Italia-UK: esperti di patrimonio e economisti discutono su valore cultura
08-12-2023 17:51 - Arte, cultura, turismo
Amb. Lord Edward Llewellyn
GD - Roma, 8 dic. 23 – La serie di eventi "Valorizzare il capitale culturale", organizzata dall'ICCROM e dall'Università di Glasgow e tenutasi nella residenza dell'ambasciatore del Regno Unito in Italia e poi del ministero della Cultura italiano ha riunito esperti del patrimonio ed economisti per discutere su come misurare il valore del nostro patrimonio e amplificarlo. Queste conferenze hanno esplorato il ruolo vitale che la cultura e il patrimonio culturale svolgono nel migliorare la vita delle persone e come potremmo riconoscere questo contributo in modo più olistico all’interno delle politiche e dei processi decisionali al fine di promuovere il benessere.
La tavola rotonda di esperti su “Contribuire a una vita migliore attraverso il capitale culturale”, organizzata dall'ICCROM e dall'Università di Glasgow con il sostegno dell'ambasciata del Regno Unito in Italia, ha riunito la comunità diplomatica per ascoltare gli interventi di illustri relatori provenienti dai settori dell'economia del capitale culturale e benessere.
Lizzie Lovat, capo della Sezione politica e bilaterale dell’ambasciata britannica a Roma, ha aperto l’evento affermando: “C’è una comprensione [in Italia] di quanto la cultura sia integrale per le nostre società e un senso intrinseco della sua importanza per il nostro bene. -essendo. Ecco perché siamo così felici di poter ospitare questo evento a Roma questa sera”.
Successivamente, Joseph King, direttore senior dell’ICCROM, ha sottolineato la centralità del tema dell’evento nella visione dell’ICCROM di conservazione del patrimonio, fondata sulla promozione di approcci efficaci incentrati sulle persone. Ha osservato: "La nostra partnership con l'Università di Glasglow e il Regno Unito svolge un ruolo fondamentale nella realizzazione di tutto ciò. Attraverso la nostra collaborazione, l'ICCROM cerca di condividere e diffondere il lavoro innovativo svolto da iniziative di ricerca all'avanguardia, comprese quelle in il Regno Unito".
Da parte sua il prof. Sir Anton Muscatelli, preside e vicerettore dell'Università di Glasgow, ha spiegato l'importanza dell'argomento della serata: "Essendo un'università storica con un patrimonio ricco e diversificato, comprendiamo l'immenso valore della cultura per la nostra comprensione collettiva delle questioni chiave , le comunità che serviamo, l’economia e il benessere della società nel suo complesso. Sono lieto che i colleghi dell’Università di Glasgow stiano collaborando con partner come l’ICCROM per condividere le loro intuizioni e competenze in questo campo di ricerca, plasmando la nostra più ampia comprensione del valore nascosto del capitale culturale e dei benefici sociali che può portare”.
Erminia Sciacchitano, consulente senior per gli Affari Multilaterali al ministero della Cultura Italiano, ha concluso la prima parte dell'evento con le sue osservazioni incoraggianti. “’Che cosa rende la vita utile?’ Noi, che lavoriamo nel settore culturale, rispondiamo subito: la sua cultura. È una componente fondamentale della nostra vita, delle nostre identità, del senso di appartenenza, delle relazioni sociali, ed è un motore chiave per raggiungere lo sviluppo sostenibile, la pace e la prosperità”, ha affermato. “Il valore della cultura non rientra ancora nella valutazione economica tradizionale, il che porta a una tendenza a sottovalutare e a sotto-investire nella cultura e nel patrimonio culturale. Ecco perché siamo qui oggi: per cambiare questo approccio, questa percezione. L’Italia è pienamente impegnata”.
Ospite della serata è stato l'ambasciatore britannico, Lord Edward Llewellyn, che ha concluso l'evento sottolineando l'attualità della conversazione. “Il legame tra cultura e benessere – tra il nostro patrimonio culturale nel mondo e il nostro benessere come esseri umani – è più acuto e sentito oggi di quanto non lo sia stato per molti anni”, ha affermato.
Successivamente l'ICCROM ha tenuto un seminario, ospitato dal Ministero della Cultura italiano per economisti culturali e professionisti del patrimonio nel corso del quale si è analizzato l'uso di metodi economici come strumenti per informare la politica del patrimonio e il processo decisionale sugli investimenti e ha evidenziato i recenti sviluppi della ricerca.
