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Italia-Francia: amb. Masset, “relazione economica densa e equilibrata”

22-04-2021 10:42 - Ambasciate
Amb. Christian Masset Amb. Christian Masset
GD - Treviso, 22 apr. 21 - «Francia e Italia hanno una relazione economica densa ed equilibrata a dispetto di quello che si sente o si legge a volta». Ad affermarlo è stato l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset intervenendo all'ottava edizione di “Top 500” per la tappa di Treviso. Malgrado gli scambi di beni siano in riduzione a causa dell'epidemia (-12,2% , 71,1 miliardi di euro), l'ambasciatore francese ha rilevato che l'Italia e la Francia «rimangono l'una per l'altra il secondo partner commerciale nel 2020. Gli scambi commerciali sono strutturalmente eccedentari per l'Italia da 30 anni (circa + 10-15 miliardi di euro secondo l'Istat, questo è il caso del Veneto). Anche se la Francia è il primo investitore in Italia per quanto riguarda lo stock, l'Italia conta invece più filiali in Francia (2.100 per 101.000 posti di lavoro) che la Francia in Italia (2.018) secondo l'Istat».
Le imprese italiane, ha aggiunto Masset, «hanno comprato tanti leader francesi. Par dare solo alcuni esempi, il primo azionista di Essilor Luxottica è italiano, Lavazza ha comprato il caffè Carte Noire e Campari il Grand-Marnier e il champagne Lallier. Ferrero, Barilla, Granarolo e Autogrill sono onnipresenti nei nostri supermercati e sulle nostre autostrade. Il gioielliere Morellato ha acquisito la catena Cleor che conta 140 negozi in Francia. Gran parte delle nostre autostrade sono gestite da un azienda italiana, come l'aeroporto di Nizza, il più importante dopo Parigi. Abbiamo delle grande realtà aziendale in comune, con StMicroelectronics, Naviris, la 'space alliance', Thales Leonardo, Stellantis tra l'altro».
La relazione tra Italia e Francia, ha detto ancora il diplomatico di Parigi, «è rafforzata con la visita in Italia del ministro delle Economia e delle finanze francese, Bruno Le Maire, lo scorso 19 marzo. Questa visita, molto proficua, ha permesso l'avvio di nuovi progetti. La creazione di un gruppo di lavoro sul progetto di servizi e di infrastrutture per un Cloud sovrano e sicuro è stata decisa con il ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao».
Quattro temi di lavoro comune, ha sottolinea ancora l'ambasciatore francese in Italia, «sono stati individuati con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: l'idrogeno di cui i progetti saranno finanziati con i piani di rilancio francese ed italiano, la microelettronica, la salute e lo spazio. Infine, con il ministro dell'Economia, Daniele Franco, si lavorerà insieme sulla finanza sostenibile e la regolazione finanziaria».
Quindi, investire in Francia, per l'ambasciatore di Francia in Italia, «è una scelta nazionale e importante per le aziende italiane. La Francia ha adottato una politica di attrazione degli investimenti, rendendo il business environnement molto favorevole. La Francia dispone di un sistema logistico e infrastrutturale di primo livello, una manodopera giovane e qualificata e un apparato amministrativo efficiente. Queste caratteristiche creano le condizioni di messa in sicurezza degli investimenti».
Inoltre, il Governo francese, ha sostenuto Masset, «ha messo in campo riforme che puntano a ridurre i costi di produzione per le imprese con l'obiettivo di rafforzare la loro competitività. E uno degli obiettivi del nostro piano di rilancio France Relance che è già in atto. La tassazione delle imprese è stata ridotta e l'imposta sulle società IS sarà del 25% nel 2022. E il credito d'imposta francese sulla ricerca è un vero acceleratore degli investimenti».


Fonte: Redazione
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