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Italia-Slovenia: amb. Campanile, «ottimi rapporti grazie anche ai 2 presidenti»

18-01-2022 19:07 - Ambasciate
Amb. Carlo Campanile Amb. Carlo Campanile
GD - Lubiana, 18 gen. 22 - (ANSA) - Il buono stato dei rapporti bilaterali tra Italia e Slovenia è stato sottolineato dall'ambasciatore a Lubiana, Carlo Campanile, secondo il quale a dare un contributo rilevante alle relazioni sono stati gli ottimi rapporti personali instauratisi fra i due presidenti, Sergio Mattarella e Borut Pahor. In un'intervista all'ANSA in occasione del trentennale del mutuo riconoscimento fra Italia e Slovenia, l'ambasciatore di Lubiana ha rilevato l'importanza dell'accordo di cooperazione siglato fra l'ANSA e l'Agenzia di stampa slovena STA, dicendosi convinto che questa iniziativa rappresenti «un'opportunità interessante per realizzare progetti congiunti a sostegno di operatori nazionali nel settore dell'informazione», in modo da dare la giusta visibilità a un Paese confinante che è anche un partner commerciale importante per l'Italia.
Nel 2021, ha osservato Campanile, l'interscambio commerciale è stato calcolato in 7,3 miliardi di euro, con l'Italia terzo partner dopo Germania e Svizzera, mentre come fornitore di beni e servizi l'Italia è seconda solo alla Germania, con 3,9 miliardi di euro di export. «Nel nostro Paese la visibilità di quanto accade in Slovenia è ancora limitata, e lo scambio di servizi informativi potrebbe contribuire a rimuovere tale incongruenza», ha affermato l'ambasciatore italiano. La pandemia, a suo dire, ha contribuito a far meglio comprendere il grado di interdipendenza delle economie e delle comunità delle aree di frontiera. Con file di Tir bloccati alla frontiera, «in Italia abbiamo probabilmente compreso come la Slovenia non fosse solo un mercato di due milioni di consumatori dietro l'angolo di casa, ma la porta di accesso ai Balcani, un'autostrada che collega le regioni del Nord Est con l'Europa Centrale».
Di enorme carica simbolica è stata anche la foto dei due sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavic, che durante le restrizioni si sono dati appuntamento su una scrivania comune divisa dalla recinzione di piazza della Transalpina. La stessa piazza che il 21 ottobre scorso ha ospitato i due capi di Stato, Sergio Mattarella e Borut Pahor, per celebrare la designazione di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della cultura 2025.
«Uno spazio urbano integrato che vive e prospera sulla frontiera aperta, un fatto davvero straordinario che ha sottolineato ancora una volta quei principi di solidarietà e amicizia che rappresentano oggi il motore principale dei nostri rapporti bilaterali», ha detto l'amb. Campanile.
Relazioni solide anche grazie al rapporto diretto fra Mattarella e Pahor, che ha spesso superato i formalismi del cerimoniale, come testimonia «il tenersi per mano dinanzi al monumento di Basovizza, un gesto spontaneo, imprevisto, che non era parte di alcuna coreografia protocollare».
Definendo eccellente la cooperazione nel settore della sicurezza, l'amb. Campanile ha osservato che «sul tema migratorio è noto come Roma e Lubiana non siano sempre in sintonia, ma ciò non ha impedito forme molto avanzate di cooperazione, come il pattugliamento congiunto della frontiera». Fiducia reciproca confermata anche dall'accordo fra i ministeri della Difesa, sottoscritto lo scorso novembre a Roma, per l'acquisto di un aereo militare adatto anche ad usi civili, il C27J Spartan. Esattamente 30 anni fa, il 17 gennaio 1992, l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga fu il primo leader europeo a recarsi in visita ufficiale a Lubiana per consegnare personalmente l'atto di riconoscimento del Paese.


Fonte: ANSA
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