Inoltre, i partecipanti hanno esplorato come i metodi di valutazione del capitale culturale possano apportare benefici alla pratica del patrimonio, fornendo strumenti e processi utili per informare il processo decisionale basato sulla comunità e ottenere risultati migliori.
Fonte: Redazione
La tavola rotonda di esperti su “Contribuire a una vita migliore attraverso il capitale culturale”, organizzata dall'ICCROM e dall'Università di Glasgow con il sostegno dell'ambasciata del Regno Unito in Italia, ha riunito la comunità diplomatica per ascoltare gli interventi di illustri relatori provenienti dai settori dell'economia del capitale culturale e benessere.
Lizzie Lovat, capo della Sezione politica e bilaterale dell’ambasciata britannica a Roma, ha aperto l’evento affermando: “C’è una comprensione [in Italia] di quanto la cultura sia integrale per le nostre società e un senso intrinseco della sua importanza per il nostro bene. -essendo. Ecco perché siamo così felici di poter ospitare questo evento a Roma questa sera”.
Successivamente, Joseph King, direttore senior dell’ICCROM, ha sottolineato la centralità del tema dell’evento nella visione dell’ICCROM di conservazione del patrimonio, fondata sulla promozione di approcci efficaci incentrati sulle persone. Ha osservato: "La nostra partnership con l'Università di Glasglow e il Regno Unito svolge un ruolo fondamentale nella realizzazione di tutto ciò. Attraverso la nostra collaborazione, l'ICCROM cerca di condividere e diffondere il lavoro innovativo svolto da iniziative di ricerca all'avanguardia, comprese quelle in il Regno Unito".
Da parte sua il prof. Sir Anton Muscatelli, preside e vicerettore dell'Università di Glasgow, ha spiegato l'importanza dell'argomento della serata: "Essendo un'università storica con un patrimonio ricco e diversificato, comprendiamo l'immenso valore della cultura per la nostra comprensione collettiva delle questioni chiave , le comunità che serviamo, l’economia e il benessere della società nel suo complesso. Sono lieto che i colleghi dell’Università di Glasgow stiano collaborando con partner come l’ICCROM per condividere le loro intuizioni e competenze in questo campo di ricerca, plasmando la nostra più ampia comprensione del valore nascosto del capitale culturale e dei benefici sociali che può portare”.
Erminia Sciacchitano, consulente senior per gli Affari Multilaterali al ministero della Cultura Italiano, ha concluso la prima parte dell'evento con le sue osservazioni incoraggianti. “’Che cosa rende la vita utile?’ Noi, che lavoriamo nel settore culturale, rispondiamo subito: la sua cultura. È una componente fondamentale della nostra vita, delle nostre identità, del senso di appartenenza, delle relazioni sociali, ed è un motore chiave per raggiungere lo sviluppo sostenibile, la pace e la prosperità”, ha affermato. “Il valore della cultura non rientra ancora nella valutazione economica tradizionale, il che porta a una tendenza a sottovalutare e a sotto-investire nella cultura e nel patrimonio culturale. Ecco perché siamo qui oggi: per cambiare questo approccio, questa percezione. L’Italia è pienamente impegnata”.
Ospite della serata è stato l'ambasciatore britannico, Lord Edward Llewellyn, che ha concluso l'evento sottolineando l'attualità della conversazione. “Il legame tra cultura e benessere – tra il nostro patrimonio culturale nel mondo e il nostro benessere come esseri umani – è più acuto e sentito oggi di quanto non lo sia stato per molti anni”, ha affermato.
Successivamente l'ICCROM ha tenuto un seminario, ospitato dal Ministero della Cultura italiano per economisti culturali e professionisti del patrimonio nel corso del quale si è analizzato l'uso di metodi economici come strumenti per informare la politica del patrimonio e il processo decisionale sugli investimenti e ha evidenziato i recenti sviluppi della ricerca.
Inoltre, i partecipanti hanno esplorato come i metodi di valutazione del capitale culturale possano apportare benefici alla pratica del patrimonio, fornendo strumenti e processi utili per informare il processo decisionale basato sulla comunità e ottenere risultati migliori.
Fonte: Redazione
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