05 Maggio 2024
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Svizzera: lettera dell’amb. Cornado sui disservizi consolari

22-01-2024 19:25 - Ambasciate
Amb. Gian Lorenzo Cornado Amb. Gian Lorenzo Cornado
GD - Berna, 22 gen. 24 - L’ambasciatore d’Italia in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado, ha replicato con una lettera alle critiche giornalistiche e social sulle inefficienze di alcuni consolati italiani nella Confederazione Elvetics
L’amb. Cornado si scusa «con tutti i cittadini che si rivolgono ai consolati, e pur non negando alcune difficoltà presenti in queste strutture, ritiene tuttavia «eccessivo e ingiustificato il «sentimento di “vergogna” che molti dei lettori italo-svizzeri che si sono rivolti a voi dicono di avvertire nei confronti dell’Italia».
Questo il testo della comunicazione inviata.
«Gentili membri della redazione del giornale “Tio – 20 minuti”,
vi scrivo con riferimento all’articolo pubblicato il 19 gennaio scorso sul vostro giornale: “Il caos dei Consolati italiani in Svizzera – la situazione è insostenibile”.
L’articolo, e i vari commenti degli utenti, mi inducono a condividere con voi alcune riflessioni sul funzionamento della nostra rete consolare in Svizzera e, più in generale, sugli ottimi rapporti che intercorrono tra i nostri Paesi.
Prima di tutto, vorrei sottolineare che il miglioramento dei servizi consolari è un impegno che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, su diretto impulso del Ministro Antonio Tajani e con il sostegno della Direzione Generale degli Italiani all’Estero, sta conducendo sull’intera rete.
L’insoddisfazione dei nostri connazionali in Svizzera per il livello di erogazione dei servizi consolari è una realtà che, sin dal mio arrivo come Ambasciatore italiano, ho voluto affrontare con massima attenzione e impegno. Per questo, prima di tutto, vorrei scusarmi con quanti dei vostri lettori ancora incontrano ostacoli e difficoltà quando si interfacciano con le nostre Sedi consolari.
L’articolo si sofferma in modo particolare sul Consolato di Basilea, ma si menzionano anche gli altri consolati di Zurigo, Ginevra, Lugano e la cancelleria consolare di Berna. Per questo, vorrei spiegare a voi e a tutte le lettrici e i lettori del vostro giornale quali e quanti sforzi stiamo facendo per migliorare la situazione e la qualità del servizio all’utenza.
La Svizzera rappresenta il quarto Paese al mondo per la dimensione della collettività italiana all’estero (seguendo Argentina, Germania e Brasile), con oltre 656.000 connazionali iscritti all’anagrafe consolare nel 2023 (+0,8% rispetto al 2022). Questi numeri riflettono una realtà culturale e sociale di profonda vicinanza, integrazione e amicizia tra i nostri popoli e le nostre culture.
Sono numeri che causano un’enorme pressione sui nostri Consolati: in media, ogni operatore consolare gestisce oltre 7.000 utenti e ciò comporta dunque una costante pressione sugli Uffici. A Basilea, Sede che viene più volte citata nell’articolo, la media arriva a 8.600 utenti per operatore consolare.
Nel 2023, le sedi consolari italiane in Svizzera hanno rilasciato 56.674 tra passaporti e carte di identità elettroniche (dei quali, 20.119 rilasciati a Zurigo), con un incremento del 17,1% rispetto all’anno precedente (solo a Basilea, lo scorso anno, questa percentuale è salita del 32,3% per l’erogazione di passaporti). Tutti i Consolati in Svizzera hanno incrementato l’offerta di documenti di viaggio nel 2023, mostrando il consolidamento di una tendenza già avviata.
Con questi numeri, non intendo negare le difficoltà che i connazionali lamentano attraverso le loro recensioni di Google o sui commenti al vostro articolo. Vorrei però sottolineare che l’affermazione “il Consolato è gestito da italiani e di conseguenza, le condizioni italiane prevalgono” non rende merito a tutti gli sforzi che la rete consolare italiana in Svizzera sta mettendo in atto per far fronte alla grande domanda di servizi consolari.
Con questo intendo valorizzare l’operato dei Consoli e di tutto il personale impiegato nei Consolati, che ogni giorno affronta carichi di lavoro molto elevati e che spesso non vede riconosciuto il proprio operato.
Inoltre, con le mie parole, vorrei ribadire e ricordare il grande contributo che gli italiani, che costituiscono il 10% della popolazione elvetica, hanno apportato alla costruzione della Svizzera moderna e alla sua affermazione tra i Paesi più avanzati del mondo.
Tornando alla rete consolare in Svizzera e, in particolare, ai Consolati di Basilea e Zurigo, citati nell’articolo,sono molte le innovazioni introdotte negli ultimi mesi proprio con l’obiettivo di venire incontro alle esigenze dei connazionali. A Basilea, attualmente, gli sportelli per i passaporti e le carte di identità sono raddoppiati rispetto a un anno fa. Da Zurigo, alcuni funzionari si spostano a San Gallo (una volta alla settimana), a Coira (due volte al mese) e a Lucerna (una volta al mese) per prendere le impronte digitali dei connazionali ed evitare che debbano recarsi in Consolato.
Gentili membri della redazione del giornale “Tio – 20 minuti”, ho voluto scrivere questa lettera, oggi, per ribadire che il sentimento di “vergogna” che molti dei lettori italo-svizzeri che si sono rivolti a voi dicono di avvertire nei confronti dell’Italia è, a mio giudizio, eccessivo e ingiustificato. Non abbiamo, purtroppo, soluzioni immediate a portata di mano ma posso garantire che continueremo a lavorare intensamente, ogni giorno, per soddisfare le esigenze delle connazionali e dei connazionali che hanno fatto della Svizzera la loro casa.
Con stima, Gian Lorenzo Cornado, Ambasciatore d’Italia in Svizzera», conclude la sua lettera il diplomatico.


Fonte: Redazione
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