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Le riforme di Ataturk in Turchia

01-11-2023 18:38 - Opinioni
GD - Roma, 1 nov. 23 - La Turchia celebra il 100° anniversario della proclamazione della Repubblica fondata nel 1923 dal generale e statista Gazi Mustafa Kemal, e, dal 1934, “Ataturk” ("Padre dei Turchi") cognome assegnato a lui dal Parlamento della Repubblica.
Dopo la sconfitta dell'Impero durante la prima guerra mondiale Mustafà Kemal guidò i soldati turchi nella " lotta per l'indipendenza", respinse l'invasione greca e sconfisse le potenze che occupavano l'Anatolia. Quindi depose il sultano Maometto VI (1922) e divenne leader del Partito Popolare Repubblicano. Restò presidente fino alla sua morte, avvenuta nel 1938, e in 15 anni approvò riforme che cambiarono radicalmente e per sempre il Paese.
Diede il diritto di voto alle donne, introdusse l'alfabeto latino in sostituzione dei caratteri ottomani, incoraggiò la popolazione a vestirsi seguendo uno stile moderno e occidentale e adottò il calendario gregoriano e un orologio in linea con gli standard europei. Abolì il diritto canonico islamico e promosse la laicizzazione dello Stato. Trasferì la capitale da Istanbul ad Ankara e scelse il sistema metrico decimale.
Il “padre della patria” è stato omaggiato presso il mausoleo, l'Anitkabir, che ospita le sue spoglie, dall'attuale presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha firmato il libro d'onore di Anıtkabir, scrivendo: “Siamo determinati a coronare il secondo secolo della nostra Repubblica, che lo definiamo 'Il Secolo della Türkiye', insieme ai nostri alleati dell'alleanza e al nostro popolo, portando la Türkiye a un punto di riferimento storico attraverso una delle sue più grandi iniziative di investimento”.
Il presidente ha anche tenuto un discorso alla nazione, e partecipato alle parate militari a Istanbul nochèalla celebrazione nell'Assemblea parlamentare della capitale. Il Bosforo, il canale che separa, come noto, la sponda europea da quella anatolica di Istanbul, è stato sede di una parata di cento navi da guerra con venti aerei da caccia e poi,durante uno spettacolo di fuochi artificiali, si è tinto dei colori della bandiera turca, il rosso e il bianco.
Secondo i media turchi, si è trattato della più grande parata navale nella storia della Marina turca. Anche in tutte le altre città del Paese sono andati in scena vari spettacoli e celebrazioni, uniti dal tema "il secolo della Turchia".
Pure l'ambasciata turca presso San Marino e l'Italia non ha mancato, sotto l'esperta regia dell'ambasciatore Ömer Gücük, di celebrare solennemente l'evento.
Un concerto è stato organizzato all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Il tenore turco Murat Karajan e la soprano italiana Maria Tomassi sono saliti sul palco accompagnati dall'Orchestra Sinfonica di Roma, diretta da Tolga Atalay Un.
Murat Karahan ha offerto al pubblico una festa musicale con la sua esibizione solista, cimentandosi in un vasto repertorio, tra cui "E lucevan le Stelle", tratta dalla "Tosca" di Giacomo Puccini e conosciuta come l'aria preferita del fondatore della Repubblica turca Mustafa Kemal Ataturk.
La musica rientra costantemente nelle attenzioni culturali dell'ambasciata turca: lo scorso anno in occasione della “notte dei musei” nella Sala della Protomoteca in Campidoglio venne eseguito un concerto (“Tradizione e innovazione nella musica turca”) a cura del poliedrico artista turco Ahmet Baran che condivise con il pubblico la sua passione per il jazz e l'improvvisazione.
La ricorrenza si è conclusa con un ricevimento cui sono intervenute numerose personalità e moltidiplomatici e durate il quale è stato trasmesso il video del messaggio per il Centenario di Recep Tayyip Erdogan.
L'amb. Gücük ha pronunciato un apprezzato intervento ponendo in rilievo il significato della giornata e l'esigenza di pacifiche relazioni tra i popoli. Dopo avere esordito rilevando che “la Turchia affonda le sue radici nell'antica storia e cultura turca, che trae la sua forza dalla gioventù ed è impegnata nei valori globali, in particolare nella democrazia, nei diritti umani e nella giustizia, e promuove lo sviluppo sostenibile, il multilateralismo e la pace nel mondo”, Gücük ha puntualizzato che “la proclamazione della Repubblica il 29 ottobre 1923 è il segno che la Türkiye moderna ha fatto la sua scelta a favore della democrazia e dell'impegno per i valori umani”.
Secondo l'ambasciatore di Turchia “il mondo di oggi, dove malattie e disastri, guerre e conflitti si susseguono e le sfide che dobbiamo affrontare hanno raggiunto dimensioni globali, rivela la fragilità dell'ordine esistente e rivela l'importanza della cooperazione internazionale, della solidarietà, del rispetto reciproco e della tolleranza”. Ed ha concluso ricordando che “ le parole di Mustafa Kemal Atatürk di 90 anni fa, "La nostra politica estera ha sempre mirato allo sviluppo del Paese nella pace, che porta alla prosperità delle nazioni", continuano a rivelare e a guidare la nostra visione della politica estera”.

Giorgio Girelli
Ambasciatore di San Marino in Turchia


Fonte: Giorgio Girelli
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