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Italia-USA: amb. Zappia a AmCham, solidità rapporto transatlantico e relazioni

06-12-2022 10:13 - Ambasciate
Amb. Mariangela Zappia Amb. Mariangela Zappia
GD - Washington DC, 6 dic. 22 – “Nello scenario geopolitico attuale è diventata ancora più urgente la necessità di rafforzare le relazioni internazionali tra “amici fidati””: lo ha rilevato l’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, nel suo intervento di saluto alla sedicesima edizione del “Transatlantic Award Gala Dinner", organizzato dall'American Chamber of Commerce in Italy (AmCham) a Milano.
“Gli USA e l’Europa si sono riavvicinate”, ha aggiunto, rilevando l’importanza di strumenti quali il Trade and Technology Council, riunito lo stesso giorno a Washington, per cogliere le opportunità in essere e valorizzando la centralità dell’Italia, “fermamente ancorata alla solidarietà transatlantica e alla forte e strategica amicizia con gli Stati Uniti”.
Nel suo discorso, preceduto dall’introduzione del presidente di AmCham Italy, Luca Arnaboldi, e seguito dall’intervento dello Chargé d’Affaires dell’Ambasciata americana in Italia, Shawn Crowley, l’amb. Zappia ha evidenziato che “l’Italia negli USA è leader non solo nei settori tradizionali ma anche in quelli innovativi delle tecnologie emergenti, dove vantiamo una competenza impareggiabile, che si estende dalla meccanica, alle biotecnologie, dall’aerospazio all’energia all’industria della difesa".
Nel ribadire l’impegno dell’Ambasciata a Washington per l’ulteriore rafforzamento della partnership economica tra Italia e USA, l'amb. Zappia ha menzionato alcuni progetti promossi di recente dall’Ambasciata d’Italia a Washington sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri: la creazione del primo ''Italian Innovation and Culture Hub'' a San Francisco e il lancio del Transatlantic Investment Committee (TIC), oltre al rafforzamento della rete degli addetti scientifici negli USA.
L’evento dell’AmCham, al quale è intervenuto tra gli altri anche il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, ha visto la consegna di importanti premi ad alcune aziende italiane ed americane, tra cui Meta, EssilorLuxottica, Nice, Equinix, Aon, Sixth Street, Penske Automotive Italy, Milano Investment Partners, Baker Hughes, Algorand e Istituto Marangoni Miami. Tra i partecipanti al Gala, anche il prof. Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati; Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa; Robert Needham, console generale USA a Milano; Robert Allegrini, presidente della NIAF National Italian American Foundation; Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani. Presente anche Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù.
Le relazioni economiche Italia-USA in cifre.
Gli Stati Uniti si confermano il nostro primo partner commerciale al di fuori dell'Europa e terzo in assoluto a livello mondiale, con un interscambio annuale reciproco di beni e servizi ormai attestato intorno ai 100 miliardi di dollari e un surplus rilevante a favore dell’Italia.
Nel 2021, nel contesto di una generale ripresa degli scambi internazionali, l’interscambio di beni tra Italia e Stati Uniti ha registrato una crescita del 19,4%. L’export italiano di beni verso gli Stati Uniti è aumentato del 23,4% rispetto al 2020 e ha sorpassato i livelli pre-pandemici del 2019 (+6,5%).
Nei primi nove mesi del 2022 l’interscambio di beni è cresciuto del +16,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo i $71,4 miliardi (dati: US Department of Commerce).
Le esportazioni italiane di beni negli USA – pari a $ 50,5 miliardi – sono cresciute del +12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, confermando l’Italia in 11a posizione tra i principali paesi fornitori degli USA.
In aumento anche le esportazioni di beni dagli USA verso il mercato italiano (+28,8%). Il saldo della bilancia commerciale resta positivo per l’Italia (pari quasi a $30 miliardi).
Sono rilevanti anche gli investimenti bilaterali, con gli stock di IDE che si attestano a circa $30 miliardi nelle due direzioni. Gli investimenti italiani negli USA si concentrano per lo più sui settori retail (tessile/abbigliamento), meccanica strumentale, agroalimentare, automotive, energia, logistica, infrastrutture, industria della difesa e aerospazio. Gli investimenti statunitensi in Italia ruotano soprattutto attorno ai settori dell’industria manifatturiera, in particolare della chimica, meccanica e computer e dell’elettronica, e dei servizi, in particolare quelli del ramo bancario, finanziario e assicurativo, nonché quelli attinenti a informatica e telecomunicazioni.
Negli USA operano circa 3.000 imprese partecipate dall’Italia, di cui circa 1.200 controllate, generando oltre 200.000 posti di lavoro. Rilevantissima anche la presenza USA in Italia, con oltre 1.000 imprese a partecipazione USA, che contribuiscono a mantenere 250.000 posti di lavoro.


Fonte: Redazione
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