L’assurda e inutile impenetrabilità dei consolati italiani nel mondo
28-04-2023 08:29 - Opinioni
GD - Roma, 28 apr. 23 - L'Italia è un Paese unico, anche perché è pieno di contraddizioni e di misteri. Quando gli italiani sono in Patria, spesso si comportano da veri cafoni. Quando si trovano all'estero si comportano sempre da gentiluomini. Gli italiani all'estero si fanno sempre apprezzare e spesso riescono a fare carriere stratosferiche rispetto alle opportunità di carriera che si possono avere nel nostro Paese.
Ma ci sono cose che non cambiano sia se si sta in Italia, sia se ci si trova all'estero: la burocrazia italiana è quella che è soprattutto fuori dal suolo patrio. in Italia.
Fonte: Ciro Maddaloni
Ma ci sono cose che non cambiano sia se si sta in Italia, sia se ci si trova all'estero: la burocrazia italiana è quella che è soprattutto fuori dal suolo patrio. in Italia.
Lo sanno bene tutti coloro che per qualsiasi ragione decidono di visitare l'Italia. Se si recano in un Consolato per ottenere il visto per viaggiare verso l'Italia hanno subito un “assaggio” di quello che significa avere a che fare con la burocrazia italiana.
Cosa fa, quindi, quel viaggiatore che per qualsiasi ragione ha bisogno di venire in Italia e che non riesce neanche ad avere un appuntamento in Consolato per richiedere il visto? Fa esattamente quello che fanno tutte le imprese italiane: chiede facilmente un appuntamento al consolato olandese e ottiene in poche ore il visto per entrare nell'Area Schengen. Così il viaggiatore prenderà un volo per Amsterdam e poi da lì potrà proseguire con un volo per Milano o per Roma. Semplice no?
Ormai è acclarato che in Italia si fa prima ad arrivare con un barcone, oppure attraverso il confine con la Slovenia piuttosto che provare ad ottenere un visto di ingresso regolare in un consolato italiano. Spesso non si riesce neanche a parlare con qualcuno. Insomma, ottenere un appuntamento in consolato è spesso “mission impossible”.
Noi italiani siamo veramente unici: esibendo una assurda è inaccessibile burocrazia consolare “rifiutiamo” tutti quegli extracomunitari che potrebbero arrivare in Italia per studio, lavoro o per turismoe, mentre accogliamo onerosamente tutti quei migranti irregolari che tentano di entrare in Europa illegalmente. Quale altro Paese fa questo?
Cosa succede nel nostro Paese? Perché non facciamo nulla per attirare quegli extracomunitari benestanti che potrebbero avere interesse a venire nel nostro Paese per fare affari, per visitare il nostro Paese o per fare shopping?
Altri Paesi europei che fanno parte dell'Area Schengen sono ben disponibili, dietro lauto pagamento, a concedere addirittura la cittadinanza a quegli extracomunitari che possono permettersi di comprarla.
Certamente, noi non possiamo accettare il “commercio” della cittadinanza italiana a fronte di pagamento, ma da qui a negare il visto praticamente a tutti gli extracomunitari in modo subdolo, non permettendo loro di ottenere un semplice visto per visitare il nostro Paese, sembra essere un opposto troppo drastico. Ci sarà una via di mezzo?
Il nostro Paese dovrebbe investire di più sui sistemi di Intelligenza Artificiale per accelerare le pratiche necessarie al rilascio del visto turistico e per agevolare l'arrivo in Italia di tutti quei cittadini extracomunitari (Giordani, Sauditi, Qatarini, Indiani, Cinesi….) facoltosi che comunque hanno bisogno di un visto per entrare nell'Area Schengen.
Non possiamo lasciare che questi extracomunitari danarosi vadano in Francia e in Olanda solo perché questi Paesi hanno la capacità organizzative di gestire le richieste di visto. Anche per questa ragione la Francia e l'Olanda sono la prima meta per i cittadini extracomunitari in vista in Europa.
Questi turisti spesso visitano solo Parigi o Amsterdam non perché siano più interessanti di Roma o Venezia, ma perché è lì che possono viaggiare con il visto di ingresso in Europa.
Anche l'Italia deve beneficiare di questi flussi di viaggiatori danarosi che vengono in Europa, ma per farlo dobbiamo anche noi attrezzarci per gestire i visti di ingresso in linea con i tempi e le esigenze di chi desidera visitare il nostro Paese.
Cosa fa, quindi, quel viaggiatore che per qualsiasi ragione ha bisogno di venire in Italia e che non riesce neanche ad avere un appuntamento in Consolato per richiedere il visto? Fa esattamente quello che fanno tutte le imprese italiane: chiede facilmente un appuntamento al consolato olandese e ottiene in poche ore il visto per entrare nell'Area Schengen. Così il viaggiatore prenderà un volo per Amsterdam e poi da lì potrà proseguire con un volo per Milano o per Roma. Semplice no?
Ormai è acclarato che in Italia si fa prima ad arrivare con un barcone, oppure attraverso il confine con la Slovenia piuttosto che provare ad ottenere un visto di ingresso regolare in un consolato italiano. Spesso non si riesce neanche a parlare con qualcuno. Insomma, ottenere un appuntamento in consolato è spesso “mission impossible”.
Noi italiani siamo veramente unici: esibendo una assurda è inaccessibile burocrazia consolare “rifiutiamo” tutti quegli extracomunitari che potrebbero arrivare in Italia per studio, lavoro o per turismoe, mentre accogliamo onerosamente tutti quei migranti irregolari che tentano di entrare in Europa illegalmente. Quale altro Paese fa questo?
Cosa succede nel nostro Paese? Perché non facciamo nulla per attirare quegli extracomunitari benestanti che potrebbero avere interesse a venire nel nostro Paese per fare affari, per visitare il nostro Paese o per fare shopping?
Altri Paesi europei che fanno parte dell'Area Schengen sono ben disponibili, dietro lauto pagamento, a concedere addirittura la cittadinanza a quegli extracomunitari che possono permettersi di comprarla.
Certamente, noi non possiamo accettare il “commercio” della cittadinanza italiana a fronte di pagamento, ma da qui a negare il visto praticamente a tutti gli extracomunitari in modo subdolo, non permettendo loro di ottenere un semplice visto per visitare il nostro Paese, sembra essere un opposto troppo drastico. Ci sarà una via di mezzo?
Il nostro Paese dovrebbe investire di più sui sistemi di Intelligenza Artificiale per accelerare le pratiche necessarie al rilascio del visto turistico e per agevolare l'arrivo in Italia di tutti quei cittadini extracomunitari (Giordani, Sauditi, Qatarini, Indiani, Cinesi….) facoltosi che comunque hanno bisogno di un visto per entrare nell'Area Schengen.
Non possiamo lasciare che questi extracomunitari danarosi vadano in Francia e in Olanda solo perché questi Paesi hanno la capacità organizzative di gestire le richieste di visto. Anche per questa ragione la Francia e l'Olanda sono la prima meta per i cittadini extracomunitari in vista in Europa.
Questi turisti spesso visitano solo Parigi o Amsterdam non perché siano più interessanti di Roma o Venezia, ma perché è lì che possono viaggiare con il visto di ingresso in Europa.
Anche l'Italia deve beneficiare di questi flussi di viaggiatori danarosi che vengono in Europa, ma per farlo dobbiamo anche noi attrezzarci per gestire i visti di ingresso in linea con i tempi e le esigenze di chi desidera visitare il nostro Paese.
Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale
Fonte: Ciro Maddaloni
[
]
[
]
]
[] 
