Italia-UK: ambasciata, confronto su sfide per raggiungere Net Zero 2050
09-02-2024 16:37 - Ambasciate
GD - Londra,9 feb. 24 – L’ambasciata d’Italia a Londra, in collaborazione con l’ENI, ha ospitato un convegno sull’analisi della sfida che Italia e Regno Unito devono e dovranno affrontare in vista dell’ambizioso obiettivo Net Zero fissato sull’orizzonte del 2050. La de-carbonizzazione nei settori giudicati più ostici, come quello del cemento e del comparto chimico, pone infatti a confronto le due sfide, quella italiana e quella d’Oltremanica.
Il carbon capture and storage (CCS) è considerato una tecnologia utile per ridurre le emissioni, ma non basta; accanto all’impegno del settore una cosa dal palco è emersa chiaramente: “serve che i governi diano certezze”
All’apertura dei lavori, l’ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini, ha sottolineato l’impegno di ENI per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica che porteranno al 2050. “Le sfide della de carbonizzazione vedono Italia e Regno Unito l’una accanto all’altro”, ha detto.
L’Italia, come ha ricordato il diplomatico, “ha fatto della transizione ecologica uno dei sei punti chiave del suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mentre la transizione ecologica sarà anche al centro dell’impegno del Paese nell’ambito del suo ruolo alla presidenza del G7, insieme al cambiamento climatico e alla sicurezza economica ed alimentare, così come per il Piano Mattei rilanciato di recente”, ha aggiunto.
Secondo l’amb. Lambertini l’ENI potrà giocare un ruolo importante e strategico alla guida della transizione che impegnerà anche il Regno Unito. Questo sarà possibile grazie allo sviluppo di progetti di collaborazione, alcuni già in atto come quello CCS ed investimenti nelle rinnovabili e in tutte le soluzioni di rigenerazione a basso impatto che porteranno alla riduzione delle emissioni come da obiettivi fissati per il 2050.
All’evento ha partecipato con una relazione anche Lapo Pistelli direttore Public Affairs di ENI.
Fonte: Redazione
Il carbon capture and storage (CCS) è considerato una tecnologia utile per ridurre le emissioni, ma non basta; accanto all’impegno del settore una cosa dal palco è emersa chiaramente: “serve che i governi diano certezze”
All’apertura dei lavori, l’ambasciatore italiano a Londra, Inigo Lambertini, ha sottolineato l’impegno di ENI per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica che porteranno al 2050. “Le sfide della de carbonizzazione vedono Italia e Regno Unito l’una accanto all’altro”, ha detto.
L’Italia, come ha ricordato il diplomatico, “ha fatto della transizione ecologica uno dei sei punti chiave del suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mentre la transizione ecologica sarà anche al centro dell’impegno del Paese nell’ambito del suo ruolo alla presidenza del G7, insieme al cambiamento climatico e alla sicurezza economica ed alimentare, così come per il Piano Mattei rilanciato di recente”, ha aggiunto.
Secondo l’amb. Lambertini l’ENI potrà giocare un ruolo importante e strategico alla guida della transizione che impegnerà anche il Regno Unito. Questo sarà possibile grazie allo sviluppo di progetti di collaborazione, alcuni già in atto come quello CCS ed investimenti nelle rinnovabili e in tutte le soluzioni di rigenerazione a basso impatto che porteranno alla riduzione delle emissioni come da obiettivi fissati per il 2050.
All’evento ha partecipato con una relazione anche Lapo Pistelli direttore Public Affairs di ENI.
Fonte: Redazione
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