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Italia-Tunisia: intesa ambasciata-Campania per rimpatrio rifiuti esportati

09-01-2022 12:55 - Ambasciate
GD - Tunisi, 9 gen, 22 - L’ambasciata di Tunisia in Italia e la Regione Campania hanno raggiunto un’intesa per il rimpatrio imminente delle circa 8 mila tonnellate di rifiuti di provenienza italiana, attualmente stoccati nel porto tunisino di Sousse. Lo riferisce la rappresentanza diplomatica tunisina a Roma L’accordo è stato raggiunto nel corso di un incontro avvenuto a Napoli tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l’ambasciatore di Tunisia in Italia, Moez Sinaoui, e prevede l’impegno della Regione a farsi carico del trasferimento, a breve, in Campania dei container di rifiuti stoccati nel porto di Sousse da circa un anno e mezzo.
Al termine dell’incontro, l’ambasciatore ha ringraziato De Luca “per la collaborazione e per la volontà dimostrata nel chiudere definitivamente il dossier nel più breve tempo possibile, e ciò nello spirito di amicizia e di cooperazione che contraddistingue le relazioni tra i rispettivi Paesi”. Dal canto suo, il presidente della Regione Campania ha ribadito “l’impegno della Regione a far rientrare in Italia i rifiuti, a conferma dei profondi legami esistenti tra la Tunisia e l’Italia e, in particolare, con la Regione Campania”.
Il caso, oltre che giudiziario, è diventato una questione politica e di opinione pubblica in Tunisia. Sono coinvolte l'azienda campana SRA Sviluppo Risorse Ambientali e la società tunisina Soreplast e ha portato - tra maggio e luglio 2020 - all'esportazione illegale verso la Tunisia di 282 container contenenti quasi 8 mila tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati raccolti in Italia. Di questi, 212 sono stoccati al porto di Sousse, mentre altri 70 erano stati depositati nell'impianto della Soreplast di Moureddine (Sousse), andato a fuoco il 29 dicembre scorso, mandando in fumo circa 1.900 tonnellate di rifiuti.
Sul piano giudiziario sono in corso due indagini, della magistratura tunisina e di quella italiana, per accertare le responsabilità nella falsificazione dei documenti su cui sono state rilasciate le relative autorizzazioni transfrontaliere. La questione dei ripfiuti illegali era stata al centro dell'incontro tra il presidente della Repubblica Tunisina, Kais Saied, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, svoltosi a Tunisi alla fine dello scorso dicembre.

Fonte: Redazione
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