Italia-Israele: parla amb. Barbanti, "le economie sono complementari"
21-05-2022 17:28 - Ambasciate
GD - Tel Aviv, 21 mag. 22 - (ANSA) - Dopo il difficile periodo dovuto alla pandemia, tra Italia e Israele c'è «un rifiorire di iniziative»: non solo nei rapporti bilaterali ma anche in molti altri settori. Parola di Sergio Barbanti, da pochi mesi alla guida dell'ambasciata d'Italia a Tel Aviv. In un'intervista all'ANSA ha detto che «questo è il momento per riprendere i progetti in cantiere e programmi intensi di visite, già avviate con l'arrivo dei ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e del Turismo, Massimo Garavaglia, e in prospettiva per svolgere il Quinto Vertice intergovernativo, presieduto dai premier dei due Paesi». Tuttavia, nonostante le difficoltà del periodo trascorso, i rapporti sono proseguiti ed hanno visto visite importanti, come quella passata del ministro Luigi Di Maio.
Fonte: ANSA
L'amb. Barbanti ha inoltre detto che «la lotta alla pandemia ha registrato una collaborazione tra le due sanità nazionali costante e ad altissimo livello, visto anche che Israele è stato apripista nella vaccinazione di massa e all'avanguardia in altri aspetti dell'intervento sanitario».
Gli interventi ricompresi dal Pnrr, a giudizio dell'ambasciatore italiano, offrono poi nuovi campi alla storica collaborazione con Israele. «Specie nei settori per noi fondamentali della transizione digitale ed ecologica, dove Israele è molto avanzato e complementare all'Italia». Come del resto lo sono le due economie: l'Italia come seconda potenza manifatturiera UE e Israele con l'hi-tech. Va ricordato che nei primi tre mesi dello scorso anno, Israele è stato il terzo mercato di esportazione dell'Italia nell'area Mena.
«C'è stata anche una significativa ripresa dell'interscambio con un +26% rispetto al 2020. Una complementarietà», ha spiegato il diplomatico, «sulla quale si può costruire ancor di più nel futuro».
Il settore energetico è al primo posto, anche per la crisi in Ucraina: «C'è molta attenzione ai giacimenti di gas israeliano. E sono diversi i progetti, incluso quello del gasdotto EastMed, ora esaminati con maggior senso di urgenza. Le reti infrastrutturali presenti e possibili in Israele nell'ambito della geopolitica delle infrastrutture fanno di questo Paese un hub per l'intera regione, nella quale l'Italia ha consolidati interessi».
Tra i risultati della collaborazione bilaterale, l'amb. Barbanti ha citato l'Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica (finanziato con 2,5 milioni per parte) con oltre 200 progetti e la terza edizione di "Accelerate in Israel" per start-up italiane (promosso con ICE Agenzia, Intesa San Paolo Innovation Center e Camera di commercio Israele-Italia).
La guerra in Ucraina ha poi accelerato il tema complessivo della pace. «L'Italia con la UE», ha sottolineato l'ambasciatore, «rimane fedele alla soluzione a due Stati e si oppone a misure che la compromettano». In questo contesto «sosteniamo con forza gli Accordi di Abramo e quindi il giusto tentativo di Israele di normalizzare le proprie relazioni internazionali. Questi Accordi non sono tuttavia sostitutivi del rilancio dei negoziati con i palestinesi».
L'amb. Barbanti infine ha evidenziato la voglia di cultura italiana che c'è in Israele, ricordando l'importanza della comunità ebraica italiana anche come ponte tra i due Paesi e sottolinea l'impegno della cancelleria consolare dell'ambasciata in favore degli italiani in Israele (oltre 17.600): «Stiamo facendo in modo che possano aver accesso a tutti i servizi. Abbiamo lanciato l'esperimento dei servizi consolari mobili con l'obiettivo di portare il consolato ai cittadini e non solo viceversa».
Massimo Lomonaco
Fonte: ANSA