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Le eccellenze della moda italiana sbarcano Almaty e Kiev

06-10-2021 09:29 - Made in Italy
GD – Milano, 6 ott. 21 – La moda italiana è ai nastri di partenza per le manifestazioni patrocinate dalle associazioni nazionali del comparto in due aree strategiche per l’export Made in Italy: Asia Centrale e Ucraina.
Ad Almaty, maggiore centro economico del Kazakistan, dal 6 all’8 ottobre, e a Kiev, capitale ucraina, dal 12 al 13 ottobre, i due eventi b2b in presenza rappresenteranno un’occasione importante per ripartire con il networking, la generazione di nuovi contatti ed ordini per spingere sulla ripartenza dei consumi.
Dopo un lungo periodo di difficoltà, infatti, causato dalle vicissitudini finanziarie dei due Paesi, prima, e dall’emergenza pandemica, poi, con prolungati lockdown delle attività commerciali, la domanda di prodotti di moda sta riprendendo gradualmente vigore con dinamiche di acquisto che, trainate dal recupero dei valori delle materie prime nel gigante centro-asiatico e da una rinnovata fiducia dei buyer in Ucraina, lasciano emergere segnali incoraggianti e promettenti per questa e, soprattutto, la prossima stagione di vendita.
Organizzata da Assocalzaturifici e Ente Moda Italia, “La Moda Italiana@Almaty” vedrà in scena una collettiva di 50 marchi tra i più rappresentativi della moda italiana i quali tornano in Kazakistan, dopo due anni di assenza, grazie ad un’operazione di sistema che vede coinvolti tutti gli attori della politica promozionale del Made in Italy all’estero: le associazioni aderenti a Confindustria Moda, oltre alla già citata Assocalzaturifici, Sistema Moda Italia, Associazione Italiana Pellicceria ed Assopellettieri, affiancati dal contributo organizzativo e politico della rappresentanza italiana nel Paese: Ambasciata d’Italia a Nur-Sultan e ICE Agenzia ad Almaty, la quale agisce come partner organizzativo in loco tramite azioni di comunicazione e promozione fondamentali gestendo un imponente programma di incoming buyer da tutte le province del Kazakistan, dal vicino Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan.
Importante il contributo finanziario fornito dai soggetti territoriali, con particolare menzione per la Regione Marche, che ha deciso di supportare le aziende del distretto che partecipano all’esposizione.
Soggetti pubblici, ma anche soggetti privati che hanno colto da tempo l’importanza strategica di un’area, quella kazaka e centro-asiatica in generale – di cui il primo rappresenta certamente il mercato più ricco – e che hanno deciso di sostenere con servizi di trasporto customizzati la ripartenza del progetto “La Moda Italiana@Almaty”.
Ad accompagnare, favorendola in termini logistici, la missione degli imprenditori italiani ad Almaty c’è, infatti, l’attivazione di un charter operato da NEOS, sulla tratta Malpensa–Almaty: un servizio ad altissimo valore aggiunto confermato in una fase, tutto sommato, ancora delicata, di passaggio, in cui la mobilità internazionale è ancora inevitabilmente condizionata da rallentamenti e ostacoli, retaggio dell’ondata pandemica mondiale.
«'La Moda Italiana@Almaty' è un passo concreto verso la piena ripartenza degli scambi economici bilaterali Italia-Kazakhstan e un segnale dell’interesse italiano verso il primo mercato dell’Asia centrale», ha detto Marco Alberti, ambasciatore d’Italia a Nur-Sultan in Kazakhstan. Ed ha ricordato che «la squadra dell’Ambasciata d’Italia, in stretta collaborazione con Agenzia ICE, è al lavoro da mesi su più fronti per favorire il successo di questo rilancio. Voglio ricordare in proposito il Business Forum Italia-Kazakistan del 9 giugno scorso e il progetto di creazione di una rotta aerea stabile tra Milano e Almaty. Dopo il successo del primo volo dello scorso luglio, l’iniziativa prosegue in questi giorni con il secondo volo speciale della NEOS, che ringraziamo per aver creduto in questo progetto».
«La ‘Moda Italiana@Almaty’ e ‘La Moda Italiana@Kiev’ sono due eventi commerciali importanti per le nostre imprese, momenti irrinunciabili per concretizzare occasioni di business e incontrare buyer che ci hanno già testimoniato, nel corso dell’ultima 92° edizione di successo di MICAM, un chiaro desiderio di ripartire dalle migliori collezioni prodotte dalle nostre aziende», ha rilevato Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici. «Andare direttamente in questi mercati, investirvi con continuità, oltre le inevitabili difficoltà logistiche del momento storico, significa consolidare un legame di affinità con una clientela dalla resilienza incredibile, che attraversa le crisi valutarie, finanziarie, politiche e sanitarie perché ha fame di prodotto Made in Italy».
