05 Maggio 2024
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Italia campo di battaglia centrale della geopolitica

05-05-2022 16:48 - Opinioni
Maurizio Molinari Maurizio Molinari
GD – Jesolo, 5 mag. 22 - I protagonisti della geopolitica europea rilanciano l’attenzione sul Mediterraneo. Si è aperto oggi al Lido di Jesolo, il Festival Internazionale della Geopolitica Europea. Tre giorni al teatro Vivaldi della Città, in presenza oltre che in streaming con la seconda edizione organizzata dalla «Rivista Atlantis» e Mazzanti Libri, con il sostegno del Comune e la Regione del Veneto. Dopo i saluti delle autorità, è intervenuto il giornalista Maurizio Molinari, invitato ad esporre la “sua” tesi di un’Italia “campo di battaglia” centrale della geopolitica dei prossimi tempi. «Il Mediterraneo è tornato al centro di una sfida strategia per Cina e Russia nel ridefinire gli equilibri internazionali a proprio vantaggio, la via della seta per la Cina richiede infrastrutture e accessi politici. La Russia già prima della invasione dell’Ucraina aveva interessi sui mari del Sud, incalzando l’Unione Europea e facendo pressioni sulla NATO. E l’Italia si trova al centro di queste strategie geopolitiche, con un ruolo cruciale. Il presidente Draghi è colui che conosce meglio il presidente USA, Biden e condivide una idea comune di democrazia liberale europea e americana, di riconoscimento dello stato di diritto e di valori fondamentali per politiche che convergono», ha riferito il direttore del quotidiano “La Repubblica”.
Sostenere la resistenza Ucraina, sostituire le fonti energetiche russe con fonti alternative in Africa, entro la fine del 2023, sono i passi fondamentali emersi dalla prima giornata del Festival. I flussi energetici tra i Paesi produttori, localizzati sulla sponda sud ed est del Mediterraneo allargato e i Paesi consumatori hanno riflessi geopolitici di grande rilievo e l’analisi degli esperti tende ad analizzare il legame tra le dinamiche energetiche e le politiche dei paesi di quest’area.
Le conseguenze politiche della distribuzione della rendita da idrocarburi sulle dinamiche di potere interne ai Paesi del Mediterraneo appaino nella loro totale integrità con l’aggressione russa all’Ucraina. Gli analisti energetici concordano nell’affermare che l’innovazione tecnologica sarà determinante nella lotta al cambiamento climatico senza dimenticare di riconoscere e massimizzare nel medio termine il contributo offerto dalle soluzioni di transizione già mature ed efficienti, come il gas naturale, in grado di supportare lo sviluppo delle fonti rinnovabili e di garantire la stabilità delle forniture e dei sistemi energetici.
Riuscire a centrare l’analisi e la progettualità politica sul Mediterraneo consente di dare lustro e vigore al ruolo italiano nelle strategie geopolitiche internazionali anche alla luce della recente aggressione russa all’Ucraina che scuote quotidianamente gli equilibri mondiali e che richiama gli esperti, i diplomatici, i politici, i giornalisti e gli esperti di dinamiche internazionali al continuo confronto e al quotidiano dibattito.

Domenico Letizia

Fonte: Domenico Letizia
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