”. Ha sottolineato: “Non dimentichiamo il ruolo fondamentale ed estremamente apprezzato di ENI in Libia, dove opera con un’impresa mista con la National Oil Corporation NOC, la Mellitah Oil and Gas, che dà lavoro a tantissimi libici e ne ha formati migliaia in Italia”, ha detto l'ambasciatore italiano. “Il gas che viene estratto nella Libia occidentale verse il confine con la Tunisia per il 65% serve ai libici e il resto va nel Greenstream”, ha detto ancora il diplomatico italiano, in riferimento al gasdotto che collega Italia e Libia. “È chiaro che si possono modificare queste percentuali e aiutare i libici produrre energia in modo alternativo e ridurre questo 65%”, ha aggiunto l'amb. Buccino.

Fonte: Nova News
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