«È con grande piacere che inauguriamo, insieme ai nostri partner, questa edizione 2021 de ‘La Moda Italiana@Almaty’. Si tratta infatti del principale appuntamento promozionale e commerciale per i settori della Moda italiana in Asia Centrale. Un evento molto atteso dai buyer locali e di riferimento per tutto il mercato, che l’Agenzia ICE coorganizza da molti anni con le Associazioni di categoria italiane, un vero esempio della collaborazione vincente tra pubblico e privato», ha dichiarato Martino Castellani, direttore dell’Ufficio ICE Agenzia di Almaty, Sezione Promozione Scambi dell’Ambasciata d’Italia. «Quest’anno siamo riusciti ad avere circa 40 aziende italiane e 600 buyer locali, evidenza di una grande attenzione dell’Italia per questi mercati e dell’amore per il prodotto Made in Italy che si ha in loco, segni importanti che fanno ben sperare per una solida ripresa».
«Non posso che essere positivo riguardo questa collaborazione con Assocalzaturifici», ha detto Stefano Festa Marzotto, presidente Ente Moda Italia. «I mercati di Ucraina e Kazakhstan possono sembrare piccoli se considerati singolarmente ma diventano importanti se affrontati in un’ottica di sistema. Questa partnership è solo un primo passo che sarà seguito da una strategia commerciale mirata. In seguito alla Pandemia non si incontrano più molti buyer provenienti dall’Ucraina e dal Kazakistan alle manifestazioni italiane ed europee; la nostra partecipazione alle fiere di settore in loco diventa quindi uno step indispensabile per mantenere relazioni commerciali significative in mercati così attenti alla produzione italiana».
Immediatamente a seguire, si svolgerà “La Moda Italiana@Kiev”, con 35 marchi dell’industria della moda italiana, accompagnati dal sistema associativo, ICE Agenzia con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Kiev.
Un appuntamento consolidato, organizzato da Assocalzaturifici ed EMI, in collaborazione con ICE Agenzia, che sta crescendo grazie agli investimenti importanti che imprese e il sistema associativo hanno compiuto negli ultimi mesi. Sono attesi 150 buyer in arrivo da tutto il Paese per una due giorni di networking e presa d’ordini.
«Siamo felici del grande lavoro di sinergia svolto dalle nostre associazioni per poter insieme sostenere al meglio le aziende e il Made in Italy in un mercato di sempre maggior rilievo come quello ucraino», ha sottolineato Roberto Tadini, presidente di AIP Associazione Italiana Pellicceria.
«Ucraina e Kazakhstan hanno sempre rappresentato dei punti di riferimento importanti per l’export delle nostre aziende, produttrici di borse e accessori», ha annotato Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri. «Nonostante il periodo difficile dovuto alla pandemia, i buyer non hanno mai interrotto i contatti con i nostri associati e, non appena hanno potuto, proprio in occasione dell’edizione di Mipel, da poco conclusasi, sono tornati in Italia per scrivere nuovi ordini. L’associazione si impegna da sempre a essere presente con collettive nei principali paesi dell’export per dare continuità alle relazioni di sempre e crearne di nuove».
L’attenuazione dell’emergenza pandemica e la ripartenza dei mercati internazionali sono confortate dai numeri. Per quanto riguarda il Kazakistan, relativamente al solo settore calzaturiero, il primo semestre di quest’anno registra una stabilità in valore (+0,5%) e una lieve flessione nelle quantità (-7,6%), se confrontato con il medesimo periodo del 2020. Più decisa la ripresa in Ucraina, il secondo mercato dei Paesi dell’ex Unione Sovietica per importanza. Il primo semestre del 2021 segna, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un recupero a doppia cifra dell’export, sia in quantità (+22,2%) che a valore (+28,1%).
I due mercati, Ucraina e Asia Centrale complessivamente, fino al 2019 valevano oltre 70 milioni di euro di export di cui 42 milioni e 20 milioni Ucraina e Kazakistan, rispettivamente. Nel primo semestre 2021, le aziende italiane hanno esportato verso il Kazakistan scarpe per un valore di 7,5 milioni di euro, mentre verso l’Ucraina per un valore di oltre 18 milioni di euro. La fascia di mercato presidiata dal prodotto italiano si conferma, evidentemente, il medio alto e alto di gamma, con un prezzo medio wholesale che sfiora i 70 euro al paio.


Fonte: Redazione
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