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La tragedia di Monongah da non dimenticare

06-12-2022 15:54 - Persone
Vincenzo Arcobelli Vincenzo Arcobelli
GD - New York, 6 dic. 22 - Il 6 dicembre 1907 a Monongah, cittadina del West Virginia, gli Stati Uniti furono colpiti a seguito di una esplosione da una delle tragedie più terribili della storia americana e dell’emigrazione Italiana. La maggior parte delle 361 vittime ben 171 erano italiani, per la maggior parte provenienti da località abruzzesi, calabresi e molisane. Lo ricorda con una nota Vincenzo Arcobelli, presidente del CTIM e rappresentante nel CGIE.
Ma dopo l’immenso danno arriva anche la beffa per i familiari delle vittime. Infatti tra le cause del disastro minerario, emerse la decisione della Fairmont Coal Company di risparmiare energia, chiudendo le miniere ed il sistema di aerazione, facendo così accumulare del gas,qualche giorno prima del disastro. Ma dalla commissione d’inchiesta si concluse che non vi erano responsabilità da parte della Compagnia mineraria americana, non facendo ottenere alle famiglie delle vittime un risarcimento.
Monongah assieme ad Adrian in Michigan, a New York, a Marcinelle in Belgio, e alle tante tragedie che si consumarono nel mondo, rappresentano il sacrificio nel lavoro ed il caro prezzo pagato da tanti emigrati italiani che persero la vita.
“Personalmente e con il CTIM vogliamo mantenere vivo il ricordo, e ringrazio tutti coloro che si impegnarono nel mettere in risalto questa tragica storia, che fino a poco tempo fa era sconosciuta anche alle istituzioni italiane. Nel 2009 fu conferita la Stella al merito del lavoro alla memoria dei lavoratori deceduti", ha aggiunto Vincenzo Arcobelli.
"Storie toccanti raccontate dai familiari delle vittime tramite il quotidiano 'Gente d’Italia', dalla signora Del Piano Leonardis, da vari consiglieri COMITES e CGIE e negli ultimi anni con le visite a Monongah di Gianni Meffe, sindaco di Torrella del Sannio (Molise), esponente del comitato Tricolore per gli italiani nel mondo. Bisogna continuare nel far conoscere anche i dolori ed i soprusi subiti dall’emigrazione italiana”, ha dichiarato ancora Vincenzo Arcobelli presidente del CTIM e rappresentante al CGIE.

Fonte: Redazione
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